Digitalizzazione nell’edilizia, dal cantiere alle pratiche online

Tablet rinforzati per i progetti di edilizia, tecnologia nei cantieri ed intelligenza artificiale (IA) per il monitoraggio e la raccolta dei dati: l’industria dell’edilizia è sempre più digitale. E, nel futuro, è sempre più giovane. Secondo uno studio del professor Domenico De Masi, le attività tecniche stanno aumentando di popolarità e di competenze tra le generazioni italiane più giovani, anche tra le donne.

Entro il 2030, le professioni legate all’industria dell’edilizia cambieranno per diventare più tecnologiche. In particolare, gli esperti stimano che lo sviluppo dell’IA potrebbe sostituire un quarto degli impieghi attuali. Insomma, la digital transformation sta modificando il modo di progettare, costruire, ideare e vendere. E, in questo nuovo panorama, sono realtà piccole e recenti come le start-up che possono fare la differenza.

Come myaedes, una giovane azienda italiana che punta a digitalizzare i cantieri edili. Si tratta di una piattaforma software creata da tre giovani italiani per la gestione dei cantieri direttamente dallo smartphone. Questa innovazione riduce i costi e i ritardi, un vero vantaggio per costruttori, architetti e sviluppatori.

Nata dall’idea di Giulio Santabarbara, Chiara Maresca e Marco Apollonia, myaedes vuole facilitare il processo di trasformazione digitale per le imprese italiane, puntando a una collaborazione tra aziende storiche e giovani start-up.

La sfida più grande secondo i tre fondatori? Cambiare il modo di fare industria in Italia, con concetti tradizionali e, quasi, obsoleti. Con tanti potenziali utenti che resistono al cambiamento digitale, myaedes deve confrontarsi con lo scetticismo e con una storia di aspettative sempre disattese.

Le piattaforme digitali non sono le uniche innovazioni che possono cambiare l’industria edile. Ci sono anche strumenti come le batterie agli ioni di litio, facili da caricare, ideali per ogni cantiere. Queste batterie vengono usate per ricaricare veicoli elettrici e sono comode perché portatili.

Poi ci sono iniziative come quella del comune di Piombino, in provincia di Livorno, dedicate ai cittadini e i professionisti. Il nuovo sportello unico per l’edilizia permette di gestire interventi edilizi online, come la creazione di copie digitali dei documenti e le istanze da presentare per gli interventi urbanistici. Tutto arriva direttamente al comune, in modo veloce e facile, senza più perdite di tempo.
«Uno strumento moderno ed essenziale per svolgere al meglio le pratiche edilizie, al servizio di professionisti e utenti – ha detto il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari – che hanno necessità di un servizio semplificato diretto, fluido e costante, facilmente consultabile anche in autonomia»

In Piemonte, la regione ha recentemente lanciato un’iniziativa simile a quella del comune di Piombino. Si chiama Mude Open ed è un nuovo modello unico digitale per l’edilizia e per l’invio delle pratiche edilizie in formato digitale.

La nuova, e migliorata, piattaforma vuole semplificare i processi amministrativi di imprese e cittadini con benefici per ogni parte coinvolta. I professionisti possono richiedere assistenza nella compilazione dei moduli, mentre i Comuni della regione Piemonte hanno un quadro sempre aggiornato delle attività edilizie sul loro territorio. Ma non sono solo i comuni, i cittadini e le imprese italiane a beneficiare di piattaforme come Mude Open. Iniziative come questa possono richiamare l’attenzione degli investitori stranieri, attratti da una burocrazia più snella e veloce.

Cantieri edili, pratiche burocratiche e rivendita di prodotti edili: la digital transformation riguarda ogni sfera dell’industria. I rivenditori beneficiano di piattaforme per i loro listini prezzi e la loro distribuzione. In formato digitale, questi software permettono di creare tabelle senza errori, facili da leggere e da distribuire.

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