Ance Venezia | Progetto di porto off shore

Venezia con la Via della Seta al centro dei traffici tra Europa e Oriente

Il progetto di porto off shore rappresenta un'opportunità per consentire alla portualità veneziana di far fronte alle enormi problematiche che le dimensioni delle mega navi porta-container creano. Le considerazioni del vertice di Ance Venezia.
Ugo Cavallin | Presidente Ance Venezia
Ugo Cavallin | Presidente Ance Venezia

Ugo Cavallin | Presidente Ance Venezia
«Venezia si trova oggi di fronte ad una straordinaria occasione di rilancio come centro economico e commerciale internazionale, e ancora una volta la città appare disinteressata, se non divisa o pregiudizialmente contraria. Il progetto di porto off shore rappresenta una eccezionale opportunità per consentire alla portualità veneziana di far fronte prima di altri alle enormi problematiche che le dimensioni delle attuali mega navi portacontainer creano a qualunque porto.
Il progetto della piattaforma d’altura a 8 miglia dalla costa, risolvendo il problema dei mega carichi, rimetterà definitivamente Venezia al centro dei traffici tra Europa e Oriente, ripristinando nei fatti quella «Via della Seta» che aveva fatto della Serenissima uno snodo fondamentale di scambio non solo di merci, ma anche di cultura e di idee. E’ un’occasione che non possiamo permetterci di perdere, anche perché i competitor non mancano. Non è un mistero che la Cina sta spingendo molto verso l’idea di una grande ferrovia che da Atene (il porto del Pireo) risalga a nord attraverso i Balcani. In questo modo l’Italia e tutti i suoi porti sarebbero tagliati fuori. L’alternativa rimane quindi una sola: un grande potenziamento dello scalo di Venezia.

E’ allora chiaro che il porto off shore di Venezia è un’infrastruttura che non riguarda solo la nostra citt, né il solo Veneto, né il nord est: riguarda piuttosto l’economia dell’intero Paese. E’ logico quindi che su questo progetto si debba concentrare l’appoggio convinto di chiunque abbia a cuore le sorti di questa città e di questo Paese. L’Associazione costruttori di Venezia è tra questi e intende risvegliare l’attenzione e il consenso generale su un’iniziativa che forse sarà anche l’ultima occasione per dare a Venezia un futuro diverso da quello verso il quale appare rassegnatamente indirizzata; un futuro diverso che però si richiama e si ricollega indissolubilmente alla millenaria storia di Venezia quale faro dell’Italia e dell’Europa verso Oriente».

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