Cdp | Finanziamento alle imprese, infrastrutture e territorio

Cdp: approvato il Piano industriale 2019-2021

Approvato da Cdp il Piano industriale 2019-2021 che punta a un nuovo modello operativo e iniziative per la solidità patrimoniale e la tutela del risparmio, ponendo per la prima volta una forte attenzione alla promozione dello sviluppo sostenibile e inclusivo. Nei prossimi tre anni Cdp mobiliterà 200 miliardi di euro a supporto di imprese, infrastrutture, cooperazione e territorio.

Il cda del Gruppo Cassa depositi e prestiti spa ha approvato il nuovo Piano Industriale per il triennio 2019-2021 che definisce obiettivi e linee strategiche del Gruppo alla luce delle principali sfide economiche e sociali dell’Italia, dei grandi trend globali (innovazione e digitalizzazione, transizione energetica e climate change, paesi in via di sviluppo e commercio internazionale, cambiamenti sociali) e degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.

Massimo Tononi | Presidente Cassa Depositi e Prestiti

Massimo Tononi | Presidente Cassa Depositi e Prestiti.

«Questo Piano Industriale rappresenta un passaggio molto innovativo e allinea le strategie di Cassa depositi e prestiti con i grandi trend globali e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Al tempo stesso conferma il profondo legame di Cassa depositi e prestiti con i suoi valori storici: il sostegno all’economia del Paese e al suo sviluppo, da un lato, e dall’altro la gestione e la tutela del risparmio che ci è stato affidato da milioni di italiani».

Fabrizio Palermo | Amministratore Delegato Cassa Depositi e Prestiti

Fabrizio Palermo | Amministratore delegato Cassa Depositi ePrestiti.

«Il Piano industriale approvato oggi sancisce l’avvio di una nuova fase di Cassa depositi e prestiti che, con un impegno senza precedenti, assumerà nel prossimo triennio un ruolo di crescente proattività nel sostenere la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Stiamo introducendo un nuovo modello operativo che punta all’ulteriore rafforzamento delle competenze di Gruppo, alla semplificazione organizzativa e operativa. Una trasformazione di grande respiro, che ci consentirà di attivare ingenti risorse in favore di imprese e territori, aumentando il numero e l’efficacia dei nostri interventi per favorire la crescita del Paese».

Obiettivi del Piano industriale 2019-2021

Il nuovo Piano Industriale definisce obiettivi di crescita ambiziosi che il Gruppo sosterrà anche con le proprie risorse, interamente private, oggi costituite da 254 miliardi di euro di buoni e libretti postali e 87 miliardi di risorse raccolte sul mercato finanziario nazionale e internazionale.

L’impulso alle attività sarà favorito dall’evoluzione del modello operativo grazie a una crescente proattività finalizzata a dare una concreta accelerazione, in ottica sostenibile, allo sviluppo industriale e infrastrutturale del Paese, oltre che dalla valorizzazione delle competenze e delle caratteristiche distintive di Cdp: tutela del risparmio postale, capacità di investimento a lungo termine, complementarietà al sistema bancario, equilibrio economico-finanziario.

Il Piano di Cdp si pone l’obiettivo di attivare complessivamente 203 miliardi di euro tra il 2019 e il 2021 (+32% rispetto al triennio 2016-18), contribuendo in maniera significativa alla crescita sostenibile del Paese.

Questa cifra si otterrà dall’ impiego di 111 miliardi (+23%) di risorse proprie e dall’attivazione di 92 miliardi di euro (+47%) di risorse da investitori privati e altre istituzioni territoriali, nazionali e sovranazionali.

Tutti gli interventi previsti verranno realizzati assicurando l’equilibrio economico-patrimoniale e, quindi, la piena tutela del risparmio che le famiglie affidano a Cdp attraverso buoni e libretti postali.

Aree d’intervento

Per supportare concretamente la crescita economica, sociale e ambientale del Paese, Cdp declinerà il suo operato su quattro principali linee d’intervento: imprese, infrastrutture e territorio, cooperazione e partecipazioni strategiche.

Il Piano Industriale prevede di mobilitare nel triennio 83 miliardi di euro di risorse per favorire l’innovazione e la crescita anche internazionale delle imprese italiane, attraverso la creazione di un’unica offerta di Gruppo e la semplificazione dei canali di accesso.

L’obiettivo è di ampliare il numero di aziende sostenute, con un target di 60mila imprese nell’arco di piano (raggiunte sia direttamente che indirettamente, ad esempio tramite il canale bancario), con un focus crescente sulle pmi.

Gli strumenti che Cdp metterà a disposizione delle imprese

Innovazione, con l’ampliamento delle attività di finanziamento a medio-lungo termine (in complementarietà con il sistema bancario) – anche con risorse, agevolazioni e garanzie italiane ed europee – e interventi più incisivi nel venture capital anche mediante una sgr dedicata e fondi per incubatori/acceleratori.

Crescita domestica e internazionale, con l’ampliamento di finanziamenti e garanzie dirette per investimenti; rafforzamento dell’operatività del Gruppo Sace a supporto delle esportazioni italiane (con la revisione della riassicurazione e l’introduzione di nuovi prodotti digitali e iniziative di “educazione all’export”); riassetto degli strumenti di equity e lancio di fondi di filiera in settori quali meccanica, agroalimentare, white economy.

Facilitazione dell’accesso delle pmi al credito diretto, anche tramite il coinvolgimento di altri investitori con strumenti quali basket bond regionali, e indiretto, in collaborazione con il sistema bancario e attraverso garanzie o fondi nazionali ed europei.

Sarà introdotto un nuovo modello distributivo multicanale: l’impresa avrà infatti un unico referente per accedere a tutti i prodotti del Gruppo; la rete territoriale sarà ampliata prevedendo almeno un presidio in ogni regione italiana; per supportare le piccole e medie imprese, saranno inoltre potenziati il canale digitale e la collaborazione con reti terze.

Infrastrutture, pa e territorio

Il Piano mobiliterà 25 miliardi di euro per supportare il territorio e gli enti locali nella realizzazione delle infrastrutture e nel miglioramento dei servizi di pubblica utilità, rafforzando la partnership con la pa e il presidio territoriale.

Con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture, sarà costituita un’unità dedicata «Cdp Infrastrutture» che affiancherà gli enti locali nella progettazione, nello sviluppo e nel finanziamento delle opere.

Cdp affiancherà al tradizionale ruolo di finanziatore anche quello di promotore di nuove opere strategiche, coinvolgendo soggetti industriali in operazioni di partenariato pubblico-privato. Saranno ampliati gli ambiti di intervento, con una focalizzazione su mobilità e trasporti, energia e reti, sociale e ambiente.
E’ previsto inoltre: il rafforzamento della collaborazione con la pa per rilanciare investimenti e innovazione, anche attraverso rinegoziazioni e anticipazioni per facilitare l’accesso a fondi nazionali e europei e il pagamento dei debiti verso le imprese; l’incremento di interventi diretti sul territorio, con l’avvio di Piani Città per la riqualificazione di aree urbane, e di iniziative a supporto del turismo (fondo per la riqualificazione di strutture turistiche, in particolare al Sud) e di arte e cultura; il sostegno ai servizi di pubblica utilità come salute (innovazione sanitaria e senior housing), casa (social housing) e istruzione (student housing e student loan).

Cooperazione mercati emergenti

Per la realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti sono stati stanziati 3 miliardi di euro. Il Piano segna anche in questo settore una discontinuità, con un approccio proattivo da parte di Cdp, che da gestore di risorse pubbliche assumerà il ruolo di finanziatore, con capacità di indirizzo delle risorse tramite l’individuazione di progetti di investimento. Saranno concessi finanziamenti a Governi, oltre che ad istituzioni finanziarie multilaterali come le banche di sviluppo. Cdp, inoltre, supporterà le imprese partecipando a fondi di investimento italiani o dei paesi target anche con presenza di partner industriali italiani.

Partecipazioni strategiche

Si prevede la riorganizzazione del portafoglio di Gruppo sulla base di una logica industriale e per settore di attività, per sostenerne i percorsi di sviluppo in una prospettiva di lungo termine. L’obiettivo da perseguire è triplice: favorire la creazione di competenze industriali nelle filiere strategiche del sistema produttivo; sostenere le opportunità di cooperazione tra le società partecipate; supportare la crescita delle numerose imprese che rientrano nelle catene di generazione del valore.

Solidità patrimoniale e tutela del risparmio

Il nuovo Piano Industriale individua obiettivi di crescita ambiziosi che verranno perseguiti mantenendo sempre il presidio sull’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale.
Cdp proseguirà con l’ampliamento e la diversificazione degli strumenti di impiego e con l’affinamento delle strategie di copertura dei rischi connessi all’evoluzione dell’operatività.

Inoltre, proseguirà il piano di rinnovamento e sviluppo di Buoni e Libretti postali, attraverso l’estensione della gamma dei prodotti e dei servizi digitali e con l’ampliamento delle forme di raccolta dedicate ad attività con impatto sociale ed ambientale, come ad esempio social bond e green bond.

Nuovo modello operativo

Per la realizzazione degli obiettivi del Piano e alla luce delle nuove linee di operatività è già in corso un’evoluzione del modello operativo, per rispondere in maniera concreta alle sfide del Paese.

Il nuovo modello prevede diversi interventi. Tra questi, ha già preso avvio il rafforzamento del capitale umano, il primo asset del Gruppo, con l’attrazione e la valorizzazione dei talenti. Processo che verrà rafforzato anche con la creazione di un’Academy interna.

Verrà realizzata, inoltre, una semplificazione organizzativa e dei processi operativi e decisionali, oltre alla creazione di soluzioni che si adattino alle esigenze dei clienti: con questa finalità, infine, verrà introdotta la digitalizzazione sia nell’offerta che nell’interazione con le imprese e la pubblica amministrazione.

Sviluppo sostenibile del Paese

Il nuovo Piano approvato da Cdp intende contribuire in maniera proattiva al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta anche dall’Italia. L’integrazione della sostenibilità nelle scelte di Cdp avverrà tramite un graduale indirizzo degli impieghi verso iniziative i cui impatti sociali e ambientali siano evidenti e misurabili.

In questa logica, saranno adottati per la prima volta nuovi criteri di valutazione degli investimenti che integrino i tradizionali parametri economico-finanziari con le dimensioni sociali e ambientali, al fine di minimizzare il rischio Environmental Social and Governance (Esg) e massimizzare gli impatti positivi sulle comunità e sul territorio. La sostenibilità, quindi sarà elemento fondante delle scelte strategiche di business.

Presentazione Piano Industriale 2019-2021

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