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Cortexa: position paper sui bonus casa

L’Italia rappresenta attualmente il mercato del Sistema a Cappotto che cresce più velocemente in tutta Europa, anche in termini di consapevolezza. Se nel 2019 Cortexa aveva stimato il mercato italiano del cappotto in circa 18 milioni di mq installati in un anno, per il 2021 prevede un incremento di circa il 50%. Nessun altro paese in Europa registra dei tassi di crescita così significativi, per di più in un periodo di tempo così limitato.

Come Cortexa desideriamo ringraziare il Governo per le iniziative intraprese, in particolare il Superbonus 110%, che hanno contribuito non solo a una ripartenza del settore delle riqualificazioni edilizie in seguito alla crisi sanitaria, bensì hanno anche consentito di avviare la progettazione di un numero di interventi significativo, anche alla luce degli obiettivi di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di Co2 che l’Italia e l’Europa si sono poste.

Un ulteriore effetto virtuoso dell’entrata in vigore dei Superbonus è il contributo fornito alla principale missione di Cortexa: la diffusione capillare di conoscenze sul Sistema a Cappotto realizzato secondo rigorosi criteri di qualità. Anche i privati che si sono avvicinati al tema dei diversi bonus hanno dovuto informarsi in merito al Sistema a Cappotto, in quanto intervento chiave nella riqualificazione energetica dell’edificio.

Professionisti, imprese e privati si rivolgono costantemente a Cortexa per informarsi sul Sistema a Cappotto di qualità. Possiamo affermare che oggi gran parte dei privati abbiano sentito parlare di Sistemi a Cappotto e che molti di essi abbiano approfondito le proprie conoscenze in merito. Perché questi effetti positivi portino dei frutti concreti in termini di riqualificazione del patrimonio immobiliare, è però necessario prevedere una proroga dell’incentivo. I tempi sono attualmente troppo stretti per sfruttare a pieno l’intero potenziale della misura. Il Superbonus 110% è un’iniziativa lodevole, tuttavia ci sono state alcune difficoltà che non ne hanno ancora consentito il pieno sfruttamento.

Da un lato il lungo periodo di recepimento e chiarimento in merito al Superbonus 110% ha fatto sì che non siano partiti molti cantieri nel periodo da luglio a fine 2020. Ancora oggi possiamo affermare che sono più numerosi gli interventi relativi ad abitazioni unifamiliari rispetto ai condomini, che invece rappresenterebbero un contributo più importante per il miglioramento delle prestazioni energetiche e la riduzione delle emissioni degli edifici. Contiamo che con le recenti semplificazioni introdotte dalla Legge di conversione del Decreto-legge n. 77/2021 (Semplificazioni-bis) possa partire un maggiore numero di progetti relativi ai condomini.

Il nostro settore ha anche dovuto affrontare un problema molto significativo relativo alla scarsitĂ  di materie prime che hanno reso difficoltoso e talvolta impossibile il reperimento di materiali da costruzione necessari per effettuare gli interventi: dagli isolanti ai tasselli, dalle vernici alle reti, solo per fare degli esempi. Queste difficoltĂ  perdurano tuttora e non possiamo prevedere quando cesseranno. A fronte di queste problematiche, richiediamo con forza al Governo di prorogare il Superbonus 110%.

L’attuale scadenza, posta per la maggior parte delle casistiche al 30/6/2022, farà sì che la domanda di mercato non possa essere soddisfatta. Mancano tempo, materiali e imprese sufficienti per potere effettuare i lavori in un lasso di tempo così ridotto. Il rischio è che già a fine anno le imprese e i progettisti “tireranno i remi in barca”, sapendo di non potere procedere nei tempi previsti. L’altro rischio è che i soggetti finanziatori, quali le banche, che si occupano della cessione del credito e dello sconto in fattura, non trovino più interessante l’erogazione di un servizio dalla scarsa gittata temporale.

Incentivi e qualitĂ  degli interventi

Gli incentivi devono puntare a incrementare anche la qualitĂ  e non solo la quantitĂ  degli interventi effettuati. Cortexa lavora per far pervenire a tutti gli attori un messaggio molto chiaro in merito alla definizione di qualitĂ  degli interventi con Sistema a Cappotto:

  • scelta di sistemi con certificato Eta secondo Etag 004 o Ead 040083-00-0404 e marcatura Ce di sistema, testati e forniti come kit da un unico produttore;
  • progettazione a cura di progettisti esperti, che conoscano e applichino i criteri del Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto Cortexa e la norma Uni/Tr 11715;
  • posa in opera a cura di imprese e installatori che operino secondo il Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto Cortexa e la norma Uni/Tr 11715 e le cui competenze siano certificate secondo la norma Uni 11716.

Il cliente finale – ma anche il progettista – ci contatta quotidianamente per essere indirizzato verso scelte che lo mettano al sicuro da lavori mal progettati e mal eseguiti. I punti su cui lavorare sono ancora molti:

  • per quanto concerne il Sistema a Cappotto, sarebbe opportuno che diventasse obbligatoria la marcatura Ce del Sistema;
  • per quanto riguarda l’applicatore, è fondamentale che possa occuparsi di installazione di Sistemi a Cappotto solo se realmente qualificato: è fondamentale rendere obbligatori i percorsi formativi e di certificazione delle competenze, secondo la norma Uni 11716, giĂ  esistente e fortemente voluta da Cortexa;
  • per quanto concerne il progettista, Cortexa eroga corsi e materiali per i professionisti sin dal 2007. Ne abbiamo formati a migliaia e riteniamo che la cultura progettuale sia cresciuta in questi anni: i riferimenti sono il Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto e la Uni/Tr 11715. Contiamo sul fatto che alcune caratteristiche dei nuovi bonus, come l’asseverazione obbligatoria da parte del tecnico e con le responsabilitĂ  che ne conseguono, disincentiveranno l’azione di figure non specializzate.

Una riflessione sugli altri bonus casa

Non solo il Superbonus 110%, ma anche l’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus Facciate rappresentano un’importantissima opportunità per il mercato italiano. Il nostro patrimonio immobiliare è notoriamente datato e bisognoso di interventi di riqualificazione, non solo da un punto di vista energetico, bensì anche sismico e di sicurezza in genere. I cambiamenti climatici provocano sempre più di frequente manifestazioni atmosferiche violente, in grado di causare alluvioni, smottamenti, dissesto del territorio ma anche caldo e siccità estremi o precipitazioni nevose fuori dal comune, con carichi che la struttura deve poter sopportare.

Il processo di certificazione dei Sistemi a Cappotto, basato su una serie di test e di prove molto severi e rigorosi, tiene conto già oggi dei cambiamenti climatici: la prova in camera climatica porta i sistemi a temperature oltre i 70 °C, con cicli caldo-freddo che li fanno scendere in pochi minuti sottozero, cicli di bagnatura seguiti da cicli di raffreddamento che li fanno congelare, fino a – 20°C, e poi scongelare. A conclusione di tali test non devono verificarsi né crepe né distacchi.

Analogamente, le prove sui collanti e sull’adesione dei vari strati prevedono resistenze dell’ordine di molte tonnellate al metro quadrato, ben oltre ogni possibile sollecitazione che possa provenire da un evento naturale. I fissaggi meccanici del Sistema possono essere dimensionati (in tipo e numero) in funzione del carico massimo del vento, con prove di verifica anche in dimensioni reali. Per le resistenze superficiali è possibile realizzare Sistemi a Cappotto che resistono a fenomeni che difficilmente possono verificarsi, come pallate di grandine che viaggiano a 120 km/h e investono le superfici a 45 gradi di inclinazione. Tutto funziona esclusivamente se il Sistema è certificato ed è configurato per avere le prestazioni richieste.

Ovviamente il Sistema a Cappotto da solo non basta: servono progettisti e imprese qualificati e orientati a interventi di qualità e durevoli. Per la realizzazione degli interventi, invece, vengono in aiuto non solo il Superbonus, bensì anche l’Ecobonus e il Sismabonus ancora in vigore e che ci auspichiamo vengano prorogati anche per il prossimo anno.

Infine, incentivi come il Bonus Facciate possono consentire anche la sola riqualificazione “estetica” dell’edificio: anche questo bonus, in un paese caratterizzato dalla presenza di un patrimonio vastissimo di immobili storici, è fondamentale. Come Cortexa ci auspichiamo la stabilizzazione anche di questo incentivo.

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