Ance Lombardia | Vertici

Tiziano Pavoni è il nuovo presidente di Ance Lombardia

Il past president di Ance Brescia, Tiziano Pavoni, con unanimità dei consensi, raccoglie il testimone della leadership di Ance Lombardia da Luca Guffanti, presidente uscente. Nel suo intervento il neopresidente ha riassunto le principali tematiche (politica sindacale, legalità, sicurezza, attività edile, sostenibilità e innovazione le principali) sulle quali intende lavorare da subito.

Tiziano Pavoni è il nuovo presidente di Ance Lombardia che, eletto all’unanimità, raccoglie il testimone di Luca Guffanti, in carica dal 2018. Il neopresidente regionale degli edili, presidente dal 2013 al 2019 di Ance Brescia e dal 2018 Vicepresidente di Ance Lombardia, nel suo indirizzo di ringraziamento ai colleghi ha sintetizzato le principali linee strategiche sulle quali si propone di lavorare, con il supporto e la collaborazione di tutti, per valorizzare l’Associazione e consolidare allo stesso tempo la forza e l’attività di ogni singola Associazione territoriale.

La nuova agenda operativa vedrà quindi il rafforzamento dell’attività di lobbying – nell’accezione anglosassone del termine – a favore di imprese e associazioni, in particolare nei confronti di Regione Lombardia e di Ance nazionale.

Tra le priorità, all’insegna della condivisione tra tutte le associazioni provinciali, figura uno spazio di particolare rilevanza riservato ai principali temi di politica sindacale e alla necessità di presentare con chiarezza e determinazione la posizione sugli stessi della Lombardia. È emersa l’indicazione di un deciso impegno per rendere sempre più evidente e concreto il principio che le associazioni sono al servizio delle imprese.

Tra i temi principali emergono anche i capitoli legalità e sicurezza, premessa per un efficace contrasto alla concorrenza sleale. Per Pavoni, l’edilizia lombarda che fa capo ad Ance è un valido modello nazionale per la formazione e la sicurezza in cantiere, garantite dall’efficiente sistema bilaterale della Scuola Edile e della Cassa Edile.

In tema di lavori pubblici, il presidente ritiene non si possa pensare che sia un mercato caratterizzato dal contenzioso. La realizzazione di opere di utilità sociale dovrà avvenire nel rispetto delle regole, in tempi certi, con costi rispettati e con la necessaria qualità.

Convinto anche il richiamo ai temi del soddisfacimento della qualità, del rispetto dei tempi di consegna e del costo preventivato, della sostenibilità e dell’innovazione. L’attività edile, inoltre, dovrà tornare al centro dell’interesse economico e sociale grazie anche ai consistenti incentivi fiscali, mostrandosi come punto cardine della ripresa post pandemica.

Tiziano Pavoni | Presidente Ance Lombardia.

Tiziano Pavoni | Presidente Ance Lombardia

«Ance Lombardia ha come finalità quella di essere al servizio delle associazioni territoriali, di rappresentare in sede regionale gli interessi della categoria per gli aspetti che le sono di competenza. Mentre le associazioni territoriali, che ne sono soci fondatori, sono al servizio delle imprese aderenti. Tale principio dev’essere sempre presente in ogni scelta e decisione che assumeremo. Va necessariamente tutelata l’autonomia/rappresentatività di ogni singola territoriale. Risulta quindi fondamentale mantenere il presidio locale assicurando una presenza qualificata di ciascuna associazione su ogni singola provincia. Vanno sostenuti gli sforzi volti al rafforzamento della rappresentanza di ciascuna territoriale e al consolidamento del principio secondo il quale le imprese rimangono iscritte, in base alla sede legale o amministrativa, presso l’associazione di riferimento. Ance Lombardia dovrà porsi quale facilitatore delle forme di aggregazione dei soli servizi tra le territoriali lombarde. Ciò al fine di sostenere le associazioni meno strutturate e valorizzare le eccellenze di tutte le associazioni, preservando l’autonomia di ogni realtà per valorizzare al meglio le competenze del nostro sistema regionale di rappresentanza. Tra le territoriali lombarde serve maggiore condivisione delle decisioni politiche, soprattutto di quelle da trasferire sul tavolo di Ance nazionale, al fine di rafforzare le istanze delle imprese della nostra regione e contribuire in modo significativo all’azione dell’Ance. Ritengo che sia indispensabile un deciso rafforzamento del ruolo di lobbista di Ance Lombardia, quale unica mission del livello regionale, unitamente alla funzione di coordinamento delle posizioni lombarde nei confronti di Ance nazionale e di Regione Lombardia. Ance nazionale sta attraversando un momento delicato. In un simile contesto il livello lombardo deve divenire il centro propulsivo delle politiche condivise dalle associazioni lombarde, quale livello in grado di elaborare e quindi di esprimere una condivisa posizione da far valere nei rapporti con Ance, sia in tema di governance associativa sia per le materie di diretto interesse delle imprese del settore. Dobbiamo coadiuvare le nostre imprese ad affrontare la transizione della nostra attività affinché sia ecosostenibile, innovativa e digitalizzata, traguardi che richiedono nuove professionalità e competenze da coltivare e valorizzare. Si tratta di una rivoluzione complessiva del mercato destinata a modificare gli scenari che la storia di questi ultimi decenni ci ha consegnato. L’intero sistema della produzione edilizia subirà una sostanziale trasformazione: saranno diversi i soggetti, i prodotti e, spero, anche le regole. Dalla capacità di coniugare al meglio questi fattori, dipenderà la configurazione dell’edilizia del domani. Un’edilizia proiettata al risparmio del suolo, alla sostenibilità ambientale, quindi alla riqualificazione urbana ed energetica del patrimonio edilizio. Lavoriamo tutti insieme per favorire un mercato dove siano legittimate ad operare le imprese che considerano la concorrenza leale un valore in grado di produrre un progressivo sviluppo, con un ottimale impiego delle risorse». (vb)

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