Agenzia del Demanio | Riqualificazione

Riconversione green della Ferriera di Servola

Il Demanio e l’Adsp hanno concluso l’accordo con Siderurgica Triestina e Acciaeria Arvedi di Trieste per la riconversione della Ferriera di Servola. Il progetto che interessa opere di bonifica e re-industrializzazione, reso possibile grazie a una collaborazione tra pubblico e privato, punta alla conversione green dei siti industriali e alla realizzazione di una piattaforma logistica integrata.
Agenzia del Demanio | Ferriera di Servola.

La Siderurgica Triestina e Acciaieria Arvedi hanno permutato con lo Stato, rappresentato dall’Agenzia del Demanio e dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Adsp), l’area di loro proprietà, dove attualmente insiste l’impianto a caldo e che sarà destinata alla realizzazione di opere infrastrutturali al servizio del porto di Trieste e di interconnessione tra il porto e la viabilità stradale e ferroviaria, con l’area statale goduta in concessione, dove oggi è presente l’impianto a freddo.

Un’operazione di successo che ha visto impegnata l’Agenzia del Demanio insieme agli altri attori istituzionali e ad Acciaieria Arvedi spa, Siderurgica Triestina srl e Icop spa- Plt, che ha portato al trasferimento al Demanio pubblico (ramo Marina mercantile) dell’area acquisita dallo Stato e, in quanto ricompresa nella circoscrizione portuale di competenza e funzionale al soddisfacimento delle esigenze logistiche portuali, gestita dall’Autorità di sistema portuale.

Per il buon esito della rilevante operazione, l’Agenzia del Demanio e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno operato in stretta collaborazione, per il rapido perfezionamento del propedeutico procedimento di sdemanializzazione, ossia il passaggio al patrimonio dello Stato delle aree da trasferire in proprietà alle medesime società, al fine di giungere in tempi celeri alla sottoscrizione dell’atto di permuta avvenuta il 13 luglio u.s.

Proseguono spedite le attività di realizzazione degli interventi di bonifica, messa in sicurezza e recupero dell’area industriale siderurgica “Ferriera di Servola”, ora demaniale, che diventerà fulcro del futuro sviluppo sostenibile del Porto di Trieste.

Si tratta di uno dei progetti più importanti avviati in Italia che, in seguito allo spegnimento dell’area a caldo – uno degli ultimi altiforni presenti nel nostro Paese – punta alla conversione green dei siti industriali e alla realizzazione di una piattaforma logistica integrata, che prevede un nuovo snodo ferroviario e l’ampliamento della banchina portuale.

Tale operazione porterà quindi, oltre al recupero ambientale e alla riqualificazione industriale delle attività produttive, la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in condizioni di sicurezza sanitaria e ambientale.

Per consentire il raggiungimento di tali importanti obiettivi nel 2020 era stato sottoscritto un accordo novativo di programma tra il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Agenzia del Demanio, l’Anpal, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, d’intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste, Acciaieria Arvedi spa, Siderurgica Triestina srl e Icop spa- Plt.

Grazie a questo accordo è stato definito un nuovo programma integrato di interventi con l’obiettivo di accompagnare la riconversione industriale della Ferriera. A fronte del piano industriale del Gruppo Arvedi con investimenti per oltre 200 milioni di euro, il Mise apporterà un contributo finanziario di 27 milioni di euro finalizzato al Contratto di sviluppo per la tutela ambientale.

Una volta completata la fase di demolizione e smantellamento dell’altoforno, sarà potenziata l’attività logistica nel porto di Trieste, attraverso il coinvolgimento di Icop.

La riconversione della Ferriera di Servola è un progetto importante a livello nazionale, di bonifica e re-industrializzazione, reso possibile grazie ad una leale collaborazione tra pubblico e privato per assicurare il risanamento ambientale e la riqualificazione produttiva di aree industriali contaminate e rappresenta un fondamentale passo avanti verso l’industria verde, nonché una grande opportunità dal punto vista occupazionale, ambientale e di rigenerazione urbana, che porterà benefici non solo alla città di Trieste e alla Regione Friuli Venezia Giulia, ma anche al resto del Paese e all’Europa.

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