Risanamento conservativo | Villa Castelli, Bellano

Come garantire comfort ed efficientamento energetico negli edifici storici

Una villa gentilizia della metà dell’Ottocento a Bellano, tutelata dalla Sovrintendenza, è stata oggetto di un profondo intervento di riqualificazione che l’ha trasformata in un edificio a consumo zero. La presenza di ponti termici, umidità e condizioni di scarso isolamento creavano una situazione di costante discomfort. Obiettivo di progetto e cantiere, durata due anni, è stato quello di ottenere il massimo comfort abitativo.

Villa Castelli è un’elegante villa gentilizia della prima metà dell’Ottocento, situata sulla sponda orientale del Lago di Como, nelle vicinanze del centro storico di Bellano.
Nonostante la storia e la bellezza della struttura, la villa veniva utilizzata saltuariamente, per lo più nei mesi estivi, soprattutto perché le notevoli dimensioni della casa comportavano consumi e costi decisamente elevati: la struttura si estende infatti su una superficie complessiva di 640 mq su 3 piani.

Villa Castelli è un esempio di edificio storico della metà dell’Ottocento, a Bellano sul Lago di Como.

La presenza di ponti termici e di umidità, tenendo conto della vicinanza al lago, oltre a condizioni di scarso isolamento, creavano una situazione di costante discomfort che comprometteva la sensazione di benessere di chi vi abitava. Qualche anno fa la decisione: trasferirsi nella villa di famiglia per farne la residenza abituale.

Ristrutturazione, riqualificazione e restauro

Una scelta che ha richiesto un intervento di ristrutturazione generale, di riqualificazione energetica, ma anche di restauro conservativo, dal momento che la villa era posta sotto tutela della Sovrintendenza dei Beni Culturali.

Villa Castelli | Confrontarsi con l’intreccio della storia, con la sovrapposizione di epoche successive e con la compresenza di caratteristiche architettoniche diverse è stata la prima grande sfida con la quale la committenza e i progettisti si sono dovuti confrontare.

Il nucleo originale risaliva al 1830, ma era stato annesso a un edificio confinante e su entrambe le strutture erano stati effettuati numerosi ampliamenti nel corso degli anni. La villa aveva subito inoltre qualche cedimento statico nel corso del tempo, perché poggiava su un terreno piuttosto inconsistente, a bordo lago. Un altro problema impellente da risolvere era l’umidità di risalita.

Ponti termici e umidità di risalita

Dopo una prima fase di valutazione dei consolidamenti statici necessari, si è passati ad affrontare la spinosa questione dei ponti termici, che si sono dovuti analizzare singolarmente perché presentavano materiali e nodi costruttivi differenti, proprio perché risalivano a epoche diverse.

La progettazione, nel suo complesso, è durata due anni e ha richiesto un impegno molto scrupoloso considerando l’obiettivo principale della riqualificazione energetica di Villa Castelli: ottenere il massimo comfort e il microclima ideale all’interno degli ambienti.

Mantenimento della facciata

I vincoli della Sovrintendenza imponevano il mantenimento della facciata: si è quindi cercato di attuare un restauro conservativo che mantenesse il più possibile le peculiarità architettoniche della villa, preservando le destinazioni d’uso dei diversi ambienti e andando a modificare soprattutto la distribuzione degli spazi interni.

È stato effettuato un radicale intervento sulla copertura e la presenza di elementi molto diversi ha richiesto ai progettisti di elaborare soluzioni specifiche che tenessero in considerazione l’eterogeneità della struttura.

Villa Castelli | La Soprintendenza ha richiesto il restauro delle facciate gentilizie.

Isolamento interno

Villa Castelli costituisce un interessante esempio di come, tramite una progettazione sinergica tra impiantistica, edilizia e architettura, sia possibile trasformare un edificio posto sotto tutela dalla sovrintendenza, in un edificio a consumi zero. Il vincolo della conservazione delle facciate ha imposto una scelta obbligata: intervenire sull’isolamento interno.

Sulle pareti sono state applicate pannelli di 20 cm di Perlite e, dove lo spessore non lo consentiva, 8 cm di Aerogel. Entrambi i materiali, oltre a essere ecologici e naturali, hanno proprietà igroscopiche che consentono la traspirazione del vapore acqueo dalla muratura. Per risolvere il problema dei ponti termici è stata effettuata una puntigliosa analisi dei nodi strutturali più complessi, con software di calcolo specifici, che hanno consentito la verifica dell’efficacia delle soluzioni adattate.

Villa Castelli | Gli interni prima del restauro.

Copertura in legno lamellare e lamiera aggraffata

La copertura, interamente sostituita con legno lamellare, è stata coibentata con 42 cm di materiale isolante costituito da cellulosa insufflata, fibra di legno ad alta densità e lana di roccia.

La classica copertura in coppi è stata sostituita con una doppia lamiera aggraffata e fotovoltaico integrato (circa 12 kWp). Grazie a una serie di prototipi realizzati per ottimizzare il risultato estetico finale e a un proficuo dialogo con la sovrintendenza, il sistema fotovoltaico risulta oggi essere perfettamente integrato nella copertura.

Villa Castelli si estende per 640 mq su 3 piani.

Nuovi impianti a basso consumo

La progettazione impiantistica ha giocato un ruolo rilevante in questo progetto. Sono stati previsti una pompa di calore geotermica e un sistema di pannelli radianti a pavimento che consentono di riscaldare e raffrescare l’edificio, fornendo acqua calda sanitaria durante tutto l’anno. È stato installato un impianto di ventilazione meccanica, perfettamente integrato nelle strutture esistenti che sfrutta l’energia rinnovabile prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Salubrità indoor

Il sistema, così concepito, ha permesso di ottenere un’elevatissima qualità dell’aria e un livello di comfort ottimale, che non solo viene percepito e apprezzato da chi vive all’interno della villa, ma è stato anche oggetto di sperimentazione scientifica, grazie a un sistema di monitoraggio integrato sviluppato in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Europeo di Bolzano (Eurac).

Le sonde hanno verificato gli effettivi consumi dell’edificio, la qualità dell’ambiente interno e il comportamento termo igrometrico delle strutture edilizie. I risultati hanno confermato la validità dell’intervento di riqualificazione, che ha portato a un taglio netto dei consumi dell’edificio da 230 kWh/m2 anno a 15 kWh/ m2 anno, grazie anche all’ampio ricorso alle fonti rinnovabili.

Villa Castelli | Gli interni oggi.

L’intervento ha permesso di ridurre del 90% il fabbisogno energetico globale, che comprende: riscaldamento, acqua calda (Jacuzzi compresa), raffrescamento, impianto di ventilazione, corrente elettrica domestica, irrigazione giardino ed illuminazione esterna. Con una drastica riduzione del costo complessivo relativo a tutte queste voci: ca. 1.800 euro all’anno.

Chi ha fatto cosa

Committente: Alessandro Castelli
Location: Bellano (Lecco)
Superficie lorda: 680 mq
Progetto architettonico, coordinamento e direzione lavori: arch. Valentina Cari
Progettazione di dettaglio, progettazione impiantistica, fisica tecnica, simulazioni dinamiche, CasaClima: Studio Solarraum, ing. Oscar Stuffer
Ingegneria strutturale: Studio Sti Lecco
Impresa costruttrice: Alfa costruzioni Colico (Lc)
Illuminazione: studio E’Luce arch. Ronchetti
Restauro delle facciate: Fabio Ceresoli (Bg)
Isolamento: Sto Italia 
Sistema fotovoltaico: Solbian Italia
Serramenti: Molteni Carlo &C.
Roof: Galli Legnami – Tetto Prefa Italia
Sistema di riscaldamento: Weishaupt Italia
Sistema di ventilazione meccanica: Drexel-Weiss Bergau De

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here