Federcasa | Edilizia popolare

«Boom di domande per gli alloggi popolari»

Federcasa, federazione che riunisce gli ex Istituti autonomi di case popolari e le aziende che gestiscono gli alloggi, ha registrato una forte impennata di richieste che, difficilmente, potranno essere soddisfatte. Al Governo Federcasa ha chiesto fondi per la costruzione di nuovi edifici.

Federcasa, la federazione che riunisce gli istituti e le aziende che gestiscono gli alloggi popolari, ha rilevato che nell’anno in corso si sta registrando un vero e proprio boom di domande di case popolari: +25% rispetto allo scorso anno.
Si tratta di un’impennata di richieste che ha origine dalla crisi economica che ha investito il paese e risulta costantemente in aumento il numero delle famiglie bisognose che vivono in condizioni di grave disagio se non di autentica povertà.
Una situazione questa che secondo l’associazione degli ex-Iacp italiani potrebbe trasformarsi in una forte emergenza sociale.

Ettore Emidio Isacchini | Presidente Federcasa

A parlarne è il presidente di Federcasa Ettore Emidio Isacchini che, nei giorni scorsi, ha effettuato un’audizione alla Camera dei deputati (commissioni Tesoro e Bilancio): «stiamo affrontando una situazione potenzialmente esplosiva, di vera e propria emergenza sociale, che rischia di assumere contorni drammatici a causa della disperazione di persone che non hanno più un tetto sotto il quale vivere. Gli enti associati a Federcasa, tutto il mondo dell’edilizia residenziale pubblica, intendono soddisfare la crescente domanda di alloggi ma le risorse disponibili restano esigue. Al governo abbiamo chiesto un fondo specifico da impiegare per la ristrutturazione di vecchi alloggi, oggi inutilizzati, e per la costruzione di nuovi edifici. C’è chi si è messo da subito all’opera, come lo Iacp di Napoli, che realizzerà 1000 nuove abitazioni, già sottoposte a gara, che sorgeranno su terreni confiscati alla malavita».
A gennaio rifinanziato il fondo per gli affitti. Dal Governo intanto il ministro delle Infrastutture Maurizio Lupi ha fatto sapere che per fronteggiare l’emergenza casa verranno attuati una serie di provvedimenti messi a punto nel corso di un’apposita conferenza Stato e regioni.

Esempio di edilizia popolare da riqualificare

A gennaio verrà rifinanziato il fondo per gli affitti per i non abbienti con cento milioni di euro e prenderà vita un fondo da quaranta milioni per le morosità incolpevoli. Altre risorse (diciassette milioni) saranno reperite dai fondi sequestrati alla criminalità organizzata, per i quali è in corso l’approvazione di un decreto. Le Regioni intanto hanno invocato la formulazione di un tavolo tecnico per concentrare le scelte in specifiche priorità d’intervento condivise e tra queste, i nuovi investimenti sull’edilizia popolare e la fiscalità di vantaggio per gli ex-Iacp.

Aler Brescia | Complesso Sanpolino

Aler Brescia: il complesso Sanpolino. Proprio Isacchini, mesi fa insieme al presidente di Aler Brescia e le autorità regionali ha inaugurato il nuovo complesso Sanpolino a Brescia. Si tratta di settantadue alloggi, di cui 54 a canone sociale e 18 a canone moderato, distribuiti in quattro palazzine realizzate in soli otto mesi da Aler Brescia con un costo totale di 7,7 milioni di euro di cui 4,5 messi a disposizione di Regione Lombardia.
Gli alloggi sono inseriti in edifici con classe energetica A: 44 sono bilocali, 22 monolocali e 6 trilocali. Chi li riceverà con canone sociale, calcolato in base al reddito, la cui assegnazione tiene in considerazione le necessità di bisogno da parte delle famiglie, pagherà un affitto compreso tra i 50 e i 100 euro mensili. Chi usufruirà del canone moderato, a fronte di un reddito mensile più alto, dovrà versare tra i 200 e i 400 euro al mese.

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