settori industriali

Buone prospettive per il vetro piano Made in Italy

Il meeting di Glass Group, un’intensa due giorni ospitata da Forel spa a Vallio di Roncade, in provincia di Treviso, si è aperto con la tavola rotonda dal titolo: Mercato del vetro e delle costruzioni: trend e sviluppi futuri, che ha consegnato agli operatori del comparto utili elementi di riflessione. 

Il meeting di Glass Group, un’intensa due giorni ospitata da Forel spa a Vallio di Roncade, in provincia di Treviso, si è aperto con la tavola rotonda dal titolo: Mercato del vetro e delle costruzioni: trend e sviluppi futuri, che ha consegnato agli operatori del comparto utili elementi di riflessione.

Moderato dal direttore della rivista Costruire il futuro, Adriano Baffelli, il confronto è stato animato dagli interventi di: Carmine Garzia, coordinatore degli Osservatori Assovetro e Unicmi, Unione nazionale delle industrie delle costruzioni metalliche, dell’involucro e dei serramenti, che con 12 Divisioni rappresenta 22mila aziende, con un fatturato di oltre sette miliardi di euro; Daniele Predari, presidente di Glass Group e componente dei due Osservatori sopra richiamati; Massimo Deldossi, vicepresidente Ance con delega a Tecnologia e Innovazione; Thomas Miorin, responsabile di Energiesprong Italia e ad di Edera, impresa sociale per l’innovazione e la decarbonizzazione dell’ambiente costruito; Maurizio Castro, direttore scientifico executive Master in Turnaround & Change management di Cuoa Business School.

Un panel ricco che ha fornito dati e informazioni ad alto valore aggiunto per gli operatori, delineando lo scenario economico in cui ci troviamo e presentando i prossimi sviluppi e le sfide che le aziende della filiera dovranno affrontare in termini anche di cambiamento strutturale. p

Un’iniziativa ben definita da Lucia Masutti, general manager di Glass Group, apprezzata dai destinatari che hanno risposto con una folta e qualificata presenza da molti regioni italiane. p

I dati esposti da Garzia e Predari, frutto di elaborazioni su dati Istat, Fla e Confindustria, con proiezioni per il 2023 e 2024 indicano in crescita la domanda del mercato per il vetro piano: dagli 837 milioni di euro del 2019 e 785 nel ’20, si è passati al miliardo e 4 milioni nel 2021, a 1,225 miliardi lo scorso anno, con previsione per l’anno corrente di un miliardo e 322 milioni e di un miliardo e 398 milioni di euro nel 2024.p

Uno scenario positivo e innovativo anche quello dell’edilizia nazionale, esposto dall’ingegner Deldossi, che ha convenuto con gli organizzatori dell’iniziativa sull’opportunità di creare alleanza e sinergia tra i due mondi. Termini che, con strategie, futuro, crescita e sostenibilità hanno rappresentato le parole chiave del confronto, come ha rimarcato in vari passaggi il moderatore.

Interesse ha generato la relazione dell’ingegner Miorin, parlando fra il resto di energia zero per riscaldare e raffreddare gli edifici, grazie a involucri totalmente isolati e alla generazione di energia rinnovabile per accumulo, riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria.

Non sono mancati i confronti con l’estero, che hanno fatto emergere quanto sia diffusa l’attenzione verso un costruito efficiente sostenibile in Centro e Nord Europa e insieme quanta possibilità ci sia in Italia su tale versante.

Apprezzato l’intervento del professor Castro, che ho offerto alla platea utili strumenti per conoscere e comprendere lo scenario generale nel quale si muovono il mondo dell’edilizia, del vetro e del serramento, partendo dalla cosiddetta Permacrisi o Policrisi, sintetizzate da alcuni studiosi nel termine “Permapolicrisi”.

A 30 anni dalla caduta del muro del 9 novembre ’89, il primo caso conclamato di Covid a Wuhan, era il 30 dicembre 2019, ha posto di fatto fine a una certa globalizzazione. Da ciò è scaturita una nuova e diversa fase, ricca di criticità ma anche di molte opportunità per le imprese.

Davvero difficile immaginare un mondo senza vetro… La storia del prezioso materiale s’intreccia con i conflitti tra Oriente e Occidente, con abitudini e mentalità delle diverse aree del mondo, con le scoperte della scienza e le innovazioni dell’arte. Una storia straordinaria, sin dall’antichità, quando il vetro prima è apprezzato come gioiello e poi utilizzato dai Romani per la sua trasparenza rivelatrice del colore del vino.

Il vetro è un ingrediente essenziale di molte grandi trasformazioni storiche, dalla protezione delle case dal freddo all’invenzione di occhiali e microscopi, dall’introduzione della prospettiva nella pittura alle dominazioni coloniali da parte degli europei, rese possibili anche grazie a una superiorità tecnologica nell’utilizzo del vetro.

Glass Group | I numeri del gruppo

  • Mercato: 1.025 mld di euro
  • Total turnover processing Industry flat glass: 160 mln the flat glass market in Italy (16% Glass Group)
  • Settori Industriali: 60% Residential buildings; 20% Non Residential buildings; 5% Other; 15% Furniture
  • Source: Assovetro Observatory 2022Source: Assovetro Observatory 2022

Glass Group è il primo gruppo italiano che raggruppa i principali player della filiera della trasformazione del vetro piano.  Il Gruppo completamente indipendente, da 2009 è sinonimo di esperienza pluridecennale nella lavorazione del vetro per l’edilizia, architettura e design.

Al suo interno sono riunite 23 aziende vetrarie dislocate in tutta Italia e 30 stabilimenti produttivi con circa 1.000 dipendenti per un fatturato complessivo di 160 milioni, che rappresenta una consistente quota del mercato italiano del vetro piano, stimato nel suo complesso in circa 928 milioni di euro.

La mission sulla quale Glass Group si fonda è quella di tutelare e promuovere l’industria vetraria italiana, valorizzando tecnologia, know how, risorse e investimenti avviando processi di sviluppo e sinergia tra le varie aziende che si riconoscono e partecipano al gruppo.

Glass Group si propone come un vero e proprio hub di filiera, che rappresenta allo stesso tempo un luogo di formazione, incontro e confronto, per il mercato italiano e internazionale del vetro e per tutti gli stakeholder nel settore dell’edilizia, dell’architettura e del design.

Il Gruppo è partecipato attivamente dalle principali associazioni di categoria e può contare oggi su una sempre più capillare rete di industrie vetrarie. Glass Group è nato nel 2019 raccogliendo e sviluppando l’esperienza maturata da Glass 6, un gruppo che rappresentava il maggiore polo produttivo del settore vetraio italiano partecipato inizialmente da sei aziende.

Glass 6 fu fondato nel 2009 per rispondere e sfruttare le grandi opportunità presentate dal progetto di Expo Milano nel settore immobiliare ed edilizio. L’obiettivo era quello di creare una rete, una sinergia tra aziende che potessero in questo modo mettere in condivisione impianti produttivi, conoscenze tecnologiche ed anche la rete di fornitori e clienti.

Unendosi, le singole aziende avevano la possibilità di affrontare con maggiori strumenti e risorse un mercato che stava conoscendo un enorme sviluppo. La sinergia che si venne a creare si rivelò un’importante occasione di progresso, tanto che ne 2019 le aziende aderenti arrivarono ad essere dodici.

Proprio per questo, si presentò l’esigenza di sviluppare ulteriormente il Gruppo: il 2019 rappresentò, infatti, un anno di svolta per Glass Group che, oltre a progettare un rebranding completo a partire dal nuovo nome fino alla comunicazione, scelse di pianificare un piano di sviluppo volto al rafforzamento e all’ampliamento per il futuro.

Il Gruppo, da associazione di aziende specializzate nella trasformazione del vetro piano, divenne punto di riferimento per un’intera filiera. Il nuovo brand Glass Group volle infatti proporsi come un vero e proprio hub nella filiera del vetro piano: le aziende coinvolte quindi non erano più solo quelle della trasformazione, ma anche della produzione delle lastre, dei componenti, realtà operanti nei settori delle facciate, partner industriali strategici a livello internazionale e il mondo della progettazione con i suoi professionisti nell’ambito dell’architettura e del design.

Non solo hub di filiera: Glass Group si pregia di poter essere un osservatorio di nuovi trend e tendenze sul fronte dell’abitare e di partecipare attivamente alla realizzazione di queste. Come nel caso del progetto Energiesprong dedicato alla decarbonizzazione del patrimonio immobiliare che vede Glass Group tra i protagonisti del progetto avviato in Italia da parte di Edera.

In questo modo lo sviluppo del Gruppo si è rivolto al futuro mirando a un approccio verticale, che potesse arrivare a coinvolgere anche il mondo dell’arredo e del design. Glass Group nella sua nuova evoluzione intende proporsi come ente in grado di promuovere progetti di ricerca e formazione indirizzata al progettista, così che possa giungere ad una maggiore consapevolezza della filiera, dell’aspetto produttivo e della lavorazione del vetro, e quindi delle possibilità di utilizzo e impiego.

Proprio a questo fine, Glass Group negli anni si è sviluppato per essere un interlocutore per il progettista, mettendo a disposizione gli stabilimenti produttivi come veri e propri laboratori in cui si possa studiare il vetro, per acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza del materiale, delle sue proprietà e dei processi di lavorazione e trasformazione.

Glass Group ha tra i propri obiettivi quello di instaurare un dialogo proficuo con i principali studi di architettura e design, dal design industriale all’Architettura d’Interni. Il Gruppo sempre più aspira ad essere promotore del vetro e del mondo della trasformazione presso i progettisti.

In occasione del suo secondo Open Day, Glass Group in collaborazione con Platform ha coinvolto quattro importanti studi di architettura insignendoli del riconoscimento di Brand Ambassador Glass Group con l’obiettivo di creare nuove sinergie e sviluppi per il comparto dell’Architettura.

Gli studi coinvolti (GaS Studio, Nemesi Architects, OBR e Park Associati) sono stati selezionati per la loro maestria nell’utilizzo del vetro nelle loro progettazioni: l’iniziativa nasce proprio per incentivare e sensibilizzare sempre di più all’utilizzo del vetro nell’ambito del design e dell’architettura.

Glass Group al suo interno conta di una divisione Ricerca e Sviluppo dedicata al mondo della progettazione, che è strutturata sulle specificità tecnico produttive delle industrie vetrarie, per supportare nella progettazione e sviluppo di nuovi prodotti o nel il restyling e reverse engineering di progetti già esistenti, al fine di renderli più rispondenti ai trend di mercato.

Questa divisione si occupa, inoltre, di Product Design, ovvero della progettazione e sviluppo di oggetti, complementi, arredi, elementi tecnico-strutturali di design. Ultimo prodotto di questo lavoro di ricerca è il tavolo Kotiso, progettato da Ascanio Zocchi, Design Manager di Glass Group, in collaborazione con la vetreria Malagoli. Ispirato al Cotisso, il blocco di vetro usato per produrre gli oggetti tipici di Murano, il tavolo Kotiso vuole essere un ponte tra Milano e Venezia e rappresentare il vetro come materiale che sposa arte e geometria.

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