Le città crescono a ritmi sempre più sostenuti, portando alla nascita delle megalopoli dove lo spazio vitale si fa sempre più ridotto, fino a diventare in alcuni casi opprimente. Si calcola che entro il 2030 esisteranno 30 megalopoli con più di 10 milioni di abitanti.
È un processo inarrestabile, che richiede un potenziamento del patrimonio edilizio esistente, delle infrastrutture e dei servizi e una gestione razionale di questa trasformazione.
Inoltre, il settore delle costruzioni, che attualmente assorbe più della metà delle risorse globali del pianeta e produce un terzo dei rifiuti che finiscono per lo più nelle discariche, è il comparto che più contribuisce ad alimentare l’inquinamento delle nostre città, con un patrimonio edilizio vetusto, mal isolato ed energivoro.
Per le città del futuro sarà quindi necessario:
- un approccio “circolare”, per cominciare a concepire lo scarto come risorsa da valorizzare.
- Prestare sempre più attenzione alla salubrità e al comfort degli edifici, nei quali si trascorre gran parte del tempo, attraverso l’utilizzo di materiali isolanti adeguati, che garantiscano il benessere, la concentrazione e la privacy.
- Progettare consistenti interventi di ristrutturazione e di nuove costruzioni ad alta efficienza energetica, dotate di impianti evoluti che non possono prescindere da un corretto isolamento dell’involucro, per essere in grado di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2.
Rockwool | La lana di roccia può svolgere un ruolo molto importante nella costruzione di edifici residenziali, direzionali o di pubblica utilità, che garantiscano condizioni di salute e sicurezza, oltre a un livello ottimale di silenziosità, privacy ed efficienza energetica. Dura più di 50 anni e può essere riciclata, rientra quindi in una logica di economia circolare.
Per Rockwool tutto questo rappresenta una sfida, che si traduce in una grande opportunità, ovvero, sfruttare le peculiarità e i vantaggi della lana di roccia per creare città sostenibili e migliorare la qualità di vita di chi abita le aree urbane.
La lana di roccia offre ottime prestazioni di isolamento termoacustico, non contiene sostanze chimiche pericolose, migliora la salubrità degli ambienti eliminando l’insorgenza di umidità e muffe, blocca i rumori provenienti dall’esterno e dagli appartamenti attigui e, in caso di incendio, è incombustibile e contribuisce a prevenire la propagazione del fuoco.
Proprio grazie a tutte queste caratteristiche intrinseche della lana di roccia, materiale sostenibile che rientra in una logica di circolarità, l’utilizzo dei prodotti Rockwool consente di ottenere i prerequisiti minimi di prestazione energetica e i crediti previsti dal protocollo Leed (Leadership in Energy an Environmental Design), sviluppato negli Stati Uniti dal Us Green Building Council.
Il team Rockwool è a disposizione per fornire informazioni e supporto alle imprese e ai progettisti che siano interessati ad approfondire la questione e a valutare le opportunità di ottenere crediti aggiuntivi in riferimento ad interventi in fase di progettazione o in corso.
Sostenibilità e circolarità saranno dunque i driver che guideranno l’edilizia del futuro, le parole chiave intorno alle quali si giocherà la partita decisiva per le nostre città: renderle sempre più vivibili, più sostenibili e più smart, costruirle secondo modelli evoluti e virtuosi di Circular Economy, migliorare gli standard di comfort, sicurezza e salute. (vb)
