Produzione | Idrotermosanitario

Cessione del credito e sconto in fattura: imprese e posti di lavoro a rischio, ecco la proposta di Angaisa

Con l’arresto della cessione crediti e dello sconto in fattura si sono fermati cantieri e ordini, con il rischio di mettere in ginocchio molte imprese del settore delle costruzioni e dell’impiantistica. L’associazione lancia una proposta concreta, riattivare i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura almeno per interventi minori.

Angaisa, associazione dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio, chiede al Governo l’adozione di misure straordinarie e immediate per far ripartire il volàno dell’edilizia, a partire dagli interventi “minori”.

I più recenti dati degli osservatori di mercato Angaisa lo confermano: a distanza di due settimane dall’entrata in vigore del decreto-legge n. 11/2023, che ha imposto uno stop immediato all’applicabilità dei meccanismi legati a cessione del credito e sconto in fattura relativi a bonus e superbonus, il mercato delle principali filiere collegate all’edilizia sta andando incontro a un vero e proprio corto circuito.

Angaisa, che fa parte di Confcommercio e aderisce, in qualità di socio aggregato, a Federcostruzioni, chiede a gran voce al Governo un’immediata inversione di rotta.

Resta naturalmente essenziale il ruolo degli istituti di credito e degli intermediari finanziari, anche alla luce delle recentissime dichiarazioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, secondo cui banche e assicurazioni potrebbero assorbire ancora ben 17,4 miliardi di euro di crediti rimasti in capo alle imprese del settore costruzioni nel suo complesso.

Maurizio Lo Re | Presidente Angaisa

Maurizio Lo Re | Presidente Angaisa.

«Ciò che temevamo si sta purtroppo verificando migliaia di imprese e di professionisti stanno facendo i conti con una nuova “tempesta perfetta”: si fermano i cantieri, gli ordini vengono cancellati, il blocco cessione crediti e sconto in fattura sta portando al blocco dei pagamenti e la mancanza di risorse rischia di mettere in ginocchio tantissime imprese che operano nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica. Abbiamo seguito con attenzione le richieste che le principali organizzazioni sindacali hanno presentato alla Commissione Finanze della Camera nei giorni scorsi. Ma le nostre aziende non possono attendere che si concluda l’iter di conversione in legge del decreto, con gli eventuali correttivi che potrebbero essere approvati. E’ necessario intervenire subito, altrimenti la perdurante mancanza di liquidità poterà con sé fallimenti e licenziamenti, vanificando almeno in parte l’efficacia dei bonus, che hanno sostenuto non solo il nostro comparto, ma più in generale il settore delle costruzioni e l’intera economia nazionale. Chiediamo che vengano riattivati immediatamente i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura per tutti gli interventi legati ai bonus edilizi cosiddetti minori (ecobonus e bonus ristrutturazioni), del valore di importo complessivo non superiore a 20mila euro, prevedendo comunque, ove necessario, opportuni meccanismi di controllo e asseverazione. Se diventasse strutturale, una misura di questo tipo potrebbe inoltre rappresentare uno strumento fondamentale per sostenere nel medio e lungo periodo il programma di efficientamento energetico degli immobili residenziali, che l’Unione Europea imporrà a tutti gli Stati membri attraverso l’adozione di Direttive e Regolamenti che prendono spunto dal piano Repowereu. Ci aspettiamo che ognuno degli attori coinvolti sia messo in grado di fare, responsabilmente, la propria parte. Per questo lo “sblocco” del mercato deve essere accompagnato da un quadro normativo di riferimento chiaro, esaustivo e affidabile. A tutela degli imprenditori, che devono essere in grado di lavorare per la continuità dell’azienda, programmando investimenti e strategie commerciali, e dei tanti cittadini che devono poter contare su strumenti efficaci per poter gestire – anche e soprattutto sul piano economico – l’ammodernamento e la riqualificazione della propria abitazione, preservandone il valore e migliorandone i profili di comfort ed efficienza energetica».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here