La cattiva manutenzione in edilizia può causare danni ingenti ed onerosi da riparare. Viero, società del Gruppo Cromology Italia che opera da oltre 40 anni nel campo dell’edilizia professionale, propone a progettisti e applicatori una mini guida utile come supporto per la diagnosi delle principali patologie della facciata e l’identificazione delle soluzioni più adeguate.
Il degrado di intonaci e rivestimenti: le cause. Il degrado di intonaci e rivestimenti della facciata è causato da alcuni motivi principali:
- le sollecitazioni meccaniche e fenomeni fisici di varia natura,
- la presenza di acqua e sali e l’attacco biologico,
- l’azione ed interazione sinergica di agenti chimici tra i componenti del rivestimento o dell’atmosfera,
- la cattiva preparazione degli impasti o dei supporti, l’ impiego di materiali incompatibili o di scarsa qualità, il dosaggio errato dei componenti o l’errata applicazione
- la carenza di manutenzione.
Questi fenomeni, se non diagnosticati e risolti per tempo, possono condurre ad un veloce degrado della facciata e, con il tempo, anche a danni importanti, non solo di natura estetica.
Il degrado di intonaci e rivestimenti: aspetto delle facciate danneggiate. I danni alle facciate sono solitamente visibili a occhio nudo, ma solo un professionista esperto ne può riconoscere l’origine e identificare la giusta soluzione. In base alla patologia che colpisce la facciata, infatti, l’aspetto della stessa cambia radicalmente e diverso deve essere anche l’intervento risolutivo.
COME RISOLVERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE DELLA FACCIATA.
Il primer. Una volta diagnosticata la precisa patologia della facciata, è necessario intervenire e il primo elemento da cui partire è il primer. Quando si interviene su una facciata esistente, se non viene utilizzato il primer il lavoro mostrerà imperfezioni ed effetti di colore diversi in punti diversi della facciata: la funzione del primer è quella di regolarizzare l’assorbimento del materiale da parte del supporto su si lavora e migliorare l’adesione tra il supporto e lo strato successivo . Il primer, quindi, permette di ottenere un effetto finale omogeneo.
I primer proposti da Viero si distinguono in
- primer a base di solvente
- primer a base di acqua
I primi sono composti da molecole più piccole, quindi a penetrazione più elevata, e vengono generalmente utilizzato in esterno. I primer a base d’acqua hanno comunque un’ottima capacità di penetrazione, ma in genere inferiore ai pimer a base solvente, pertanto vengono normalmente utilizzati in interno. Eccezione è data dal primer Acq 100 che,pur trattandosi di un primer a base di acqua, grazie alla sua composizione garantisce la stessa capacità di penetrazione e le stesse prestazioni dei primer a base di solvente.
Come intervenire con il primer su intonaco esistente.
- Se l’intonaco è solido e compatto, è sufficiente spazzolare la superficie, applicare il primer specifico e rifinire.
- Se l’ intonaco è sfarinante è necessario spazzolare energicamente fino allo strato solido, applicare un eventuale consolidante, applicare il primer specifico e rifinire.
- Se l’ intonaco è assorbente si dovrà applicare il primer specifico, verificare l’assorbimento ed eventualmente applicare una seconda mano di primer.
- In caso di pittura o rivestimento degradato, è necessario rimuoverlo totalmente e poi applicare il primer (a solvente per i prodotti resinati) e rifinire.
- In presenza di muffe ed alghe è necessario prima risanare con soluzione fungicida, come la soluzione D.V.B. di Viero.
- In caso di supporti con stacchi e corrosioni parziali (rappezzi) è necessario scrostare le parti ammalorate, ripristinare con malte simili all’esistente per durezza e composizione, lasciare stagionare, ripristinare la complanarità con rasante o fondo di riempimento, applicare nuovo rivestimento compatibile, previo primer.
- n caso di supporto cavillato si dovrà effettuare una nuova rasatura e rifinire e infine applicare un ciclo elastomerico.
- In caso di umidità per risalita capillare, non si dovrà trattare il supporto con alcun tipo di pittura o rivestimento. Si dovranno rimuovere le parti incoerenti, spazzolare i sali, applicare un sistema risanante. In caso di intonaco umido per imbibizione da superfici su cui ristagna l’acqua: taglio dell’intonaco.
- In presenza di lesioni lineari è necessario aprire le lesioni, ricolmare con sigillante elastico, applicare un ciclo elastomerico, oppure effettuare rasatura armata.
- In caso di umido per condensa è necessario applicare un rivestimento termico.
- In presenza di intonaco decoeso e inconsistente è necessario procedere alla rimozione totale.
Come intervenire sulle facciate con gli strati successivi al primer: la compatibilità dei materiali. I materiali impiegati per il ripristino della facciata dovranno avere una compatibilità chimica, fisica e meccanica. Per compatibilità chimica si intende che i rivestimenti riportati devono aderire al supporto, quindi devono essere compatibili. I prodotti minerali devono essere applicati solo su sottofondi minerali, i prodotti sintetici su sottofondi minerali o sintetici. Compatibilità fisica significa che i rivestimenti riportati si bagnano spesso e velocemente e devono quindi asciugarsi in maniera altrettanto veloce: idrorepellenza e traspirabilità dovranno essere maggiori di quelle del supporto. Per compatibilità meccanica si intende che i rivestimenti riportati non devono strappare il supporto. Il modulo elastico e le resistenze meccaniche devono essere quindi inferiori a quelle del supporto.
Le malte, i rasanti e i prodotti per la protezione Viero. Una volta trattato il fondo con il primer è necessario procedere al trattamento della parete con malte, rasanti e prodotti di protezione, tenendo presenti i suddetti criteri di compatibilità chimica, fisica e meccanica. Viero propone, con i marchi Adesan, Rasofix, Adesol e Armaclima un’ampia gamma di malte e rasanti-collanti, specifici per ogni tipologia di problematica: applicazione del sistema a cappotto, su intonaci vecchi e nuovi, interni ed esterni, fissaggio di sughero, fibra minerale e fibra di legno.
Come scegliere le finiture. Una volta applicati primer e rasante, si passerà alla scelta delle finiture, che dovrà avvenire in base ai seguenti requisiti:
- Condizioni del supporto: ad esempio intonaco nuovo, vecchio, irregolare, friabile, assorbente. Calcestruzzo liscio, scabro, trattato. Vecchia pittura o, rivestimento (minerale o sintetico).
- Tipologia di edificio: pluripiano, monofamiliare, industriale.
- Giacitura dell’edificio: es. centro urbano, fascia costiera e zona umida, montagna, zona soggetta a inquinanti industriali, esposizione e orientamento
- Prestazioni attese: durata, prestazioni, aspetto estetico, colore
I prodotti Viero minerali e sintetici per la protezione, finitura e decorazione delle facciate. I rivestimenti riportati possono essere di tre tipologie:
- Minerali (inorganici): impiegano come legante calce, silicati, cemento
- Sintetici (organici): impiegano come legante una colla artificiale (resine) o naturale
- Legante misto: impiegano in proporzioni predeterminate leganti minerali e leganti sintetici
Le soluzioni proposte da Viero per qualsiasi tipologia e condizione della facciata.
Le calci. Viene impiegata Calce Aerea tipo Cl 90 a norma Uni En 459 in funzione di legante: le calci aderiscono al supporto per reazione chimica e aggancio fisico e per reazione con l’anidride carbonica contenuta nell’aria si forma carbonato di calcio. Le caratteristiche delle calci sono:
- permeabilità al vapore
- resa estetica
- Stabili alla luce ed ai raggi uv
- resistenza all’attacco di muffe e funghi
Le calci si applicano su supporti nuovi stagionati, assorbenti, porosi, compatti, omogenei, esenti da tracce di polvere, salnitro, umidità di risalita. Eventuali vecchie pitture organiche devono essere rimosse.
I silicati. L’elemento legante dei prodotti a base di silicati è il silicato di potassio. Per reazione con il carbonato di calcio presente nel supporto, si realizza la trasformazione del silicato di potassio in silicato di calcio insolubile. I pregi delle finiture a base di silicati sono molteplici:
- consolidano il supporto
- stabilità alla luce ed ai raggi uv
- gradevole aspetto estetico
- permeabilità al vapore
- resistenza agli agenti atmosferici
- resistenza all’attacco di muffe e funghi
I silicati si applicano su supporti nuovi stagionati, assorbenti, porosi, compatti, omogenei, esenti da tracce di polvere, salnitro, umidità di risalita. Le vecchie pitture organiche devono essere rimosse.
I silossanici. L’elemento costituente di questi prodotti è un silicone a molecola fine che aderisce al supporto formando un film dall’elevata idrorepellenza e traspirabilità, in grado di fornire numerosi vantaggi:
- idrorepellenza
- permeabilità al vapore
- stabilità alla luce ed ai raggi uv
- resistenza agli agenti atmosferici
- facilità di applicazione
- buon aspetto estetico con gamma di colori infinita
- applicabili su supporti nuovi o trattati.
I silossanici si applicano in presenza di intonaci nuovi o vecchi già trattati con altri tipi di pitture o di rivestimenti, compatti, coesi, esenti da polveri, perfettamente aderenti al supporto e precedentemente trattati con idoneo primer. Il supporto deve essere carbonatato, rappezzi o intonaci freschi devono essere correttamente stagionati. La mancata stagionatura può dare origine a reazioni chimiche non desiderate, possibili esfoliazioni, stacchi, perdita di tonalità del colore.
I sintetici. Il legante di questi prodotti è una resina sintetica che aderisce al supporto formando un film protettivo del supporto, garantendo:
- Stabilità alla luce ed ai raggi uv
- resistenza agli agenti atmosferici
- ampia gamma di colori
- facilità di applicazione
- applicabilità su tutti i supporti murali nuovi o trattati
I sintetici Viero si applicano sia su intonaci nuovi sia vecchi già trattati con pitture rivestimenti, compatti, coesi, esenti da polveri, perfettamente aderenti al supporto, correttamente stagionati.