Edilizia scolastica | Manutenzione straordinaria, restauro e riuso

Villa Amalia: dettagli costruttivi e architettonici perfezionati in corso d’opera

I lavori all’interno del compendio storico-architettonico di Villa Amalia hanno riguardato l’adeguamento impiantistico della villa adibita a edificio scolastico, la ristrutturazione del rustico e la sistemazione del parco. Per quanto concerne il restauro a riuso funzionale del rustico si è provveduto al recupero del piano terra a uso biblioteca e del piano primo a sala conferenze attraverso un intervento conservativo della sola testata nord dell’edificio con la demolizione e al ricostruzione della parte rimanente.
Arch Enzo Ranieri | Direttore lavori.
Arch Enzo Ranieri | Direttore lavori.

Arch Enzo Ranieri | Problematiche di cantiere
«Il progetto architettonico e strutturale era stato redatto dagli uffici tecnici della Provincia di Como; per ragioni legate ai tempi ristretti per la richiesta dei finanziamenti il progetto esecutivo non era stato completamente approfondito nei particolari costruttivi ed architettonici, in particolare per il progetto strutturale del rustico non si era potuto procedere ai necessari assaggi delle murature e della fondazione, pertanto i professionisti incaricati della direzione lavori hanno dovuto approfondire anche alcuni aspetti progettuali, compresa la metodologia di restauro, ritenendo preferibile un intervento che non si limitasse a conservare i pochi elementi rimasti, ma prevedere delle consistenti reintegrazioni pittoriche sia a livello coloristico, delle figure ancora leggibili a livello di contorni, sia a livello ricostruttivo dell’intero disegno dove risultavano scomparsi parti simmetriche o elementi lineari ripetitivi che sono stati realizzati conformemente all’originale, dopo avere provveduto alla rimozione di scialbi, incrostazioni e ridipinture per potere evidenziare i disegni ed i colori originari.
Una forte tromba d’aria unita a un nubifragio ha causato la caduta di alcuni alberi e il danneggiamento di molti altri, il dilavamento di alcuni percorsi pedonali del parco realizzati in calcestre e parziali scoperchiamenti delle coperture della villa costringendoci a interventi di ripristino di opere già realizzate».

Gli interventi effettuati nel complesso di Villa Amalia, attuale sede dell’Istituto Magistrale Carlo Porta di Erba sono stati diversi e articolati. Si è trattato di procedere prima di tutto al completamento dell’adeguamento tecnico e impiantistico per la funzionalità dell’istituto scolastico, già intrapreso con interventi precedenti, e alla realizzazione di due servoscala a servizio del piano rialzato e primo della villa per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Villa Amalia | Stato di fatto del rustico.
Villa Amalia | Stato di fatto del rustico.
Villa Amalia | I particolari della parete con crocitti.
Villa Amalia | I particolari della parete con crocitti.
Villa Amalia | Il terrazzino merlato.
Villa Amalia | Il terrazzino merlato.

Gli interventi di adeguamento hanno anche previsto:
– il completamento di controsoffittature Rei
– l’installazione dell’impianto di rivelazione e segnalazione incendio, per tutti gli ambienti
– il potenziamento dell’illuminazione di emergenza e di segnalazione delle vie di esodo con installazione di un sistema di allarme acustico autoalimentato
– la revisione e il rifacimento del manto di copertura e delle lattonerie di alcuni corpi di fabbrica, compresa la Chiesa di Santa Maria degli Angeli ubicata perimetralmente al fabbricato scolastico
– l’installazione di un sistema elettrocibernetico all’interno della chiesa al fine di controllare l’umidità di risalita sulle murature perimetrali
– pulitura, consolidamento e ritocco pittorico delle facciate decorate della scuola per salvaguardare la superficie finemente decorata e per la quale il tempo e il dilavamento avevano compromesso la buona conservazione.

Villa Amalia | Puntellatura di sostegno della muratura esistente.
Villa Amalia | Puntellatura di sostegno della muratura esistente.

INTEGRAZIONI IN CORSO D’OPERA

Durante i lavori in copertura, con l’approntamento del ponteggio sul perimetro dei fabbricati, è stata effettuata un’analisi dettagliata delle caratteristiche tecniche e tipologiche dei materiali dalla quale è emersa la presenza di lastre ondulate sottocoppo in eternit contenenti amianto da inertizzare e smaltire.

Inoltre il pessimo stato di conservazione dei travetti portanti la copertura in tutte le falde ha suggerito l’inserimento di un assito e l’utilizzo di nuove lastre ondulate ecologiche in fibrocemento in luogo del manto in lastre bituminose per una maggiore garanzia di stabilità e durata dell’opera. Si è anche rinunciato alla realizzazione dei colmi aerati nelle zone dove non sono previsti altri interventi per evitare di creare danni alla copertura esistente.

Villa Amalia | Rinforzo della fondazione tramite la realizzazione di cordoli ai fianchi del muro e con connessione tramite profili in acciaio delle cordonature.
Villa Amalia | Rinforzo della fondazione tramite la realizzazione di cordoli ai fianchi del muro e con connessione tramite profili in acciaio delle cordonature.

Per le controssoffittature sono state adottate lastre che rispondessero al requisito di resistenza Rei richiesto dai Vigili del Fuoco per i controsoffitti in lastre (valore minimo pari a 90’) rinunciando a resistenze superiori.

IL RESTAURO DELLA FACCIATA DELLA VILLA STORICA

All’inizio delle operazioni di restauro della facciate della villa storica è stata eseguita una valutazione preliminare dei materiali, dei loro degradi, la conoscenza materica e delle trasformazioni storiche della fabbrica stessa. In accordo con la consulente esperta in materia dott.ssa Bernasconi, nominata direttamente dall’amministrazione provinciale quale direttore operativo degli interventi di restauro, è stata prevista una modifica delle fasi e delle tecniche d’intervento alla luce delle considerazioni maturate nel corso dei sopralluoghi preliminari.

Villa Amalia | Realizzazione della soletta del piano primo.
Villa Amalia | Realizzazione della soletta del piano primo.

In fase di progettazione era stata scelta una metodologia d’intervento che prevedeva il consolidamento e la protezione degli elementi pittorici che si erano conservati. Una analisi più dettagliata, resa possibile dalle operazioni di pulizia eseguite, ha evidenziato uno strato di degrado molto elevato degli elementi esistenti tale da renderli illeggibili nelle singole figure e nel racconto pittorico.

Inoltre l’analisi fotografica risalente all’epoca della stesura del progetto d’intervento, dimostrava che, da allora, il processo di degrado era notevolmente peggiorato. Alla luce di queste considerazioni si è ritenuto preferibile un intervento che non si limitasse a conservare i pochi elementi rimasti, ma prevedesse delle consistenti reintegrazioni pittoriche sia a livello coloristico, delle figure ancora leggibili a livello di contorni, sia a livello ricostruttivo dell’intero disegno quando erano scomparse parti simmetriche o elementi lineari ripetitivi riproducibili conformemente all’originale, dopo avere provveduto alla rimozione di scialbi, incrostazioni e ridipinture per potere evidenziare i disegni e i colori originari.

Villa Amalia | Realizzazione della copertura del rustico.
Villa Amalia | Realizzazione della copertura del rustico.
Villa Amalia | Sistemazione degli esterni, rifacimento terrazzino. È stata riproposta la ricostruzione del paramento in mattoni e la finitura con intonaco.
Villa Amalia | Sistemazione degli esterni, rifacimento terrazzino. È stata riproposta la ricostruzione del paramento in mattoni e la finitura con intonaco.
Villa Amalia | Chiusura delle pareti esterne con i crocitti. Sono stati utilizzati mattoni con caratteristiche tipologiche simili a quelle esistenti nei fabbricati rurali attigui.
Villa Amalia | Chiusura delle pareti esterne con i crocitti. Sono stati utilizzati mattoni con caratteristiche tipologiche simili a quelle esistenti nei fabbricati rurali attigui.

Sono state individuate stuccature e parti d’intonaco eseguite durante precedenti interventi che per composizione o morfologia risultavano inidonee alla superficie del dipinto affrescato e che sono state eliminate sostituendole con materiali idonei. Anche per le cornici delle finestre e gli altri elementi in pietra e in cemento decorativo è stato realizzato un trattamento di pulitura e protezione.

 OPERE COMPLEMENTARI

Con un successivo contratto, rimanendo sempre all’interno delle somme a disposizione dell’amministrazione provinciale, sono stati realizzati ulteriori lavori per realizzare una sala lettura e una nuova aula nella parte della villa storica confinante con la chiesa, necessarie per l’attività didattica dell’istituto scolastico.

Villa Amalia | Particolare del rifacimento della pavimentazione con nuova impermeabilizzazione e restauro della merlatura con recupero dei cappelli esistenti in buone condizioni e rifacimento di quelli ammalorati.
Villa Amalia | Particolare del rifacimento della pavimentazione con nuova impermeabilizzazione e restauro della merlatura con recupero dei cappelli esistenti in buone condizioni e rifacimento di quelli ammalorati.

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RESTAURO E RIUSO FUNZIONALE DEL RUSTICO

Il rustico, adibito originariamente a ricovero dei cavalli, fienile e deposito era stato danneggiato da un incendio negli anni ’90 e da allora era abbandonato al degrado.

L’intervento ha previsto il recupero del piano terra a uso biblioteca e del piano primo a sala conferenze. Considerando che buona parte della struttura risultava gravemente compromessa nella sua stabilità, è stato previsto un intervento conservativo della sola testata nord dell’edificio, e la demolizione e ricostruzione della parte rimanente. Anche qui in corso di esecuzione dei lavori si sono rese necessarie alcune integrazioni e modifiche.

Villa Amalia | Sistemazione del prospetto del terrazzino e realizzazione della nuova scala di sicurezza esterna in ferro per la quale sono stati previsti dei tensori in acciaio posti lateralmente ai montanti verticali.

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Lavori di scavo e demolizione: gli scavi preliminari eseguiti hanno evidenziato la presenza, per una porzione dell’impronta del fabbricato, di uno strato roccioso superficiale da demolire in fase controllata al fine di evitare eccessive vibrazioni alle strutture esistenti; inoltre, all’interno del locale della futura reception, è stata rilevata la presenza di blocchi in conglomerato da demolire sino alla quota necessaria per l’imposta dei vespai aerati.

Assetto strutturale: l’assetto strutturale previsto in progetto esecutivo è stato modificato prevedendo le nuove pilastrature con imposta dal piano fondazioni anziché dal livello di primo solaio. Nel corso dei lavori di demolizione è stato in effetti costatato che la scarsa qualità della muratura portante (cui doveva essere affidato il compito di sostenere i nuovi pilastri) non consentiva l’attuazione di quanto previsto in progetto coi necessari fattori di sicurezza. Inoltre le pessime condizioni della muratura e la necessità di sottomurare parti poggianti su suolo roccioso hanno consigliato l’esecuzione del rinforzo di fondazione evitando la sottomurazione passante (cioè con formazione di una nuova suola al di sotto dell’intero spessore murario); è stato previsto perciò un rinforzo fondale con confinamento laterale dell’imposta muraria (due cordoli ai fianchi del muro) e con la connessione tramite profili in acciaio delle cordonature.

Villa storica | La saletta di lettura prima dell’intervento e dopo con particolare della nuova pavimentazione in gres porcellanato smaltato.
Villa storica | La saletta di lettura prima dell’intervento e dopo con particolare della nuova pavimentazione in gres porcellanato smaltato.

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Merlature: il pessimo stato di conservazione delle merlature in mattoncini sul terrazzino al 1° piano ne ha sconsigliato il recupero stante la precarietà statica e la necessità di provvedere anche all’impermeabilizzazione della soletta sulla quale erano poggiati; per il rifacimento è stata adottata la stessa tipologia e materiali con recupero dei “cappelli” esistenti in buone condizioni e il rifacimento di quelli ammalorati.

Villa storica | Particolari del restauro degli elementi pittorici e decorativi. Gli interventi hanno previsto reintegrazioni pittoriche, in alcuni casi solo del colore, in altri dei contorni delle figure, oppure, nei casi in cui erano scomparse parti simmetriche o elementi lineari ripetitivi riproducibili conformemente all’originale, è stato ricostruito l’intero disegno. Per le cornici delle finestre e gli altri elementi in pietra e in cemento decorativo è stato realizzato un trattamento di pulitura e protezione.
Villa storica | Particolari del restauro degli elementi pittorici e decorativi. Gli interventi hanno previsto reintegrazioni pittoriche, in alcuni casi solo del colore, in altri dei contorni delle figure, oppure, nei casi in cui erano scomparse parti simmetriche o elementi lineari ripetitivi riproducibili conformemente all’originale, è stato ricostruito l’intero disegno. Per le cornici delle finestre e gli altri elementi in pietra e in cemento decorativo è stato realizzato un trattamento di pulitura e protezione.

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Intonaci di facciata esterni: la demolizione delle murature previste in progetto ha messo in evidenza gli spessori effettivi dello strato d’intonaco; sulle parti murarie da salvaguardare è stato necessario inserire una rete porta intonaco per garantirne un’adeguata stabilità.

Crocitti: è stato previsto l’utilizzo di mattoni per la costruzione dei crocitti con caratteristiche tipologiche simili a quelle esistenti nei fabbricati rurali attigui.

SISTEMAZIONE DEL PARCO STORICO

La sistemazione del parco di Villa Amalia era a corredo degli interventi e di recupero e valorizzazione del patrimonio arboreo esistente. I criteri seguiti nella progettazione del restauro si basavano sulla conservazione dei segni lasciati dal tempo, quindi sul mantenimento della stratificazione di interventi che si sono succeduti nei diversi periodi storici senza privilegiarne uno in particolare.

Sistemazione dei percorsi del parco e della nuova recinzione in ferro esterna del parco.
Sistemazione dei percorsi del parco e della nuova recinzione in ferro esterna del parco.

Si è proceduto alla del bosco e della parte nobile con l’abbattimento di piante morte o gravemente malate, integrazioni arboree e sistemazione dei percorsi. È stata poi realizzata una nuova recinzione sul perimetro esterno con la messa in sicurezza di tratti dei percorsi anche con la realizzazione di una nuova staccionata e nuove panchine.

CHI HA FATTO COSA
Committente: Provincia di Como
Professionisti incaricati riuniti in Rtp: Arch. Enzo Ranieri, Studio Associato Matris Engineering, Studio Associato Brusa Pasquè, Studio Tecnico di Ingegneria Impiantistica, P. Ind. Guido Severico
Progettazione opere edili: Arch. Valentina Magli, Geom. Pietro Alfonsetti
Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione: Arch. Valentina Magli
Progettazione opere strutturali. Ing. Giuseppe Marra
Direzione lavori restauri opere architettoniche e sviluppo del progetto costruttivo, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, coordinatore tra le diverse professionalità all’interno dell’Rtp: Arch. Enzo Ranieri
Direzione lavori strutture e adeguamento progetto strutturale: Ing. Agostino Mauri
Direzione lavori opere a verde (parco storico) e sviluppo del progetto costruttivo: Arch. Elena Brusa Pasquè
Progettazione e direzione Lavori impianti meccanici: Ing. Marco Fortis
Progettazione e direzione lavori impianti elettrici: Ind. Guido Severico, Ing. Antonia Laura Orrù (giovane professionista)
Progetto opere a verde: Cooperativa sociale Istituto San Vincenzo
Restauratrice: dott.ssa Rossella Bernasconi
Responsabile unico del procedimento: Arch. Elio Musso, Arch. Valentina Magli (assistente)
Responsabili di cantiere: Geom. Andrea Tocalli, Geom. Massimo Panizzolo

Arch. Enzo Ranieri.
Arch. Enzo Ranieri.
Arch. Maria Giorgetti.
Arch. Maria Giorgetti.
Arch. Nicoletta Radice.
Arch. Nicoletta Radice.
dott.ssa. Rossella Bernasconi.
dott.ssa. Rossella Bernasconi.
Arch. Elena Brusa Pasque.
Arch. Elena Brusa Pasque.

 

Ing. Agostino Mauri.
Ing. Agostino Mauri.

 

 

 

 

 

P.I. Guido Severico.
P.I. Guido Severico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMPRESE APPALTATRICI
Opere Edili: Cogetri srl, Milano
Impianti elettrici e idraulici: Grandi Impianti srl, Castenedolo (Bs)

DITTE SUB APPALTATRICI
Ascensore: Monitor, Baranzate (Mi)
Serramenti in alluminio: Ser Edil snc, Delebio (So)
Serramenti in legno: Falegnameria Tre L, Castelnuovo Scrivia (Al)
Restauri: La Maddalena Restauri d’Arte, snc, Canzo (Co)
Interventi sul Parco Storico: Iperverde, Castione Andevenno (So)
Impermeabilizzazioni: Pasina Impermeabilizzazioni, Largo Asperto, Milano
Coperture: Real Coperture, Trezzano Sul Naviglio (Mi)

La costruzione di Villa Amalia | 1798 – 1801

Questa Villa venne costruita tra il 1798 e il 1801 dopo che l’avvocato e senatore milanese Rocco Marliani acquistò a un’asta la proprietà su cui sorgeva in precedenza un convento francescano (denominato Santa Maria degli Angeli e dedicato a Sant’Antonino) con l’annessa chiesetta.

Il complesso conventuale, consacrato nel 1498, fu per diversi secoli luogo di culto e di preghiera della comunità dei frati francescani e dei frati minori osservanti che diedero avvio a una serie di lavori di abbellimento e decorazione, in particolare della chiesa, di cui ancora oggi si conservano, nonostante le manomissioni, delle preziose testimonianze.

Dopo l’acquisizione il conte Marliani diede avvio ai lavori di adattamento per trasformare il convento in una lussuosa residenza estiva, commissionando l’opera al famoso architetto, nonché suo amico, Leopoldo Pollak (1751 – 1806). Sebbene i piani originari prevedessero l’abbattimento di tutto quanto sorgeva precedentemente (inclusa la chiesa) a causa delle proteste popolari il conte dovette modificare il progetto: la chiesa venne quindi risparmiata e alcune strutture del convento, vennero conservate e adattate alla nuova funzione.

Una parte del fabbricato, che sorgeva proprio dietro all’altare maggiore, venne abbattuto per realizzare l’ingresso principale della villa, mentre la chiesa venne privata del coro e della sacrestia. All’ingresso della residenza venne costruito un sontuoso pronao, avente funzione di atrio, finemente decorato con monocromi e dotato di quattro colonne con capitello ionico.

Al posto del cimitero, del frutteto e dell’orto del convento l’architetto Pollak realizzò un magnifico Parco con sentieri, viali e aiuole. Fece piantare alberi di magnolie, faggi, sequoie, cedri e, tra rododendri e fiori di azalee, collocò sedili in pietra e statue di divinità greche e romane, fontane con putti, il tutto secondo il gusto e la moda dell’epoca.

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