Bonifica amianto | Legge di Stabilità 2014

Incentivi per la rimozione dell’amianto dai capannoni industriali

Dal ministro Galletti l'annuncio che diventeranno presto operativi i nuovi incentivi per la rimozione dell'amianto dai tetti dei capannoni industriali. Le domande dovranno essere presentate online dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Potranno accedere al credito d'imposta del 50% gli interventi di bonifica di importo maggiore ai 20mila euro.

rimozione_amiantoIl ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti in risposta ad una interrogazione parlamentare ha comunicato che presto diventeranno operativi i nuovi incentivi per la rimozione dell’amianto dai tetti dei capannoni industriali. Potranno accedere ad un credito d’imposta del 50% gli interventi di bonifica di importo maggiore di 20mila euro e fino a 400mila euro. Lo schema di decreto che li regolamenta è già stato impostato dai Ministeri dell’ambiente e dell’economia.
Le agevolazioni per la bonifica dell’amianto sono state introdotte dal collegato ambiente alla Legge di Stabilità per il 2014.

Per i soggetti titolari di reddito d’impresa
che effettuano in quest’anno interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive ubicate nel territorio statale è attribuito nel limite di spesa complessiva di 5.667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017,2018,2019 un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per gli interventi nel periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge.

Il credito d’imposta non spetta per gli investimenti di importo unitario inferiore ai 20mila euro. La prima quota annuale sarà utilizzabile con decorrenza dal 1 gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli interventi di bonifica.
Si ricorda che il credito d’imposta non concorrerà alla formazione del reddito ne della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive. Inoltre, occorre ricordare che le domande devono essere presentate online attraverso una specifica piattaforma telematica realizzata dal Ministero dell’ambiente che diverrà utilizzabile solo dopo la pubblicazione del decreto in G.U.

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