Ursa Italia | Videointervista ad Antonio Tenace, direttore commerciale

Prospettive green per l’immediato futuro

Con l’ing. Antonio Tenace si fa il punto sulla svolta della filiale italiana post-terremoto e sul forte investimento verso le lane minerali ecologiche di ultima generazione destinate a conquistare spazi nella green economy.

Ursa nel nostro paese produce i pannelli isolanti in polistirene estruso, Ursa Xps, e con il terremoto dell’Emilia nel maggio dello scorso anno ha subito un brutto colpo: la distruzione della fabbrica di Bondeno. Proprio la fabbrica in cui si produce l’Xps destinato al mercato italiano.
Abbiamo fatto il punto di questo difficile anno con l’ing. Antonio Tenace, direttore commerciale Ursa Italia, che non ha dubbi: il 2013 sarà un anno nel segno della crescita ponendo la massima attenzione alla green economy

PureOne. «Il nostro obiettivo principale, oggi come un anno fa – racconta Antonio Tenace – quando abbiamo lanciato il prodotto PureOne è quello di dare una svolta bio sia alla produzione industriale sia ai materiali che creiamo con materiali che sono anche più performanti di quelli tradizionali. PureOne ne è l’emblema.
Grazie alla nuova tecnologia water-born, durante la produzione si ha come unico sottoprodotto della lavorazione vapore acqueo, al posto delle tradizionali emissioni di sostanze come formaldeide, metanolo, fenolo e ammoniaca. PureOne è composto per quasi l’80% da vetro riciclato: un pallet di PureOne contiene circa 150 bottiglie di vetro riciclate, e come agente legante un legante riciclabile al 100%, diluito con acqua pura e non con bio-solventi organici.
È grazie a questa fase di lavorazione che non solo produciamo una lana minerale assolutamente sicura e dalle caratteristiche isolanti innovative, ma rispettiamo anche l’ambiente. Inoltre, fino ad oggi nei paesi mediterranei come l’Italia si è sempre privilegiato un isolamento a base plastica, perché in molte zone è più importante proteggersi dal caldo che dal freddo.
PureOne, oltre ad essere un isolante efficace per ogni temperatura, consente un alto grado di isolamento acustico. Molto importante è la sua totale biodegradabilità: lo smaltimento di PureOne è quello di un qualsiasi rifiuto, non ha bisogno di trattamenti speciali. E può essere con altrettanta facilità rigenerato: basta cuocerlo negli appositi forni per riportarlo alla condizione di partenza». (intervista a cura di Giovanna Ferraresi)
Scarica la brochure Pureone 2013>>

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