Centri commerciali | Riqualificazione

Deep renovation per i centri commerciali: sostenibilità e ritorno degli investimenti

Il mercato locale è caratterizzato da un parco di centri commerciali molto datato, il 75% dell’attuale stock è stato costruito prima del 2007.  Esistono perciò ampi spazi di crescita per ampliamenti, refurbishment o nuovi progetti, greenfield e brownfield.

Paolo Facchini | Presidente Commissione Consultiva Architettura Tecnica Sostenibilità Cncc
«La qualità dei centri commerciali è in continua crescita e sta inglobando anche indicazioni e spunti provenienti da esperienze estere. I concetti relativi alla sostenibilità stanno sempre più penetrando il settore anche se restano importanti spazi di sviluppo e miglioramento. I centri commerciali realizzati negli ultimi anni entrano spesso nei libri di architettura e si distinguono per qualità ed eccellenza nell’ambito della sostenibilità, diventando in entrambi i casi dei punti di riferimento per l’intero settore real estate. La qualità legata ai centri commerciali ormai è un binomio indissolubile, come dimostrano i premi conferiti dal Cncc».

La commissione Architettura, Tecnica e Sostenibilità del Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc) ha consegnato i Design Awards 2018. 

Si sono aggiudicati il Certificate of Merit nella categoria RefurbishmentCentro*Agliana UnicoopFirenze/Svicom (GLA da 5.000 a 30.000 m2) e Centro Commerciale Auchan Fanocenter Gallerie Commerciali Italia (GLA da 5.000 a 30.000 m2).

Sono stati premiati con il Cncc Design Award per la categoria New Shopping Center: Adigeo CDS Holding/ECE Italia (GLA oltre 30.001 m2) e CityLife Shopping District Generali/Sonae Sierra (GLA oltre 30.001 m2); per la categoria Refurbishment hanno ricevuto il CNCC Design Award: Centro*Mugello UnicoopFirenze/Svicom (GLA da 5.000 a 30.000 m2) ESP IGD SIIQ (GLA oltre 30.001 m2) e Oriocenter Commerz Real/Finser (GLA oltre 30.001 m2). 

La giuria, composta da membri del Cncc oltre che da esperti esterni del settore – Esmeralda Cappellini (CBRE), Leonardo Cavalli (One Works), Renato Cavalli (Prassicoop), Paolo Facchini (Lombardini22), Filippo Maffioli (Promos),  Massimo Moretti (CNCC/CDS Holding), Luca Tamini (Politecnico di Milano), Corrado Vismara (Savills Larry Smith), Roberto Zoia (IGD SIIQ) –  ha esaminato le candidature suddividendole nelle 2 categorie: New Shopping Center e Refurbishment. Le candidature  sono state valutate secondo i seguenti criteri: architettura,  tecnica (relativa agli impianti meccanici, elettrici, di trasporto, illuminotecnici, sonori) e sostenibilità economica, energetica e sociale. Inoltre, ciascuna categoria  è stata suddivisa in 2 sotto insiemi definiti dalle superfici della GLA:  da 5.000 mq a 30.000 mq e oltre 30.001 mq.

La premiazione è avvenuta all’interno del convegno dedicato alla deep renovation come opportunità per il patrimonio degli asset commerciali durante il quale sono stati analizzati i casi che hanno attuato o stanno attuando strategie di rinnovo, esaminando approfondimenti relativi alle soluzioni architettoniche e impiantistiche adottate, nell’ottica di verificare anche la sostenibilità e il ritorno degli investimenti.

La riqualificazione radicale delle strutture commerciali esistenti

Durante il convegno sono stati affrontati molteplici aspetti riguardanti la qualità progettuale, la gestione e la sostenibilità dei centri commerciali che oggi rivestono sempre di più un ruolo di motore economico per il proprietario e generano ricadute positive sia sul tessuto economico sia sociale nelle aree in cui vengono realizzati.

Il mercato locale è caratterizzato da un parco di centri commerciali molto datato, il 75% dell’attuale stock è stato costruito prima del 2007.  Esistono perciò ampi spazi di crescita per ampliamenti, refurbishment o nuovi progetti, greenfield e brownfield. Con 3 nuovi sviluppi, di cui 2 che possono essere considerati una “deep renovation” di aree attualmente in disuso, Falcon Malls, per esempio, vuole porsi come uno dei principali player in Italia portando la propria expertise sviluppata da oltre vent’anni nei mercati del Middle East. L’area è da molto tempo un incubatore di nuovi format per gli shopping mall, concept che vengono realizzati sempre in tempi molto brevi. Per questo gli sviluppatori europei e nord americani guardano ai nostri modelli per dare nuovo impulso a mercati maturi.

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