Al seminario «Hotel, un’asset class tra boom d’investimenti e frammentazione del mercato» organizzato da Nctm Studio Legale in collaborazione con Il Sole 24 Ore, World Capital ha preso parte attiva fornendo una panoramica sul settore immobiliare ricettivo italiano.
Nel 2019 il mercato immobiliare alberghiero ha registrato un volume d’investimenti di 3,3 miliardi di euro e il 75% del totale è stato investito da capitale straniero, a conferma del grande appeal esercitato dal comparto.
Offerta extralberghiera
Particolare attenzione anche all’offerta extralberghiera che supera di oltre 5 volte quella alberghiera, infatti nel 2018 sono state registrate 183.097 strutture extralberghiere contro circa 33.000 alberghi. Dal 2017 i turisti stranieri hanno superato i turisti nazionali nelle strutture extralberghiere (77.234.113 presenze estere contro 72.140.588 turisti Italiani nel 2018), prediligendo strutture che abbracciano il lifestyle, la sostenibilità e il glamour.
Oggi l’offerta extralberghiera non si rivolge soltanto ai «digital nomads» ma anche ad una clientela più di élite che richiede la cura dei dettagli, in ampi spazi di design ricercato capaci di offrire un’esperienza unica e personalizzata. Soffermandoci sempre sull’attrattività dell’offerta, dai vari interventi è emerso altresì che il prodotto di qualità si trova anche in strutture più piccole.
Monica Badin | Real Hospitality Department World Capital
«Il mercato immobiliare ricettivo italiano è in continua evoluzione. Al centro di tutto troviamo l’innovazione e i nuovi trend di mercato, quali la tecnologia, il servizio su misura, la condivisione e i modelli di gestione ibridi dalle formule vincenti».
Maurizio Saccani | Director of Operations Rocco Forte Hotels
«Nel panorama luxury non sono esclusivamente le strutture ricettive classiche dotate di almeno 100 camere e situate nei grandi centri cittadini a registrare un margine interessante per gli investitori. In Italia anche locations minori e strutture di dimensioni ridotte, soprattutto leisure, offrono grandi opportunità grazie all’unicità, alla bellezza e alla valenza culturale delle destinazioni».
