Regione Liguria | Dissesto idrogeologico

Alla Liguria 385 milioni per prevenire il dissesto e i danni dal maltempo

Alla Liguria sono stati concessi 385 milioni di euro per il triennio 2019-2021 per interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e per il recupero dai danni subiti a fine 2018.
Giovanni Toti | Presidente Regione liguria.

La Regione Liguria ha ottenuto dal Governo 385 milioni di euro nel triennio 2019-2021. Si tratta di fondi per rispondere all’emergenza, quindi per il ristoro dei danni subiti dalla Liguria nell’ultima mareggiata di fine ottobre, ma anche per il contrasto e la prevenzione del dissesto idrogeologico.

I 385 milioni di euro della Liguria saranno divisi in: 150 milioni per il 2019, 120 per il 2020, 115 per il 2021.

A questi fondi, relativamente al 2019, si devono sommare quelli già stanziati e ripartiti, cioè gli 8 milioni concordati con un emendamento alla Legge di Stabilità per le opere di difesa a mare e i 6,5 legati al riconoscimento dello stato di emergenza dopo il maltempo di fine ottobre e novembre 2018.

I fondi destinati alla Liguria verranno utilizzati per dare risposta alle numerose segnalazioni di danni al patrimonio pubblico arrivate dai territori, per progettare, ripristinare e ricostruire le fondamentali opere di difesa a mare, ma anche per una risposta rapida sia ai privati sia alle attività economiche danneggiate.

Giacomo Giampedrone | Assessore Protezione Civile Regione liguria.

Giacomo Giampedrone | Assessore alla Protezione civile

«Si tratta di un risultato di enorme portata: le richieste danni registrate dopo i fatti ammontavano a circa 500 milioni, essere riusciti a portare in Liguria una cifra come quella di oggi è una risposta concreta ai gravi danni che la Liguria ha subito. Un risultato frutto della collaborazione fattiva e costante con il Capo dipartimento Angelo Borrelli e con il premier Conte.
La vera sfida a questo punto, l’ambizioso obiettivo politico ma anche tecnico è investire e spendere i 150 milioni assegnati per il 2019, soprattutto in vista della stagione estiva. Alcune di queste, come quelle anticipate dai comuni per le somme urgenze, andranno ovviamente in quella direzione, e ci avvarremo della collaborazione di tutti i soggetti intermedi per i ristori a privati e attività produttive o commerciali, ma il lavoro da fare è impegnativo: da domani la nostra struttura inizierà a lavorare per produrre, entro venti giorni, una proposta di riparto».

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