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Catania: la città antica e quella del futuro

Si è svolto il primo incontro online per la presentazione delle attività del progetto Mur Proof of Concept” Technic. Ridare vita alle città cosiddette “morte” e attuare una trasformazione urbana e culturale, è un lavoro che richiede una pluralità di competenze e intenti. Ai metodi tradizionali di valorizzazione dei Beni dovranno essere affiancati quelli moderni, ovvero nuove soluzioni tecniche e una piattaforma informatica dedicata.

Il workshop “Catania: la città antica e quella del futuro”, che si è svolto online lo scorso 20 gennaio ha rappresentato un momento di confronto tra le parti interessate, istituzioni e professionisti, sui temi della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale del capoluogo etneo, attraverso nuove soluzioni tecniche e una piattaforma informatica dedicata.

L’evento, organizzato dal gruppo del Cnr Ispc di Catania – coordinato da Daniele Malfitana – in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e la Fondazione degli Ingegneri di Catania, è nato per presentare i primi risultati del progetto “Proof of ConceptTechnicTools for Cultural heritage Management in Urban Context, finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca.

I partecipanti al workshop online “Catania: la città antica e quella del futuro”.

Un lavoro sinergico finalizzato a dar vita alle cittàmorte”, affiancando i metodi tradizionali di salvaguardia e valorizzazione dei Beni a quelli moderni, con l’obiettivo di contribuire alla trasformazione urbana e culturale.

Tutti i partecipanti hanno infatti sottolineato che solo attraverso la pluralità delle competenze si possono raggiungere grandi risultati. Le crisi sono occasione per rimodularsi e cogliere nuove opportunità: ricerca e formazione sono le chiavi per superare le criticità. In quest’ottica, Università e Istituzioni devono fare da traino per rilanciare il patrimonio culturale e dare slancio all’economia.

Gaetano Manfredi | Ministro Università e della Ricerca.

Gaetano Manfredi | Ministro dell’Università e della Ricerca

«Si tratta di avviare un progetto che abbia un approccio innovativo e che veda la stretta collaborazione tra alta formazione e istituzioni. Questo darebbe vita a una nuova forma di imprenditorialità: quella creativa, contribuendo alla crescita sociale ed economica del Paese. Un cambiamento di rotta con nuove opportunità per i giovani e un’innovazione della visione urbana. Un’evoluzione che vedrebbe il sistema universitario trainante e vera risorsa, soprattutto in quei territori dove il tessuto imprenditoriale è in grande difficoltà. Stiamo vivendo un momento critico, anche a livello europeo, ma stando insieme, mettendo da parte l’individualismo e dando spazio alla contaminazione culturale, è possibile guardare con fiducia al futuro».

Salvo Pogliese | Sindaco di Catania.

Salvo Pogliese | Sindaco di Catania

«Grazie al sostegno del Consiglio Nazionale di Ricerca abbiamo dato vita a un progetto che mette a disposizione nuovi strumenti per avviare un percorso di rigenerazione urbana e di riutilizzo degli spazi. Il risultato di quest’iniziativa sarà una piattaforma informatica che verrà utilizzata per gestire il patrimonio culturale e migliorare l’archiviazione delle informazioni e dei dati. Speriamo possa essere il preludio di una continua, proficua e stretta collaborazione, mettendo da parte l’individualismo che fino a oggi ha rappresentato un ostacolo nella riqualificazione urbana».

Barbara Mirabella | Assessore Beni Culturali di Catania.

Barbara Mirabella | Assessore Beni Culturali di Catania

«Il lavoro di ricerca avviato in sinergia ha focalizzato l’attenzione su via Crociferi, patrimonio Unesco e autentico museo a cielo aperto. Un progetto esaltante che speriamo presto di completare con il museo egizio, ultimando il percorso di riqualificazione iniziato nel 1987. Tassello finale sarà l’apertura al pubblico di una struttura ipogea che consentirà di ammirare la stratificazione della città attraverso un viaggio nella storia federiciana, greca, romana e barocca di questo pezzo della nostra città. Una “rinascita” possibile solo attraverso la collaborazione di tutti gli attori».

Giuseppe Marano | Segretario Ordine degli Ingegneri.

Giuseppe Marano | Segretario Ordine degli Ingegneri

«In quest’ottica, gioca un ruolo fondamentale l’ingegneria, che attraverso interventi tecnici può essere di grande supporto per la valorizzazione dei beni archeologici, dando un grande contributo nel processo di crescita economica della città e aprendo nuovi sbocchi professionali. e può essere preziosa attraverso l’information technology e la digitalizzazione del patrimonio culturale. L’intervento di rigenerazione urbana, e quindi il progetto della città del futuro, non può prescindere dalla conoscenza della storia, del passato e dalle preesistenze culturali che sono la forza di un territorio e a maggior ragione del nostro: dobbiamo lavorare come in questo caso per cogliere e valorizzare questa opportunità».

Mauro Scaccianoce | Presidente Fondazione Ordine degli Ingegneri di Catania.

Mauro Scaccianoce | Presidente Fondazione Ordine degli Ingegneri di Catania

«Molteplici i punti di contatto tra ingegneria e archeologia, resa più sicura e fruibile grazie alle nuove tecnologie edilizie e strutturali, che arrestano il percorso di degrado dei materiali. Inoltre, le nuove frontiere dell’ingegneria riguardanti le tecniche multimediali possono aprire a nuovi modelli comunicativi per far conoscere il nostro patrimonio. Il nostro ruolo è fondamentale anche dal punto di vista della formazione, spalancando le porte a nuovi orizzonti professionali. Oggi alcune figure si affievoliscono, mentre altre entrano di prepotenza nel mercato. Più del 65% dei ragazzi che frequenta la scuola sarò occupato in qualcosa che ancora non esiste. Il nostro obiettivo è di essere precursori in questo, anticipando i tempi». (vb)

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