Secondo il nuovo Borsino Immobiliare della Logistica H1 redatto da World Capital in collaborazione con Nomisma, il mercato immobiliare logistico italiano risulta attivo nei primi sei mesi del 2020, nonostante l’impatto del Covid-19.
A confermare tale scenario, il dato relativo alla durata media delle trattative concluse, che per l’81% dei casi si finalizza entro l’anno, mentre soltanto il 19% delle operazioni si prolunga oltre i 12 mesi.
Per quanto riguarda invece la percentuale di sconto, il primo semestre 2020 ha registrato come tasso maggiormente applicato quello entro il 10%, indice di un mercato competitivo che lascia poco spazio alle contrattazioni.
Andrea Faini | Ceo World Capital
«Il 2020 è iniziato in positivo per il comparto logistico, nonostante alcuni rallentamenti causati dalla pandemia sanitaria, che ha abbracciato proprio i primi mesi dell’anno. La macchina logistica ha saputo reagire bene, rafforzando ancor di più il proprio valore. Oggi l’asset class logistico risulta uno dei settori immobiliari più attrattivo e competitivo. Tra i trend registrati nella prima metà dell’anno, abbiamo assistito ad un forte sviluppo della componente tecnologica all’interno dei capannoni e ad un rafforzamento della logistica last-mile, tendenza che continuerà a rafforzarsi anche nei prossimi mesi».
Le migliori piazze
Spostandoci sulla domanda, essa risulta maggiore al Nord e al Centro, molto forte in città prime come Genova, Milano, Padova, Bologna, Firenze e Roma, mentre al Sud e nelle Isole riscontriamo una domanda più contenuta.
Per quanto riguarda i valori immobiliari, essi confermano un settore ormai stabile che presenta numeri in leggero rialzo per gli immobili di nuova costruzione; le performance migliori vengono registrate nelle piazze di Firenze (prime rent italiana con 65 euro/mq/anno per il nuovo e 54 euro/mq/anno per l’usato), Genova e Milano.
La media nazionale italiana (sia per gli immobili nuovi che usati) è di 42,46 euro/mq/anno, in crescita rispetto allo scorso semestre.
Oltre ad una panoramica del settore immobiliare, in questa edizione spazio anche ai dati di Nomisma e Unioncamere per comprendere meglio la presenza delle imprese logistiche nelle varie provincie italiane, con un’analisi della composizione per attività economica, per classe di addetti e per anzianità aziendale nei territori nazionali più interessanti dal punto di vista dell’immobiliare logistico.
Luca Dondi | Ad Nomisma
«Se le conseguenze della recessione indotta dalla pandemia sul mercato immobiliare italiano saranno rilevanti, la logistica sembra essere uno dei settori destinato a risentirne in misura più limitata. Il possibile rimbalzo della produzione industriale e delle esportazioni nel mercato europeo ed estero, associato ad una parziale modifica delle modalità di distribuzione e consumo dovrebbero, infatti, garantire uno stimolo sufficiente a contenere l’entità dell’impatto congiunturale».