Digitalizzazione | Opere pubbliche

Bim obbligatorio per gare sopra i 100 milioni

In vigore da gennaio l'obbligo di progettare in Bim opere pubbliche complesse d'importo superiore a 100 milioni. È il primo passo per la completa attuazione entro il 2025 del decreto 560/2017. Si apre la necessità di piani formativi per gli operatori.

Siamo al primo passaggio verso l’attuazione del decreto n. 560/2017 che porterà alla totale applicazione del Building information modelling (Bim) fissata per il primo gennaio del 2025.

Il Bim sul territorio nazionale ha origine dai provvedimenti legislativi del 2016 e del 2017: rispettivamente il decreto legislativo 50/2016 e l’anno successivo il decreto 560/2017, risultato di una specifica commissione ministeriale guidata dall’ing. Pietro Baratono (è il provveditore alle opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna).

Il risultato del provvedimento ci porta dunque al primo gennaio di quest’anno con l’obbligo di utilizzo del Bim per lavori complessi riguardanti opere d’importo a base di gara superiori o pari a 100 milioni di euro.

Per arrivare però al completo utilizzo del Bim sono state previste le seguenti date:

  • per lavori complessi relativi a opere d’importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni la decorrenza è dal primo gennaio 2020
  • per lavori complessi relativi a opere d’importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro la decorrenza è il primo gennaio 2021
  • per lavori d’importo a base di gara pari o superiore alla soglia a cui fa riferimento l’art. 35 del codice dei contratti pubblici (soglie comunitarie) la decorrenza fissata è il primo gennaio 2022
  • per opere d’importo a base di gara pari o superiore a un milione la decorrenza è il primo gennaio 2023
  • per opere d’importo a base di gara inferiore a un milione la decorrenza è il primo gennaio 2025.

L’attuazione del provvedimento comporta appositi aspetti formativi e l’acquisizione di hardware e software per le stazioni appaltanti che, comunque, possono chiedere il Bim anche per opere al di sotto dei 100 milioni fissati per decreto.

Fermo restando che abbiano sviluppato un piano formativo del personale insieme al piano di acquisizione (e manutenzione) software e hardware dei processi informativi e un atto che renda noti sia il processo di gestione-controllo sia il gestore dei dati e la gestione dei conflitti.

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