Immobiliare | Analisi

Gli edifici più costosi al mondo: apoteosi dell’architettura o un inutile sfarzo?

I dieci edifici più costosi al mondo si trovano quasi tutti tra Stati Uniti e Asia, con piccole puntate in Australia ed Europa (solo due, in Inghilterra e nella Romania del comunismo reale). Ad analizzarne costi e prestazioni è Emporis, società tedesca specializzata nella raccolta di dati relativi all’immobiliare e punto di riferimento nel mercato dei Big Data applicati all’edilizia.

25 miliardi di dollari. Al cambio attuale, poco meno di 23 miliardi di euro. È l’ammontare dei costi per la realizzazione dei dieci edifici più costosi al mondo. L’equivalente dell’intero Pil annuo di paesi come Giamaica, Ruanda o Armenia. A fare il conto è Emporis, società tedesca specializzata nella raccolta di dati relativi all’immobiliare, punto di riferimento nel mercato, sempre più in fermento, dei Big Data applicati all’edilizia.

Realizzazioni monstre, pensate e create da uno stuolo di maestranze, con uno sforzo immane di risorse. Capaci di colpire immediatamente l’occhio e di entrare nei libri di studio del settore, anche se non sempre “grande” vuol dire funzionale, efficiente e duraturo. In una parola: “bello”, con l’accezione tipicamente da Made in Italy di grazia, stile e ingegno.

Non è infatti un caso che i dieci edifici più costosi al mondo si trovino quasi tutti tra Stati Uniti e Asia, con piccole puntate in Australia ed Europa (solo due, in Inghilterra e nella Romania del comunismo reale).

One World Trade Center

L’edificio più costoso al mondo si trova a New York ed è il One World Trade Center, a Lower Manhattan. Mai come in questo caso l’aspetto simbolico e politico si mescola alle sfide di costruzione. Il palazzo, conosciuto anche come la “Freedom Tower” rientra nel maxi progetto del New World Trade Center, costruito tra il 2006 e il 2014, esattamente sul sito delle Torri Gemelle distrutte nel 2001.

One World Trade Center | © Joe Mabel

Il grattacielo è il quarto più alto al mondo, nella speciale classifica oggi guidata dagli 828 metri del Burj Khalifa di Dubai. Il One World Trade Center è alto invece 541,33 metri, pari a 1776 piedi, secondo la misurazione anglosassone. Il numero 1776 rappresenta l’anno della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti.

Dubai e Romania sul podio

Se il grattacielo di New York, con i suoi 104 piani, rientra allo stesso tempo nelle classifiche record per i costi e l’altezza, così non si può dire per le altre due costruzioni presenti sul podio degli edifici più cari al mondo. Si tratta, infatti, di due strutture al di sotto dei 100 metri d’altezza e con non più di una dozzina di piani. Una concezione non da megalopoli, ma più legata allo sfarzo, soprattutto nei materiali utilizzati, e alla destinazione d’uso originaria: il turismo di lusso e il potere dello Stato.

Al primo criterio risponde l’Emirates Palace di Abu Dhabi, cuore degli Emirati Arabi Uniti. Costruito in soli due anni, tra il 2003 e il 2005, questo hotel di extralusso è alto 71 metri, ha otto piani ed è costato 3 miliardi di dollari.

La stessa cifra che Nicolae Ceaușescu, presidente della Romania per oltre un ventennio, decise nel 1984 d’investire – demolendo nel contempo mezza Bucarest – per il faraonico Palazzo del Parlamento di Romania. Ancora oggi considerata la struttura più pesante al mondo e, con una superficie di 350mila metri quadrati, il secondo edificio più esteso, dopo il Pentagono a Washington.

Macao

Nella città di Macao, nel sud della Cina, trova sede il Venetian Macau Resort. Una riproduzione fedele delle bellezze che si possono ammirare solo nella città di Venezia, inclusi canali e gondolieri. Questa immensa costruzione edificata nel 2007, conta più di 3.000 suite ed è costata circa 2,1 miliardi di euro. Negli ultimi anni questa città, un tempo colonia portoghese, sta vivendo un boom economico che l’ha portata a essere considerata la Las Vegas asiatica.

Venetian Macau Resort | © Abasaa

E l’Italia?

Gli altri edifici di questa classifica si trovano sparsi tra Las Vegas, Shanghai, Adelaide e Londra, dove sorge The Shard (ossia La Scheggia), un grattacielo del quartiere di Southwark progettato dal celebre architetto italiano Renzo Piano.

Un altro grande dell’architettura italiana, Massimiliano Fuksas, è la mente dietro all’unico edificio del nostro Paese che rientra tra i 200 edifici più costosi al mondo: il grattacielo della Regione Piemonte, a Torino.

Come sappiamo bene, i nostri edifici più grandi e sfarzosi sono stati costruiti in epoca romana, medievale e rinascimentale, e oggi risulta difficile inserire tali capolavori dell’architettura in questo genere di classifiche.

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