Edilizia residenziale | Lastra a Signa, Firenze, riqualificazione di appartamento in condominio

Valorizzazione degli interni e opere di risanamento

A fronte delle specifiche esigenze della committenza, sono state elaborate alcune soluzioni planimetriche volte a valorizzare gli spazi interni e a ottimizzare l’uso degli spazi di disimpegno come spazio contenitivo. Particolare attenzione è stata rivolta alla qualificazione degli affacci, consentendo a ogni ambiente di vivere, nei limiti del possibile, in proiezione verso la piccola area verde condominiale.

La riqualificazione dell’esistente è un tema affascinante e nello stesso tempo delicato e complesso; complesso per gli obbiettivi vincoli e condizionamenti progettuali connaturati a uno stato di fatto nato da esigenze e criteri diversi dagli attuali, delicato perché occorre misura nelle scelte adottate e, nello stesso tempo, innovazione nelle soluzioni esecutive e di dettaglio. Vi è poi un ulteriore aspetto, legato alla sfera più intangibile e nello sesso tempo con maggiore ricaduta, ed è la ricerca di una qualità dell’abitare che è fatta di materiali ma anche di luce, affacci, introspezioni.

Vista generale del fabbricato prima dell’intervento.
Vista generale del fabbricato prima dell’intervento.

Il tema progettuale ha riguardato le problematiche di riqualificazione di un appartamento a civile abitazione posto al piano terra-rialzato di un edificio condominiale. La Committenza richiedeva in particolare la ridistruibuzione degli spazi interni per l’individuazione di tre camere da letto e due bagni oltre a soluzioni di finitura di tipo economico. Il tema s’inserisce nella problematica della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, in particolare gli edifici realizzati negli anni ‘60 del secolo scorso, quindi nella prima fase del «boom edilizio» e prima dell’entrata in vigore delle normative sulle costruzioni in zona sismica (legge. n.1086 del 05.11.1971 e legge n.64 del 02.02.1974).

Inizio demolizioni delle tramezzature ordite nello stesso senso dei solai.
Inizio demolizioni delle tramezzature ordite nello stesso senso dei solai.

Se da una parte la presenza di una struttura in cemento armato realizzata per travi e pilastri sembrava consentire una maggiore libertà progettuale rispetto a un edificio in muratura portante, l’effettiva qualità delle strutture unitamente all’utilizzo di travi ricalate (normalmente integrate nelle tramezzature interne), ha posto di fatto notevoli vincoli progettuali e, soprattutto, una doverosa cautela nell’esecuzione degli interventi. Il compendio immobiliare è situato in un popoloso quartiere di un Comune dell’hinterland fiorentino, Lastra a Signa; l’appartamento, di superficie utile di circa 82 mq, è posto al piano terra-rialzato di un condominio a civile abitazione, con negozi al piano terra.

Sostituzione delle tramezzature.
Sostituzione delle tramezzature.

Le caratteristiche dell’edificio esistente. L’edificio, di cui l’appartamento è porzione, risulta edificato negli anni 1966-68, con struttura in cemento armato e tamponamenti perimetrali in foratoni. Da un primo esame visivo risultava evidente la presenza di umidità con associata formazione di muffa da condensa, non solo in corrispondenza dei ponti termici ma più in generale lungo quasi tutto il perimetro esterno dell’appartamento, i cui affacci sono rivolti a ovest-nord-ovest. L’appartamento risultava in pessimo stato di manutenzione, con impianti fatiscenti e finiture sicuramente risalenti all’epoca di costruzione. L’appartamento è caratterizzato da una disposizione planimetrica allungata, con la porta di ascesso ubicata sul lato più corto. Gli ambienti interni sono connotati da una discreta altezza (3,10 m) e luminosità.

Vista di uno dei pilastri: sono visibili gli impianti posti all’interno della sezione portante.
Vista di uno dei pilastri: sono visibili gli impianti posti all’interno della sezione portante.

Le scelte progettuali. A fronte delle specifiche esigenze della committenza, sono state elaborate alcune soluzioni planimetriche volte a valorizzare gli spazi interni e a ottimizzare l’uso degli spazi di disimpegno come spazio contenitivo. Particolare attenzione è stata rivolta alla qualificazione degli affacci, consentendo a ogni ambiente di vivere, nei limitilimiti del possibile, in proiezione verso l’esterno, verso la piccola area verde condominiale.

Recupero corticale delle strutture portanti con applicazione di anticorrosivo monocomponente sui ferri di armatura e ricostruzione delle porzioni mancanti e degli strati di copriferro con malta cementizia fibrorinforzata.
Recupero corticale delle strutture portanti con applicazione di anticorrosivo monocomponente sui ferri di armatura e ricostruzione delle porzioni mancanti e degli strati di copriferro con malta cementizia fibrorinforzata.

Per eliminare i fenomeni di condensa si è optato per la realizzazione di una contro-parete con interposto un isolante termico (polistirene) scartando la realizzazione di un cappotto interno, spesso fonte di problematiche anche più gravi di quelle che si tenta di risolvere (ulteriore insorgenza di muffe e incremento insalubrità degli ambienti). Particolare attenzione è stata rivolta alle scelte di dettaglio, dallo schema di posa dei pavimenti alla disposizione interna dei due locali bagno, uno privo di finestra.

Posa intonaci a calce naturale altamente traspirante.
Posa intonaci a calce naturale altamente traspirante.

Le scelte esecutive. Con l’inizio dei lavori, effettuate le prime demolizioni, è emersa la scarsa qualità degli elementi strutturali in c.a., a cui andavano ad aggiungersi alterazioni causate dall’esecuzione di tracce per gli impianti, realizzate verosimilmente all’epoca di costruzione del fabbricato. È occorso quindi individuare un metodo d’intervento che garantisse la massima cautela nei confronti dei probabili assestamenti avvenuti negli anni, evitando d’innescarne altri con conseguenti possibili lesioni, anche se non gravi, al fabbricato e in particolare agli appartamenti dei piani superiori. La progettazione ha previsto l’integrale demolizione delle tramezzature non portanti e la ricostruzione di nuove tramezzature in posizione diversa o limitrofa a quelle preesistenti.

Realizzazione di contro-parete lungo l’angolo rivolto a nord-ovest.
Realizzazione di contro-parete lungo l’angolo rivolto a nord-ovest.

Si è scelto di demolire le tramezzature per parti e contestualmente ricostruire le nuove tramezzature in modo da non variare il carico sul solaio di calpestio né alterare l’eventuale stato di assestamento delle strutture soprastanti. Dopo aver quindi verificato l’orditura dei solai, si è iniziato con la demolizione delle tramezzature ordite nello stesso senso dei solai stessi per poi costruire le nuove tramezzature ordite ortogonalmente (con eventuale funzione di rompitratto), quindi si è proceduto a demolire le tramezzature limitrofe sempre ordite ortogonalmente; tutto questo in due fasi distinte, in modo da non alterare, anche per brevi periodi, un eventuale punto di equilibrio strutturale; se è vero infatti che le tramezzature interne, in foratelle, non hanno funzione strutturale è anche vero che spesso, soprattutto in presenza di strutture portanti di scarse caratteristiche, assolvono comunque un ruolo nella statica dell’edificio.

Posa pavimento in grès porcellanato serigrafato effetto legno sbiancato. Controllo fughe con laser.
Posa pavimento in grès porcellanato serigrafato effetto legno sbiancato. Controllo fughe con laser.

I due pilastri ricadenti all’interno dell’appartamento, le travi ricalate e anche i pilastri perimetrali, limitatamente alla faccia interna, sono stati liberati dall’intonaco a gesso, ripulite le superfici ed effettuato un recupero corticale mediante applicazione di anticorrosivo monocomponente sui ferri di armatura e ricostruzione delle porzioni mancanti e degli strati di copriferro con malta cementizia fibrorinforzata Fassa Bartolo Renova Br575.

Imbiancatura a latte di calce; protezione delle pareti intonacate a vista.
Imbiancatura a latte di calce; protezione delle pareti intonacate a vista.

La verifica della resistenza caratteristica del calcestruzzo ha fatto escludere la necessità di interventi di rinforzo strutturale. È opportuno comunque ricordare che siamo di fronte a un fabbricato non anti-sismico. Per migliorare la salubrità degli ambienti interni, oltre alla creazione della controparete con funzione d’isolamento termico in corrispondenza dell’angolo rivolto a nord-ovest, si è proceduto all’eliminazione degli intonaci a gesso, sostituiti da intonaci a calce naturale altamente traspirante Kerakoll linea Biocalce Intonaco, senza imbiancatura, lasciati a vista.

A opere ultimate: vista ingresso-soggiorno.
A opere ultimate: vista ingresso-soggiorno.

Le scelte di dettaglio: materiali e colore. In un contesto di limitata scelta dal punto di vista delle soluzioni progettuali, date le specifiche richieste della committenza, le scelte di dettaglio, dalla selezione dei materiali alla definizione della gamma cromatica, assumono primaria importanza. Come accennato, le pareti sono state intonacate a calce naturale, lisciato a mestola, e lasciate a vista senza imbiancatura; i soffitti, ai quali non è stato possibile sostituire l’intonaco, sono stati imbiancati a latte di calce in gradazione di colore più scuro, al fine di dare una sensazione di maggiore ampiezza e intimità degli ambienti.

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Per i pavimenti si è optato per un grès porcellanato serigrafato effetto legno sbiancato (St Service&Trading serie Vintage modello Betulla formato 16×96,5 cm), la cui posa, a fughe di spessore differenziato, incrementa il senso di ampiezza degli ambienti in entrambe le direzioni. Particolare attenzione è stata posta alla scelta cromatica, con una palette colori dei vari materiali incentrata su un caldo beige in gradazione.

Bagno principale: lavabo Galassia serie Ergo, rubinetteria Newform serie Ergo.
Bagno principale: lavabo Galassia serie Ergo, rubinetteria Newform serie Ergo.

I due locali bagno, dalla conformazione planimetrica caratterizzata da un lato molto più ampio dell’altro, sono stati attrezzati con sanitari dalle forme generose, al fine di limitare otticamente il senso di profondità. In particolare, per il bagno privo di finestra si è studiata una soluzione cromatica d’impatto, valorizzando le pareti su cui sono collocati i sanitari con un effetto colore intenso – ceramica smaltata blu cobalto (Ceramica d’Imola serie 1874) – fatto risaltare dalla pavimentazione e il rivestimento delle altre pareti in gres porcellanato (che nella versione originale era previsto di colore nero).

Bagno privo di finestra: rivestimento ceramica smaltata blu cobalto Ceramica d’Imola serie 1874, lavabo Galassia serie Ergo, Sanitari Olimpia serie Clear, rubinetteria Newform serie Ergo.
Bagno privo di finestra: rivestimento ceramica smaltata blu cobalto Ceramica d’Imola serie 1874, lavabo Galassia serie Ergo, Sanitari Olimpia serie Clear, rubinetteria Newform serie Ergo.

È opinione comune che i bagni privi di finestra debbano essere realizzati in colori chiari; in realtà si tratta di ambienti illuminati con illuminazione artificiale, illuminazione che esalta i colori intensi e scuri, donando all’ambiente un senso di comfort visivo e di calda accoglienza. Nel nostro caso la sostituzione del nero con un colore più chiaro (grigio) ha reso l’effetto cromatico meno brillante e, paradossalmente, l’effetto complessivo risulta più cupo. Gli impianti di riscaldamento sono, su richiesta della committenza, di tipo tradizionale, con caldaia a condensazione e corpi radianti; quest’ultimi, al fine di ottimizzarne l’inserimento, sono di tipo multicolonna tubolare in acciaio dalle linee essenziali (Irsap serie Tesi3) e dimensionati al fine di consentire la massima fruibilità degli ambienti e la migliore flessibilità nella disposizione degli arredi. Gli impianti elettrici e speciali sono sotto-traccia.

Si ringrazia per la collaborazione l’arch. Arch. Silvia Nanni

Chi ha fatto Cosa
Progettazione architettonica, direzione lavori Arch. Silvia Nanni, San Casciano in Val di Pesa
Progettazione, direzione lavori impianto riscaldamento Geom. Dario Valeri, Scandicci
Opere edili, posa pavimenti e rivestimenti Ferroni F.lli di Ferroni Arrigo & Ferroni Marcello srl
Impianti idro-termo-sanitari Galassini Marco
Impianti elettrici e speciali Emi Di Fabrizio Covoni sas
Fornitura pavimenti e rivestimenti, sanitari Nicola Mela srl

Dati di Progetto
Luogo Comune di Lastra a Signa (Firenze)
Superficie utile 82mq
Tipologia edilizia Appartamento
Piani fuori terra 1 (4 l’intero fabbricato)
Altezza dei locali interni 3,10 ml
Proprietà Committenza privata

Scarica il disegno del progetto >>

Scarica il disegno di dettaglio dei locali bagno >>

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