Agenzia del Demanio | Programma di digitalizzazione

Tecnologie satellitari digitali per la valorizzazione degli immobili pubblici

Con un workshop l’Agenzia del Demanio ha avviato il confronto sul rilancio degli investimenti per riqualificare e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico con un piano di Smart e Green Buildings attraverso l’utilizzo di risorse europee.

L’impiego delle tecnologie satellitari e digitali per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico è stato il tema al centro di un workshop organizzato dall’Agenzia del Demanio, alla presenza di partner istituzionali e di settore.

L’incontro ha costituito l’occasione per illustrare le nuove direttrici della strategia dell’Agenzia, orientate alla realizzazione di un programma di investimenti tecnologici e di digitalizzazione sugli immobili pubblici con l’obiettivo di incrementarne la conoscenza e l’efficienza della gestione e manutenzione.

Al workshop sono intervenuti: Antonio Misiani, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze; Carlo Sibilia, Sottosegretario al Ministero degli Interni; Alessandra Todde, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico; Roberto Baldoni, DIS; Luciano Carta, Presidente Gruppo Leonardo; Giorgio Saccoccia, Presidente ASI; Giuseppe Morsillo, Presidente CIRA; Marcello Spagnulo, Presidente Marscenter; Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività Spaziali, Gruppo Leonardo e Amministratore Delegato Telespazio. Per l’Agenzia del Demanio intervengono anche Alessandro Foggia, Direttore Centrale Governo del Patrimonio; Massimo Gambardella, Direttore Centrale Servizi al Patrimonio e Stefano Mantella, Direttore Centrale Strategie Immobiliari e Innovazione.

La proposta di sviluppare un nuovo Demanio Digitale s’inserisce coerentemente tra le sfide principali che il Governo si è posto nel Piano di azione 2025 e che prevede azioni chiave per trasformare il Paese, che vanno dalla identità digitale, all’open innovation nella Pubblica Amministrazione, al procurement per l’innovazione, all’intelligenza artificiale al servizio dello Stato anche nella gestione di beni demaniali.

Integrare tecnologie innovative al proprio modello di funzionamento e operatività consentirà all’Agenzia di massimizzare la conoscenza degli asset proponendo soluzioni più efficaci, veloci e sostenibili per le esigenze che riguardano i beni in uso agli uffici pubblici, alle Forze di Polizia, al demanio storico-culturale, e rispondendo anche al rilevante fabbisogno di interventi di messa a norma, adeguamento sismico, efficientamento energetico e ambientale, attraverso la sistematizzazione di  un piano di Smart e Green Buildings che promuova la riqualificazione sostenibile degli immobili.

La gestione puntuale del patrimonio, segmentato per localizzazione, tipologia di asset e caratteristiche dei beni, è anche la chiave attraverso cui avviare operazioni di rigenerazione urbana che possono dispiegare effetti virtuosi di sviluppo sul tessuto economico e sociale.

Tra i filoni che presentano maggiore potenziale c’è il turismo: l’attivazione di un “Pon Bellezza”, un Programma Operativo Nazionale per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali, archeologici e ambientali del nostro Paese, può generare nuovi flussi di turismo diffuso su tutto il territorio.

Antonio Agostini | Direttore Agenzia del Demanio.

Antonio Agostini | Direttore Agenzia del Demanio

«Nell’ambito della strategia complessiva di digitalizzazione, innovazione e sviluppo sostenibile europea, che contribuirà a mobilitare almeno 100 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, questo incontro risponde allo scopo di avviare un confronto pragmatico ed evoluto tra le principali istituzioni e la comunità scientifica ed industriale per implementare servizi e modelli gestionali innovativi per la valorizzazione del patrimonio pubblico. L’Agenzia può rappresentare il collettore di idee, contributi e progetti di sviluppo per intercettare le risorse disponibili connesse ai nuovi obiettivi e al nuovo ciclo di programmazione nazionale ed europea, anche alla luce delle possibilità offerte dal programma Smarter Italy e dalla Space Economy». (vb)

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