Il Red Workshop 2024 dal titolo “Il progetto Gibus Atelier: insieme, per affrontare le sfide del futuro”, è un ciclo di eventi con cui Gibus, leader, in Italia, nel settore protezione solare e outdoor design di alta gamma ha coinvolto di recente i propri Atelier, non solo rivenditori autorizzati dell’azienda, ma partner strategici e ambassador del brand sul territorio.
Realizzato tra il 4 e il 18 marzo e strutturato in sette tappe – tre svoltesi nel contesto della sede dell’azienda a Saccolongo e quattro nelle città di Alessandria, Arezzo, Roma e Salerno – l’evento ha permesso a Gibus di incontrare a gruppi il network italiano, proponendo ogni volta un meeting della durata di una giornata, in cui il management ha condiviso con i partner le strategie messe in atto per fronteggiare le nuove prove del domani: dall’evoluzione costante di prodotti, qualità, strumenti e comunicazione, fino al miglioramento quotidiano dei servizi offerti, oggi più che mai elemento imprescindibile per raggiungere il successo.
I diversi workshop sono stati aperti dall’amministratore delegato del Gruppo Gibus, Alessio Bellin, che ha dato il benvenuto ai partecipanti e ha trattato l’importante tema del processo di internazionalizzazione della società, concretizzatosi attraverso un percorso virtuoso che ha visto nell’acquisizione dell’azienda tedesca Leiner una milestone di estrema rilevanza, tanto che il Gruppo si posiziona oggi nella fascia premium del settore a livello europeo.
Il presidente e fondatore Gianfranco Bellin, il quale, attivo anche come presidente di Assotende e vicepresidente con delega alle relazioni industriali di FederlegnoArredo, ha ricordato il proprio impegno nell’attuare una politica di mirata attenzione all’associazionismo, ogni giorno fondamentale per conoscere in modo diretto e veloce i cambiamenti in atto e per divenire attori di interventi correttivi e migliorativi presso la pubblica amministrazione.
A seguire, è intervenuto il responsabile vendite Italia di Gibus, Domenico Soda, che, dopo aver presentato l’ulteriore incremento dei ricavi messo a segno dal Gruppo nel 2023, ha ricordato come l’azienda creda fermamente dal 2008 nel valore del progetto Gibus Atelier, una “famigliab” che è cresciuta nel tempo insieme all’azienda e che conta oggi ben 309 rivenditori, l’80% dei quali è con Gibus da 16 anni, legato alla società da un rapporto fiduciario di solida partnership. Vero e proprio unicum nel panorama di settore, il network dei Gibus Atelier è da sempre uno dei più importanti asset dell’azienda e, come ha affermato Domenico Soda, davanti a un utente finale che cerca professionisti sempre più seri ed affidabili, incrementerà ancora maggiormente in futuro la propria rilevanza, offrendo competenza e soprattutto un servizio all’altezza delle aspettative.
È stata poi la volta di Claudia Mez, Marketing & Communication Manager, che ha raccontato come Gibus abbia negli anni cospicuamente investito nella costruzione di un brand, che oggi è espressione di importanti e intangibili valori, e come abbia individuato in ogni stagione molteplici strategie di comunicazione – numerose anche quelle scelte per il 2024, tra le quali spiccano la campagna digital multicanale e la presenza in TV su Rai e Sky a primavera – ma sempre a vantaggio di un unico canale di vendita, quello dei Gibus Atelier.
Nel pomeriggio, ha ripreso poi la parola l’AD Alessio Bellin, che ha illustrato le varie novità in termini di prodotto, a partire da Movie – soluzione nativamente connessa, ideale per trasformare aree esterne di dimensioni ridotte in incantevoli spazi di benessere – che va ad allargare ulteriormente la gamma di pergole bioclimatiche dell’azienda, ad oggi la più ampia a livello europeo.
Infine, a concludere l’evento è stato un ospite di grande spessore: Eusebio Gualino, amministratore delegato di Gessi, riconosciuto come il massimo esponente ed esperto dello sviluppo dei contesti evolutivi all’interno delle organizzazioni – che ha coinvolto i partecipanti con un appassionante intervento sulla creazione di valore, nonché sull’importanza della visione, che ne è l’input primario.
