American Concrete Institute | Cemento biodinamico

Mike Schneider in visita al Kilometro Rosso di Italcementi

Il presidente dell’American Concrete Institute ha incontrato anche una delegazione di imprenditori e produttori di materiali per l’edilizia. Oltre alla visita ai laboratori di Italcementi dove è stato formulato il cemento biodinamico visita anche a Palazzo Italia, l’edificio icona di Expo 2015.

Visita di prestigio alla sede Italcementi al Kilometro Rosso: Mike Schneider, presidente dell’American Concrete Institute, la più importante associazione al mondo che si occupa di calcestruzzo e che riunisce docenti universitari e rappresentanti delle imprese di costruzioni di tutto il mondo ha visitato la sede Italcementi.

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Mike Schneider in ilab con Enrico Borgarello e i delegati Aci.

Questo dopo il premio internazionale Aci Excellence Award assegnato a Palazzo Italia a Philadelphia (Usa) lo scorso ottobre.

In questi giorni Mike Schneider ha incontrato al Politecnico di Milano una delegazione di imprenditori e produttori di materiali per l’edilizia, ha visitato Palazzo Italia e, accompagnato dai rappresentati italiani dell’Associazione guidati dal prof. Roberto Realfonzo e dal presidente onorario, prof. Mario Chiorino, la sede e i laboratori di Italcementi da cui ha avuto origine il cemento biodinamico che ha caratterizzato l’edificio icona di Expo 2015.

Ricordiamo che il cemento biodinamico è stato lanciato sul mercato lo scorso anno in tutto il mondo, tra Stati Uniti, Egitto, Germania, Australia, Svizzera, Cina e Abu Dhabi: a oggi, Italcementi ha già diversi contatti di lavoro per l’utilizzo del cemento biodinamico, alcuni già in fase esecutiva. Tra gli edifici già completati spicca il punto vendita di Dior a Miami (Usa), la prestigiosa maison francese della moda.

Componente bio

Palazzo Italia con la sua caratteristica superficie esterna è stato premiato a Philadelphia per la sua complessità esecutiva e i materiali innovativi utilizzati.

Il nome del prodotto i.active Biodynamic racchiude le sue caratteristiche innovative: la componente «bio» è data dalle proprietà fotocatalitiche del cemento, ottenute grazie al principio attivo Tx Active brevettato da Italcementi.

A contatto con la luce del sole, il principio attivo presente nel materiale consente di «catturare» alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog.

Aggregati riciclati

La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali.

La «dinamicità» è una caratteristica propria del nuovo materiale, che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che hanno caratterizzato i pannelli di Palazzo Italia.

Il materiale presenta caratteristiche di lavorabilità e resistenza straordinarie se confrontato con le malte classiche. È due volte più resistente alla compressione (oltre 60 Mpa a fronte di 30 Mpa delle malte classiche) e due volte più resistente alla flessione (oltre 10 Mpa a fronte di 5Mpa delle malte classiche).

Durabilità

Un’altra caratteristica del prodotto, non meno rilevante ai fini del progetto, è la sua durabilità; infatti la matrice compatta e la ridotta porosità hanno fornito agli elementi prefabbricati di Palazzo Italia realizzati con i.active Biodynamic un bassissimo assorbimento d’acqua e una significativa resistenza agli agenti atmosferici (come eventi temporaleschi, cicli di gelo e disgelo).

Ricerca ed esperimenti

Per la messa a punto del nuovo prodotto, Italcementi ha coinvolto 15 ricercatori che hanno dedicato complessivamente 15.000 ore in attività di ricerca, prove sperimentali, test di laboratorio, applicazioni in scala per la realizzazione dei pannelli e un dialogo serrato con i progettisti di Palazzo Italia, per giungere poi alla formulazione finale e ai primi modelli di pannelli.

Nella fase di sperimentazione del prodotto, Italcementi si è avvalsa della collaborazione dell’Università di Napoli per gli aspetti legati alla performance dinamica e dell’Università di Firenze per lo studio delle prestazioni meccaniche. Il cemento biodinamico è coperto da 5 brevetti estesi a livello mondiale.

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