Sistemi costruttivi | Bioprogettazione

Villa di vacanza costruita per ottenere il giusto microclima

Una tipica casa vacanza della Valtellina in cui vengono impiegati legno di Larice e Rovere spazzolato a fronte del bianco opaco delle vernici delle murature. Legno protagonista anche delle schermature frangisole della terrazza. Il verde in copertura contribuisce a minimizzare l'impatto ambientale, a migliorare la trsmittanza garantendo uno sfasamento estivo importante.
Davide Tarca | Geometra, progettista | Bioprogettazionetarca.

Davide Tarca | Geometra, progettista

«L’edificio per sua natura è un contenitore di persone, per questo motivo deve limitare gli sbalzi termici durante la giornata (per il breve periodo) e durante le stagioni (lungo periodo), l’edificio deve quindi essere versatile in modo da trarre vantaggi dal modificarsi delle stagioni, soprattutto in montagna, dove può giovarsi di un’ottima esposizione solare. Le tecniche del verde, nello specifico la copertura a verde, risultano ottimizzate per far compiere questo servizio all’edificio, il verde del suo ciclo naturale (come l’uso dell’edificio) si spoglia d’inverno per permettere al sole, nella banda dell’infrarosso, di entrare e riscaldare passivamente; e nei periodi estivi, più caldi, di dotarsi di frangisole naturali (le foglie) intercettando, schermando e assorbendo la radiazione solare rispetto all’edificio, creando
un microclima, in parte controllando l’umidità dell’aria aumentando il raffrescamento, il tutto avvantaggiato dalle diverse altezze solari derivanti dalle stagioni. Il verde in copertura migliora la vista architettonica dell’edificio minimizzando l’impatto ambientale, migliora le caratteristiche di trasmittanza della copertura, garantendo uno sfasamento estivo importante, filtra in parte le polveri sottili, contribuisce notevolmente alla regolazione dell’acqua piovana non sovra caricando le condutture pubbliche nei periodi di intense piogge. Migliora notevolmente la coibentazione acustica. La copertura a verde è
costituita da messa a dimora a Sedum, in quattro varietà, a garantire diversa fioritura durante il periodo da primavere a autunno. Il Sedum è una pianta rustica della zona, cresce naturalmente sui muretti a secco dei terrazzamenti vitati della mia zona e sulle coperture piane di piccoli locali in mezzo al verde anticamente usati coma cantine, è molto resistente agli stress idrici e sbalzi di temperatura (noma di riferimento Uni 11235/2007)».

L’edificio | Composizione e materiali

La villa si trova nel comune di Dazio, sulle Alpi Retiche, in quella che è denominata la  Costiera dei Cech (in Valtellian, nella provincia di Sondrio). L’accesso è garantito dalla strada comunale passando attraverso il cancello pedonale, realizzato riproducendo gli stessi elementi caratteristici dell’edificio principale (torre in pietra e frangisole). Dai gradini in pietra di fronte alla torre ingresso si accede all’abitazione principale, l’ingresso/torre è costituito da un doppio volume che funge da ingresso e disimpegno giorno e scala di accesso alla zona notte. Il volume è costituito da intonaci a base calce molto grezzi e di tinta grigio medio e soffitto in c.a. a vista grezzo, piccole fessure danno una tonalità soffusa e più intima. 

La villa si trova nel comune di Dazio, sulle Alpi Retiche, in quella che è denominata la  Costiera dei Cech (in Valtellian, nella provincia di Sondrio).

Dall’ingresso più buio si accede alla zona giorno separata da una quinta in muratura che fa intravedere il soggiorno molto luminoso, per accedere allo stesso è necessario percorrere il disimpegno che corre parallelamente al soggiorno stesso. Il soggiorno è costituito da portefinestre alternate a muratura in successione continua per sette aperture; questa regolarità di pieni e vuoti è segnata dalla simmetria dei travetti rispetto alle aperture. 

Il legno di larice del soffitto e del rovere spazzolato del pavimento sono evidenziati e resi protagonisti rispetto al bianco opaco delle vernici della muratura, delle porte e dagli elementi della cucina e nello stesso tempo messi in contrapposizione al soffitto in cemento armato grezzo della copertura piana della cucina.La luce del mattino al sorgere del sole è convogliata all’interno dall’apertura sviluppata sul piano lavoro e sul tavolo colazione. Si entra in bagno giorno, sempre con il legno sia al pavimento che al soffitto e si è giocato con le piastrelle di rivestimento con i toni del bianco e grigio, il tutto reso soffice dalla luce del mattino tramite la piccola finestra. Sempre a piano giorno parte nord sono presenti una camera e un ripostiglio/dispensa.

Villa Valtellina Zona giorno.

 La zona notte, accessibile dalla scala elicoidale in ferro e legno, è costituita da una camera padronale e tre camere secondarie e due bagni. La camera padronale ha a disposizione un terrazzo parte rientrante e parte a sbalzo in legno di larice, da cui è possibile scorgere le vette delle Alpi Orobie e parte della Valtellina verso Sondrio. Il volume è estruso nella zona giorno lungo il lato sud, così da avere il maggior numero di locali al sole. Le aperture sono collocate in modo da ottenere grande trasparenza verso l’esterno e per avere il contatto con il verde esterno. La cucina ha una terrazza esterna in legno coperta in trasparenza, parapetti e frangisole fissi in legno di larice naturale della stessa tipologia, utilizzabile come pranzo d’estate protetto da tre alberi di Lagerstroemia (Famiglia Lytraceae).

Scala elicoidale in ferro e legno di accesso alla zona notte.

Il giardino ampio è sviluppato per lo più verso est rispetto all’edificio, è stato studiato in modo che richieda minima manutenzione, ma con una varietà di essenze e colori per tutte le stagioni, un giardino omogeneo, siepe di gelsomino e rose (base sempre verde per tutte le stagioni e due fioriture quella del gelsomino e della rosa che rendono gradevole la siepe dal punto di vista cromatico e dei profumi durante le fioriture filtrando l’aria dall’esterno. Lagerstroemia di fronte alla terrazza pranzo d’estate, una spalliera di frutta a mascherare i pannelli solari, delle aiuole a coronamento delle zone esterne con azalee e stagionali varie, e una parte dedicata alle aromatiche. Il tetto verde con essenze sedum, essenza autoctona che come già detto si trova abitualmente sulle rocce e muretti dei terrazzamenti vitati valtellinesi, con sei tipi diversi che garantiscono una varietà cromatica durante quasi tutte le stagioni.

Il verde in copertura migliora la vista architettonica dell’edificio minimizzando l’impatto ambientale, migliora le caratteristiche di trasmittanza della copertura, garantendo uno sfasamento estivo importante, filtra in parte le polveri sottili, contribuisce notevolmente alla regolazione dell’acqua piovana non sovra caricando le condutture pubbliche nei periodi di intense piogge. Migliora notevolmente la coibentazione acustica.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here