Fondamentale il contributo di Enea che grazie alla sua esperienza ha affiancato il Cnr, l’Opificio delle Pietre Dure e altri centri di ricerca nel recupero delle opere. Enea ha realizzato inizialmente indagini «non distruttive» sull'intera opera e successivamente approfondimenti su microcampioni tramite tecnica Xrf.