Punti di Vista | Juri Franzosi, Direttore Ance Varese

Forum delle Costruzioni (Fidec): collaborare per cambiare

Fidec avrà un ruolo importante. Perché permetterà di capire dal basso, toccando con mano i problemi reali di tutti gli attori del mercato edilizio, quali sono i nodi ancora da affrontare e i problemi da sciogliere. Quali le possibilità da percorrere e da sostenere.

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Juri Franzosi | Direttore Ance Varese.

Il cambiamento è una dinamica personale. S’innesca quando un individuo decide di correggere una rotta. La somma di più soggetti che si alleano per mutare un contesto è il presupposto di base per l’innovazione. Questa è la dinamica che sta alla base di ogni esperienza di crescita ed evoluzione. Nel comparto dell’edilizia, così come altrove.

Fidec, il Forum delle Costruzioni che si svolgerà a Milano, al Palazzo del Ghiaccio il 21 di novembre, interpreta in questo senso il cambiamento. L’evento offre infatti, ai soggetti che vogliono scommettere sul futuro, l’opportunità di confrontarsi non con enti che dall’alto impongono una loro visione, ma con individui che hanno già affrontato la crisi economica e l’hanno superata. Trovando soluzioni di uscita. Nuove idee per costruire.

A Milano organizzeremo una grande festa, ricca di contenuti, di possibilità e opportunità. Un momento di scambio e di spazio per conoscere casi di successo e imparare dalle esperienze altrui.

La vera novità della piattaforma a cui stiamo lavorando è la differenza di prospettiva da cui partiamo. Ciò che nel sentire comune è stato percepito, a lungo, come una recessione senza precedenti, va riletto in una chiave nuova e originale. La crisi economica di certo ha imposto nuove difficoltà da superare.

Tuttavia, il gap che si è creato tra l’operatività quotidiana degli addetti ai lavori e i nuovi bisogni emersi dai clienti ha dato uno scossone al mercato e, in molti contesti, è stato alla base di una reazione che porterà crescita e sviluppo. La necessità di creare nuovi mercati e di garantire condizioni lavorative di qualità ha spinto le imprese e i professionisti a innovare.

Oggi, più che mai, questo sforzo va capitalizzato. È necessario lavorare sull’efficienza della filiera di costruzione. Approfondire i rapporti che intercorrono tra progettisti, costruttori e produttori. Lavorare per una nuova reddittività, in ogni anello della catena.

Rilanciare la palla per sostenere lo sviluppo di un mercato sano è importante nel settore privato come in quello pubblico. Si tratta di due facce di una stessa medaglia: due mani che hanno bisogno l’una dell’altra per guardare al futuro. Non solo. La maggiore specializzazione del settore richiede, sempre di più, un alto livello di comprensione da parte di tutti coloro che sono i nuovi protagonisti del mercato.

In questo senso, il Fidec avrà un ruolo importante. Perché permetterà di capire dal basso – toccando con mano i problemi reali di tutti gli attori del mercato edilizio – quali sono i nodi ancora da affrontare e i problemi da sciogliere. Quali le possibilità da percorrere e da sostenere.

Condizione di esistenza del business è la cooperazione. L’impresa riveste un ruolo chiave nella gestione del processo produttivo e delle attività di cantiere. Ma questi impegni non possono essere svolti se non in collaborazione con tutti i soggetti che concorrono alla riuscita del prodotto edilizio.

Il supporto delle nuove tecnologie impiegate nel settore, che contribuiscono a far avanzare più velocemente il processo di cambiamento, non si può prescindere dalle alleanze. Non basta la sola conoscenza. Conta la condivisione. La parola chiave è integrazione. Sarà questo che offriremo il 21 novembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano.

di Juri Franzosi, Direttore Ance Varese

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