L’Inail nella circolare 48/2016 con lo scopo di illustrare le novità del Decreto ministeriale del 23 febbraio 2016 che in modifica di un decreto del 30 gennaio 2015 ha previsto novità in tema di documento unico di regolarità contributiva, il Durc online, specifica che vi sono i controlli negli archivi delle casse edili per tutte le imprese che applicano il contratto collettivo dell’edilizia ai fini dell’emissione del Durc online. Controlli anche quando non risulti associato all’azienda il codice statistico contributivo del settore edile Csc (secondo la classificazione dell’Inps).
La prima considerazione riguarda le imprese che pur non essendo classificate come aziende edili di fatto operano nel settore in quanto applicano per i propri dipendenti il relativo contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl). La verifica della regolarità contributiva per queste aziende è stata svolta solo ai fini Inail e Inps. Con il decreto del 23 febbraio la verifica è stata estesa anche alle casse edili qualora queste imprese applicano di fatto il Ccnl dell’edilizia.
Le iscrizioni presso le casse edili e relativo obbligo di versamento contributivo spetta a tutte le imprese che applicano il contratto dell’edilizia. L’Inail specifica che le modifiche sono tese a specificare l’ambito di intervento delle casse edili in tutti i casi in cui non vi sia coincidenza tra la classificazione delle aziende ai fini previdenziali e l’effettiva applicazione del contratto di lavoro del settore edile.
La seconda considerazione specifica che in caso di fallimento (o liquidazione coatta amministrativa con l’esercizio provvisorio) l’impresa può essere considerata regolare in riferimento agli obblighi contributivi nei confronti dell’Inps, dell’Inail e delle casse edili che siano scaduti prima della data di autorizzazione dell’esercizio provvisorio: lo stesso in caso di amministrazione straordinaria.
