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Uni e Cni: pubblicata la prassi di riferimento Uni/PdR 87:2020 per la sicurezza sul lavoro

Sono state definite le linee guida per la gestione della sicurezza sul lavoro. Un valore aggiunto e un importante punto di riferimento per il datore di lavoro e per tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle attività del servizio di prevenzione e protezione, in grado di ottimizzare tempi, costi e prestazioni.

Uni (Ente Italiano di Normazione) e Cni (Consiglio Nazionale Ingegneri) hanno pubblicato la prassi di riferimento Uni/PdR 87:2020 Servizio prevenzione e protezione – Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008 che fornisce elementi utili a tutti i soggetti coinvolti nella gestione della salute e sicurezza per espletare al meglio la loro funzione.

La figura del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione sul lavoro è diventata ancora più cruciale nel periodo di gestione dell’emergenza sanitaria, e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi, in cui è fondamentale non abbassare la guardia riguardo le misure di contenimento del virus.

La prassi di riferimento partendo dal D.Lgs 81/2008, prende in esame tutti i compiti generali del servizio di prevenzione. Si tratta di attività di tipo tecnico, gestionale, organizzativo e relazionale che risultano fondamentali per l’efficacia e l’efficienza dell’azione di prevenzione all’interno dell’organizzazione.

L’impegno e il tempo del Servizio di Prevenzione e Protezione da dedicare allo svolgimento delle attività, dipende da diversi fattori come le dimensioni aziendali, la minore o maggiore complessità organizzativa, la tipologia di rischi presenti in relazione all’attività produttiva svolta dall’organizzazione, il contesto territoriale di riferimento, il livello di conformità alle leggi e regolamenti e la cultura organizzativa.

Se nella prima parte la Uni/PdR 87:2020 individua le aree di intervento, le attività tipiche e i compiti relativi al Spp, nella seconda organizza tali attività in un approccio strutturato per processi che consente un’efficace sistematizzazione:

  • Fase della pianificazione. Vengono identificati gli ambiti di intervento e delle attività tipiche che dovranno essere svolte dal servizio di prevenzione e protezione aziendale sulla base dell’analisi del contesto organizzativo.
  • Fase dell’attuazione. Rappresenta il momento in cui si attua ciò che si è pianificato. Vengono quindi effettuati i controlli operativi sulle misure di prevenzione e protezione.
  • Fase dell’azione. Sulla base degli esiti delle verifiche e delle valutazioni prestazionali, vengono identificate le azioni correttive da intraprendere ai fini del miglioramento continuo.

Tale approccio costituisce una modalità particolarmente efficace per organizzare e gestire le attività di un servizio di prevenzione e protezione in modo da creare valore aggiunto per la sicurezza nei luoghi di lavoro, ottimizzando tempi, costi e prestazioni.

Gaetano Fede | Project leader PdR e Consigliere Cni Responsabile Area Sicurezza.

Gaetano Fede | Project leader PdR e Consigliere Cni Responsabile Area Sicurezza

«La pubblicazione della prassi rappresenta, a nostro avviso, una svolta epocale nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per la prima volta le attività del responsabile dei servizi di prevenzione e protezione vengono ordinate ed elencate in un documento unico, che certamente produrrà una migliore gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, sia da parte dei tecnici che da parte delle aziende. La sicurezza non è un costo, ma un valore aggiunto; non è un’attività da svolgere con approccio prescrittivo, ma con una visione prestazionale. La prassi di riferimento risponde al meglio a questi principi».

Piero Torretta | Presidente Uni.

Piero Torretta | Presidente Uni

«Il ruolo della normazione Uni in materia di sicurezza del lavoro è definito nel Dlgs 81/08 attraverso le linee guida Uni Inail, un ruolo ribadito nel Dlgs 223/17 che assegna alla normazione il compito di elaborare norme tecniche per la sicurezza di prodotti, processi servizi. Molteplici sono stati in questi anni gli interventi della normazione in materia, dalla Uni Iso 45001 che ne definisce l’assetto nazionale ed internazionale, alla Uni 11751:2019 sulla asseverazione dei Sgsl da parte degli organismi paritetici. La PdR 87:2020, definendo un approccio strutturato per processi delle attività dei Spp, si innesta in questo contesto fornendo una linea di indirizzo con cui sviluppare, monitorare, valutare le attività da espletare per assicurare la tutela della sicurezza dei lavoratori. Una attenzione che, anche in risposta al rischio Covid, conferma la centralità della dignità della persona nella attività normativa Uni». (vb)

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