Urbanistica | Vicenza

Vicenza: Spina ovest, un volano per lo sviluppo della città

Illustrate dal comune di Vicenza le linee di progettazione e innovazione del territorio. Prevista la soluzione del nuovo centro civico nell’area ex Domenichelli e una serie di servizi nelle aree alle spalle del teatro. Tra gli accordi con la Banca Popolare anche un edificio direzionale.

Lo sviluppo di Vicenza passa per la «Spina ovest», una grande Y con la coda che si insinua verso la stazione e le due teste che si aprono su Monte Crocetta e verso il Dal Molin.
Si tratta di un grande asse cerniera che gioca una parte importante dello sviluppo di Vicenza. È in questa parte di città infatti che, più che altrove, emerge in modo evidente il metodo che ha guidato la giunta comunale nella redazione del Pat, la scelta di un’urbanistica negoziata, ma non negoziabile, nella quale la governance è affidata al comune che pianifica in modo coerente e dialoga con i privati partendo dall’esigenza del pubblico.Sono notevoli le occasioni per il privato e per la città lungo la spina ovest che l’amministrazione vuole attraversata da una nuova mobilità ciclopedonale, con i privati e gli enti che hanno aree all’interno di questo asse si stanno definendo accordi che sbloccheranno situazioni ferme dai tempi dei piani particolareggiati. Domenichelli, Rebecca, Beltrame, Ulss a san Felice, Banca Popolare, Zambon.

Centro civico nell’ex DomenichelliDi qui la soluzione del nuovo municipio (centro civico) nell’ex Domenichelli, che con il nuovo centro culturale europeo cambierà la fisionomia, e il valore immobiliare, di un’area troppo a lungo degradata, anche se assolutamente centrale. Una scelta considerata strategica e che porta funzioni eccellenti ed edifici di qualità, realizzati attraverso concorsi internazionali, in una zona che sarà servita da tutti i mezzi pubblici e realizza un presidio civico in una parte di città oggi piuttosto problematica.

Servizi alle spalle del teatro
Ancora, per quanto riguarda gli accordi con i privati, saranno le ex aree alle spalle del teatro ad offrire le necessarie cubature per i servizi e la residenzialità: sarà un’occasione di investimento per i privati in cambio di aree utili al disegno della giunta comunale e sarà proprio lì che potranno trovare soddisfazione le richieste edificatorie della proprietà del Campo Federale e del Parco delle Montagnole, che l’amministrazione intende preservare insieme alla costruzione di una serie di servizi e di attività adeguati al teatro civico, oggi cattedrale nel deserto.

Edificio direzionale
Tra gli altri accordi inseriti nella spina ovest, quello con la Banca Popolare, da tempo interessata a trasformare il vecchio parking Europa in edificio direzionale per 150 nuovi posti di lavoro: oltre all’abbattimento della casa di via Bonollo concordato con la precedente amministrazione sarà chiesto alla banca di contribuire anche alla realizzazione della pista cilopedonale che attraverserà tutta la spina, fatti salvi, ovviamente, gli oneri di urbanizzazione. Gli standard di parcheggio verranno distribuiti nell’intera area.

Area ex Zambon
Per quanto concerne l’area ex Zambon è prevista la destinazione a parco di gran parte della superficie radicalmente bonificata. Ai margini dell’area ci saranno anche edifici che si svilupperanno in altezza: piani di qualità che rappresentano una scelta valida per non consumare territorio. Vi saranno anche un edificio per le associazioni ambientalistiche e uno destinato a servizio pubblico, per la nuova sede della polizia locale o per una vera e propria cittadella della sicurezza, se la Provincia acconsentirà a trasferirvi i carabinieri.

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