L'intervista | Benedetta Grigolin, AD Magnetti Building – Gruppo Grigolin

Magnetti Building: un’acquisizione nel segno del design e dell’industrializzazione dell’edilizia

«La prefabbricazione è un mondo in continua evoluzione. Grazie all’esperienza di Magnetti Building e alla sua divisione dedicata alle Architetture Innovative possiamo realizzare progetti fino a qualche anno fa impensabili...» - Così Benedetta Grigolin, amministratore delegato di Magnetti Building, azienda bergamasca di recente acquisita dal Gruppo Grigolin.
Benedetta Grigolin | Amministratore Delegato Gruppo Grigolin.

Benedetta Grigolin, lei da inizio anno riveste anche la carica di amministratore delegato di Magnetti Building, azienda edile bergamasca recentemente acquista dal gruppo: ci racconta quali sono le principali sfide che si è proposta di raggiungere a breve?

L’acquisizione di Magnetti Building ha rappresentato una sfida per il Gruppo Grigolin, quella di guardare oltre i territori del nord-est italiano e si inserisce in un progetto di ampliamento territoriale e di sviluppo che il Gruppo ha intrapreso. Vogliamo che Magnetti Building continui e potenzi il suo percorso di innovazione e ampliamento della sua presenza sul mercato.

Magnetti Building in duecento anni di storia ha fatto dell’innovazione, dell’apertura al futuro e della capacità progettuale e produttiva i propri punti di forza. Quali saranno la “missione” e il ruolo di Magnetti Building nel piano di sviluppo strategico, nel medio e lungo periodo, del Gruppo Grigolin?

Magnetti Building rappresenta per il Gruppo Grigolin un modello di sviluppo e di organizzazione. La sua presenza all’interno del nostro ampio gruppo di aziende ci fortifica sui mercati delle soluzioni edilizie innovative per dare una risposta ancora più completa ai nostri clienti e a tutto il mondo dei progettisti che si interfacciano con noi.

Il suo impegno non riguarda solamente Magnetti Building: quali altre cariche riveste nel Gruppo Grigolin? Come integra le differenti specializzazioni delle aziende conosciate, per arrivare a una strategia globale, vincente per ogni azienda e allo stesso tempo per il Gruppo?

Sono entrata operativamente nel gruppo di famiglia circa 5 anni fa, dopo avere maturato esperienze in altre società, facendo un percorso studiato per farmi arrivare pronta ad affrontare le sfide che il nostro gruppo mi ha affidato. Attualmente, oltre all’incarico di Ad in Magnetti Building sto lavorando assiduamente per far si che tutte le potenzialità delle aziende che vivono e lavorano sotto il marchio Grigolin possano esprimersi al meglio e potenziare le capacità di risposta, soluzione e azione che sono tipiche del nostro modo di lavorare.

Come donna, giovane e moderna, erede di una dinastia attiva in un settore fortemente maschile, quali miglioramenti e nuove visioni vorrebbe apportare in questo mondo? Grazie anche al suo percorso formativo e professionale, ci sono elementi innovativi, strategie e approcci differenti su cui punta e in cui crede in modo particolare?

È un tema complesso e attualissimo. Nel mercato del lavoro le donne continuano a essere sotto rappresentate nelle posizioni apicali. A livello globale, il 27% delle posizioni manageriali è occupato da donne, in Italia le donne manager sono solo il 18%. Viviamo in un paese in ritardo rispetto al resto del mondo.

Dal mio punto di vista è necessario prendere il problema dalla radice, investire sulla formazione, incoraggiare le giovani donne ad acquisire le Stem per riuscire a superare gli stereotipi di genere. La carenza di infrastrutture per aiutare le donne a entrare o tornare sul lavoro, inoltre, non aiuta e non agevola.

Lavorare nel settore dell’edilizia oggi in Italia, è inutile negarlo, per una donna, è estremamente difficile. Il settore della tecnica e del mondo edile, appunto, è ancora fortemente legato, nel pensiero comune, alla figura maschile.

Come dice Lilli Gruber, “A parità di capacità professionale, gli uomini dovrebbero davvero stare fermi un giro per cedere il passo a una donna. È una questione di giustizia e intelligenza politica. Oggi è impossibile gestire la complessità delle società globali senza il fondamentale contributo delle competenze femminili.”

Ecco, io vorrei portare questo contributo nel mondo delle imprese che gestisco e aggiungo, consentire a ogni persona, uomo o donna, di esprimersi completamente dando il loro contributo professionale e tecnico al team che lavora con me.

La partecipazione di Magnetti Building al Fuori Salone è stata un’importante occasione per mostrare al pubblico specializzato gli alti standard d’innovazione tecnica e tecnologica raggiunti nell’ambito della prefabbricazione. Per lei cosa ha rappresentato questa Design Week 2022?

Questa Design Week 2022 è stata una grande opportunità per Milano e il mondo del Design e dell’Architettura, e la decisione di portare Magnetti Building negli spazi di SuperStudio è stata fortemente voluta da me e dal gruppo Grigolin per sottolineare la nostra volontà di investire su questa azienda. In più si tratta di un azzardo anche culturale: un’azienda leader nel settore della prefabbricazione presente in una manifestazione dedicata al design vuol dire schiacciare l’acceleratore e spronare il mondo dei progettisti a riflettere sulle potenzialità e la flessibilità dei sistemi prefabbricati.

Qual è la sua visione del settore della prefabbricazione per il futuro dell’edilizia? Quali ambiti d’intervento ritiene particolarmente interessanti? In quali campi la prefabbricazione, sempre più versatile e di qualità, può secondo lei portare i maggiori vantaggi e mostrare tutti i suoi pregi?

La prefabbricazione è un mondo in continua evoluzione. Grazie all’esperienza di Magnetti Building e alla sua divisione dedicata alle Architetture Innovative possiamo realizzare progetti fino a qualche anno fa impensabili. Molti sono i cantieri e le opere già consegnate da questa divisione, ma tanti altri sono i progetti oggi in corso e che vedranno la luce nei prossimi mesi. Aver portato l’esperienza del restauro del teatro Donizetti di Bergamo, all’interno del fuori salone di quest’anno, ha proprio il significato di rimarcare la grande flessibilità delle soluzioni prefabbricate, in questo caso addirittura inserite in un contesto delicato come il restauro di un edificio dell’800.

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