La riflessione di Pier Luigi Gianforte sui contratti a corpo che suggerisce un ripensamento anche di carattere legislativo al fine di evitare il proliferarsi di un contesto legato alle carenze progettuali (in particolare al difetto di stima) introducendo per gli appalti pubblici un'esistente e a oggi non riconosciuta responsabilità del progettista.
L’ing. Gianforte esprime alcune considerazioni sul tema degli affidamenti dei lavori legati al sisma, partendo dalle disposizioni della Commissione europea e dal dossier n. 227 del Servizio studi del Senato, con la soluzione di istituire per gli interventi privati una stazione unica appaltante.
In ambito professionale, una delle problematiche che si presenta con maggiore frequenza è quella relativa alle comunicazioni effettuate dall’esecutore ai sensi e per gli effetti del comma 11 dell’art. 118 del dlgs 163/2006, ovvero dei contratti cosiddetti similari e non riconducibili a subappalti. Molte di queste comunicazioni vengono contestate dalla stazione appaltante ritenendo, sulla base d’interpretazioni della stessa Autorità sui Lavori pubblici, che si tratti di veri e propri subappalti, a prescindere dalle soglie degli importi.
