Ingegneri | 58° Congresso nazionale

Zambrano: «L’Italia è un Paese riformabile»

Il presidente Armando Zambrano ai mille ingegneri convenuti a Brescia ha rassicurato sulle possibilità di ripresa dell'Italia che ritiene concrete con il contributo di proposte perseguibili, spesso a costo zero, provenienti anche dalla categoria che rappresenta.

Modernizzazione, riorganizzazione ed efficienza: sono queste le direttrici per le quali passa sia la possibilità della crescita del Paese sia quella dei singoli professionisti.

Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri.

Il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, nella relazione di apertura del 58^ Congresso Nazionale in corso a Brescia, ha voluto sottolineare agli oltre mille colleghi in platea come il futuro sia comune: «dobbiamo dare contributi concreti alla vita del Paese cercando soprattutto la collaborazione e l’intesa con le altre professioni, in particolare quelle tecniche».
È stato un forte e significativo appello quello di Zambrano, una spinta che arriva da uno degli ordini professionali in crescita, nonostante il reddito medio negli ultimi 5 anni sia diminuito in termini reali del 22%, passando da 44.945 euro nel 2007 a 34.671 euro nel 2012.
Il numero degli iscritti all’albo degli ingegneri negli ultimi 10 anni è passato da 150.294 a 234.425 con un aumento del 56% ed è un ordine degli ingegneri sempre più giovane e sempre più femminile che sta dialogando con tutte le altre professioni, soprattutto tecniche, così da essere attori di iniziative e proposte utili per il Paese.
«Se parliamo di semplificazione dobbiamo parlare di ingegnerizzazione delle procedure. Noi siamo convinti che il Paese sia riformabile. Niente lamentele, dunque, ma proposte concrete, che possono essere implementate spesso a costo zero. Dobbiamo affrontare la sfida di andare oltre il lobbismo delle singole rappresentanze – ha spiegato Zambrano sostenendo che – gli ingegneri sono pronti ad affiancare, anche nella redazione delle leggi, gli uffici competenti dei ministeri perché vogliamo una politica che sia forte, tanto forte da non aver paura di ascoltarci perché proponiamo iniziative utili a tutti e non per noi».
Sulla stessa linea il magistrato Cosimo Ferri, presente a Brescia in rappresentanza del ministero di Grazia e Giustizia di cui è Sottosegretario: «la burocrazia è un costo sia per lo Stato che per i privati per cui deve essere assolutamente ridimensionato. Basta pensare al valore del silenzio assenso, che secondo noi, si può applicare in molte più situazioni, così come trovo più significativo il controllo post lavoro che all’inizio delle procedure».
Oggi prosegue il dibattito fra gli associati e le riunioni delle commissioni interne, venerdì la giornata di chiusura con i commenti e le conclusioni.

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