Edilizia residenziale | Edificio passivo

Villa residenziale come una domus romana

Il progetto dell’arch. Giuseppe Tortato è all’insegna dell’architettura bioclimatica. L’edificio, in fase di cantiere, è alle porte di Milano e sarà completato entro i primi mesi del 2020.

Il progetto residenziale di 300 metri quadrati, messo a punto dallo studio Giuseppe Tortato Architetti è sito in un contesto urbano dell’hinterland milanese caratterizzato da edifici di due o tre piani con copertura a falda, alcuni ricordo di un passato rurale altri più recenti tipici di un’edilizia degli anni ‘70/’80 costituita da villette monofamiliari e condomini pluripiano.

Un innovativo progetto residenziale di 300 metri quadrati, messo a punto dallo studio Giuseppe Tortato Architetti.

Il progetto dell’edificio passivo è stato sviluppato secondo i principi dell’architettura bioclimatica, all’insegna dell’integrazione con la natura.

La forma della villa è quella archetipica della casa a corte che ha riferimenti millenari come la “domus” romana e gli antichi “tulou”, le case-fortezza della popolazione Hakka della Cina sud-orientale, riconosciuti Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2008.

La luce del sole è all’origine del progetto, sia nella definizione geometrica dei volumi, sia nell’articolazione degli ambienti e dei percorsi interni che a loro volta raccontano momenti diversi della vita famigliare.

Vista dalla strada, la villa urbana risulterà come un’architettura quasi ermetica con le murature perimetrali esterne caratterizzate da minime fessure vetrate. All’interno l’edificio si apre su se stesso con grandi vetrate che si affacciano sul patio verde centrale col ruolo di portare la luce del sole e la privacy.

L’edificio è stato sviluppato secondo i principi dell’architettura bioclimatica.

Attorno al patio centrale si affacciano sia la zona giorno, composta da soggiorno a doppia altezza, zona pranzo, cucina e camera per gli ospiti con bagno nell’ala sud-est, sia la zona notte composta da tre camere da letto e due bagni, con corridoio di collegamento verso la zona giorno, posta nell’ala sud ovest.

Il corridoio previsto a ovest ha il compito di creare una zona “cuscinetto” per mantenere le stanze dei bambini sempre fresche durante l’estate. Allo stesso modo, bagni e cabine armadio sono poste a sud per proteggere la stanza matrimoniale.

La luce del sole è all’origine del progetto, sia nella definizione geometrica dei volumi, sia nell’articolazione degli ambienti e dei percorsi interni che a loro volta raccontano momenti diversi della vita famigliare.

CHI HA FATTO COSA

  • Progettista: arch. Giuseppe Tortato
  • Team di progetto: arch. Marco Bettalli (Project Manager), arch. Daniele Nicoletti, arch. Federica Grott
  • Strutture: ing. Bruno Salesi Biesse Consulting
  • Progetto esecutivo Bim: Simplex, arch. Emanuele Banfi (Bim Manager)

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