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L’architettura dei musei

Il volume di Alessandria Criconia si divide in tre parti: una prima parte è dedicata alla storia del museo e alla sua architettura dal Settecento ai giorni d’oggi, la seconda parte descrive il museo come struttura inserita in un contesto urbano, l’ultima parte riguarda i criteri di allestimento e il modo di esporre le opere.

«L’architettura dei musei» scritto da Alessandra Criconia ed edito da Carocci, si distingue per la chiarezza delle immagini (in bianco e nero), che copre ogni aspetto della trattazione.

Una prima parte presenta sinteticamente la storia del museo e della sua architettura e inquadra le tappe più significative del processo di modificazione tipologica:

  • il Settecento e le prime forme di museo;
  • l’Ottocento con l’impronta del neoclassicismo;
  • l’influenza razionalista, fino al postmoderno e ai musei dell’iperconsumo;
  • la loro diffusione, anche in reti, nei paesi più ricchi del mondo e le strategie di promozione.

La seconda parte prende in esame il contenitore museo, in relazione ai contesti nei quali è inserito, considerando come interi centri storici e paesaggi urbani divengano musei d’arte; sottolineando il ruolo delle architetture museali nei processi riqualificazione delle città; individuando configurazioni e morfologie ricorrenti per l’organizzazione e la funzionalizzazione delle strutture.

La terza parte riguarda il contenuto, ossia il sistema degli oggetti e i modi di conservarli e di esporli: la creazione dei percorsi, gli ambienti e le tipologie espositive, l’interattività, l’immersività e i criteri di allestimento. L’autrice svolge attività didattica e di ricerca a Roma e a Parigi.

Autore: Alessandra Criconia
Casa editrice: Carocci Editore (Roma)
Pagine: 232
Prezzo: 25 euro

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