I dati forniti dalla terza edizione del Rapporto Ifel (la Fondazione dell’Anci per la finanza locale) sullo stato di attuazione del Quadro strategico nazionale 2007-2013 hanno fatto emergere che in Italia un comune su tre (2.603 su 8.092 enti) eseguirà un progetto finanziato con fondi europei e nel meridione il rapporto è di 2 comuni su 3.
In particolare alcune regioni tra cui Puglia, Basilicata e Calabria hanno più del 90% dei progetti finanziati dalla Comunità Europea. Si tratta soprattutto di interventi che riguardano le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, la prevenzione dei rischi, il potenziamento del settore turistico ,il rinnovamento urbano e rurale.
I dati. I Comuni, secondo i dati Ifel, sono stati tra i primi a saper utilizzare le opportunità offerte dai Programmi operativi regionali (Por) del Fondo europeo di sviluppo 2007-2013, superati solo dalle imprese private e dal comparto dell’istruzione.
Di fatti al 31 dicembre 2012 gli operatori privati vantavano oltre la metà dei progetti totali (24.871 su 46.743). Al secondo posto le scuole, l’università ed istituti di ricerca (8.745 progetti), al terzo posto vi sono i comuni che hanno presentato 6.421 progetti.
I progetti presentati dal comparto dell’istruzione hanno rendicontato cifre ridotte: 421 milioni di euro, pari al 2,3% del totale mentre le imprese private hanno richiesto 6,8 miliardi e i comuni 5,3 miliardi registrando la quota più elevata di costo ammesso pari al 28,7% in media su scala nazionale.
Differenze di obiettivi tra Sud e Nord. Il Rapporto ha inoltre delineato che sono soprattutto i comuni del Sud Italia a utilizzare questi fondi. In particolare nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, 2 comuni ogni 3 (62,6% del totale) attuano almeno un progetto Fesr registrando la quota più elevata di costo ammesso dal 32,3% al 40% dell’Obiettivo in Campania e Calabria.
In queste regioni dell’Obiettivo Convergenza è più elevata l’incidenza di interventi d’inclusione sociale e servizi di cura per l’infanzia e per gli anziani. Nelle regioni dell’Obiettivo Competitività, situate nel centro nord, invece, sono le imprese i soggetti attuatori a cui corrisponde il costo rendicontabile più elevato (52%) suddiviso da un minimo del 15,9% a Bolzano a un massimo del 70% in Piemonte, Lombardia ed Abruzzo.
In queste regioni i progetti dei comuni finanziati dall’Ue riguardano soprattutto energia ed efficienza energetica: i comuni fanno annotare una percentuale di operazioni ancora non avviate inferiore rispetto a quella delle regioni e delle province. Si tratta infatti di 6.421 progetti in capo ai comuni (il 19,5%) è ancora fermo ai blocchi di partenza, il 24,5% per i progetti delle regioni e il 26,1% per quelli delle province.
Numero dei progetti e costi ammessi ai Fondi Ue
Richiedenti |
Numero progetti |
% progetti totali |
Costo ammesso |
% sul totale |
Regioni |
4.286 |
9.2 |
3.188.386.471 |
17.2 |
Comuni |
1.164 |
2.5 |
829.589.621 |
4.5 |
Imprese private |
24.871 |
53.2 |
6.833.140.603 |
36.9 |
Unione di comuni |
165 |
0.4 |
98.872.871 |
0.5 |
Enti pubblici e organismi di categoria |
1.091 |
2.3 |
1.835.159.060 |
9.9 |
Scuole, università, istituti di ricerca pubblici |
8.745 |
18.7 |
421.892.728 |
2.3 |
Totali |
46.743 |
100 |
18.519.743.077 |
100 |
Dati forniti dall’elaborazione Ifel rapporto aggiornato sui dati OpenCoesione al 31/12/2012