Margraf continua il percorso di sviluppo aziendale confermandosi il principale riferimento nel mondo del marmo con una precisa e concreta strategia: una forte politica di investimenti in nuove unità produttive, in nuovi depositi per blocchi, lastre e in tecnologie innovative e sostenibili, rispettose dell’ambiente.
Margraf ha così aperto le porte al nuovo polo logistico della pietra naturale a Carrara, nel cuore della “capitale del marmo”.
Grazie a questo importante investimento, l’azienda implementa e diversifica la propria offerta di prodotti: alla Margraf di Gambellara (Vr), uno dei più grandi show room al mondo, del settore marmo, dove sono esposte, su un un’area complessiva di 162.490 mq, più di 50.000 lastre di pregiate pietre naturali, si affianca il nuovo polo logistico di Carrara, dove, su una superficie di oltre 5.000 mq, è possibile visionare e selezionare oltre 250 blocchi.
Una vera e propria gigantesca boutique del marmo, dove esperti consulenti guideranno i clienti nella scelta dei migliori blocchi e, grazie alla vicinanza al porto, potranno essere spediti in breve tempo in tutto il mondo.
Roberto Xompero | Ad Margraf
«Grazie a questo importante investimento strategico l’azienda conferma la propria volontà di soddisfare in maniera completa le esigenze di una clientela che ricerca materiali unici, di elevata qualità, e con una logistica all’avanguardia e tempi di consegna veloci e certi».
L’unicità del nuovo polo logistico a Carrara sta nel fatto che il cliente, in un unico luogo, potrà selezionare il meglio dell’offerta dell’azienda vicentina: blocchi provenienti da cave esclusive o da cave con cui Margraf può vantare accordi commerciali di esclusiva, come il Fior di Pesco Carnico – marmo del quale l’azienda detiene l’unica cava esistente al mondo – il Botticino, il Lipica, la Breccia Bohemien, il Travertino, il Polaris, il Polaris Gold, il Bianco Covelano e molti altri.
Area esterna, torretta e edificio
Tutta l’area esterna è stata riqualificata e la palazzina uffici ristrutturata. La storica torretta dell’Enel situata all’ingresso è stata valorizzata sui due lati a vista con un coloratissimo murales ad opera di un giovane artista emergente, Luca Font, nato a Bergamo, residente a Milano, cresciuto nell’ambiente del writing italiano, abbagliato dal riverbero delle vernici sul cemento.
In questa torretta Luca Font ha voluto rappresentare la cava e il processo estrattivo come un intervento non industriale, ma umano, quasi artigianale; la mano disegnata, che al suo interno contiene blocchi di marmo, può essere al tempo stesso quella che li estrae dalla montagna e quella che li trasforma in opere esclusive d’arredo e design.
L’edificio dove sono presenti gli uffici è impreziosito frontalmente da più di 100 mq di rivestimento in Fior di Pesco Carnico, una quinta scenografica, sostenuta da una struttura in ferro, nascosta da “pixel” di marmo da 20×20 cm.
