Scuole | Fondi e progetti

Edilizia scolastica e opportunità fornita dai fondi del Pnrr

Si è tenuto ieri un approfondimento online di Ance insieme al ministero dell'Istruzione sul tema dell'edilizia scolastica. L’auspicio di Ance è che le ingenti risorse del Pnrr siano inserite in una strategia unitaria, nella quale le scuole diventino uno strumento per attuare politiche urbane: gli 800 milioni destinati alle 195 nuove scuole potranno essere un banco di prova di questo nuovo approccio strategico.

Si è tenuto ieri un approfondimento online di Ance insieme al ministero dell’Istruzione sul tema dell’edilizia scolastica: Pnrr, scuole, territori – Scuole e nuova cittadinanza, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, della sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, Barbara Floridia e del vicepresidente Ance, Rudy Girardi.

Evento Ance | Intervento della sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, Barbara Floridia, e coordinamento del vicepresidente Ance, Rudy Girardi.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati (sono 12 miliardi che il Pnrr destina al miglioramento dell’edilizia scolastica), le analisi e le principali questioni da affrontare per centrare un obiettivo strategico per il nostro Paese.

Presentato anche il progetto Rigenerazione Scuola del ministero dell’Istruzione e il progetto Cresco della Fondazione Paolo Bulgari per il quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, dedicato al contrasto del degrado e al rilancio delle periferie.

Il tema dell’edilizia scolastica è da molti anni al centro dell’azione dell’Ance e lo è ancor di più ora che l’emergenza sanitaria ha messo in evidenza l’importanza della scuola, non solo come luogo di apprendimento, ma anche come spazio dove costruire relazioni e sentirsi parte di una comunità. Qui il video del webinar Ance

I dati forniti da Ance

Lo stato di sicurezza degli edifici scolastici del nostro Paese, che ospitano quotidianamente oltre 8 milioni di studenti, continua a destare preoccupazione, sia per la vetustà degli edifici, sia per l’elevato livello di esposizione ai rischi naturali.

Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, il patrimonio edilizio scolastico è composto da oltre 40.000 edifici attivi. Più della metà è stata costruita prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974) e il 43% risulta situato in zone ad alto rischio sismico (1 e 2). Solo il 58% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici.

Accanto alle esigenze di sicurezza e di adeguamento delle strutture, c’è la necessità di realizzare ambienti moderni e funzionali a una didattica che possa favorire i processi di apprendimento e di socializzazione.

Nel corso degli ultimi anni, l’Ance ha realizzato un’importante azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sull’urgenza di un intervento per la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici scolastici in Italia.

L’associazione ha avuto modo di denunciare, in tutte le sedi opportune, non solo lo stato di degrado e pericolosità del patrimonio scolastico italiano, ma anche la completa assenza di una visione strategica della politica di riqualificazione e ammodernamento degli edifici, alla quale si univano ritardi nella messa a disposizione dei fondi e, in generale, uno scarso coordinamento amministrativo, oltre che difficoltà nel gestire programmi diversificati.

Passi avanti ne sono stati fatti, ad esempio con la creazione di una Programmazione unica triennale nazionale e di un Fondo unico per l’edilizia scolastica per superare la frammentazione dei finanziamenti disponibili.

Negli anni, inoltre, sono stati previsti stanziamento di importanti risorse e di misure di semplificazione e accelerazione degli stessi.

Nonostante tutti questi importanti progress, però, si registrano ancora tempi eccessivamente lunghi per la realizzazione degli interventi e un’eccessiva frammentazione dei programmi di spesa. Basti pensare che le diverse linee d’investimento ancora esistenti per l’edilizia scolastica ammontano a 22, con altrettante regole di funzionamento e diversi referenti istituzionali.

Dal Pnrr 12 miliardi per l’edilizia scolastica

In questo contesto s’inserisce il Pnrr, che pone la messa in sicurezza e la riqualificazione delle scuole tra gli ambiti d’intervento più importanti, destinando a questa finalità quasi 12 miliardi di euro. Il potenziamento dell’edilizia scolastica assume nel Pnrr un duplice obiettivo:

  1. ridurre i divari territoriali esistenti;
  2. considerare gli interventi in una strategia più ampia con finalità soprattutto sociali.

Rispetto alla mole di risorse disponibili, il ministero dell’Istruzione ha fatto uno sforzo notevole per accelerare la ripartizione dei fondi ai territori. Secondo l’ultimo studio Ance, aggiornato solo pochi giorni fa, il ministero ha provveduto a “territorializzare” il 77% delle risorse di sua competenza. Significa che gli Enti beneficiari già conoscono la mole di risorse che dovranno attivare.

Infatti, in questi giorni sono in corso le procedure per l’individuazione dei singoli interventi. Per questo, sono stati pubblicati 4 avvisi per l’edilizia scolastica rivolti a comuni, province e città metropolitane e il Piano di riparto alle Regioni di risorse per la messa in sicurezza delle scuole, per complessivi per 5,2 miliardi di euro:

  • 3 miliardi per asili nido e scuole per l’infanzia
  • 800 milioni per il Ppiano di costruzione di 195 nuove scuole
  • 400 milioni di euro per le mense scolastiche
  • 300 milioni di euro per la costruzione di palestre o la riqualificazione di quelle
  • esistenti
  • 10 milioni di euro per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole.

L’auspicio di Ance è che le ingenti risorse del Pnrr siano inserite in una strategia unitaria, nella quale le scuole diventino uno strumento per attuare politiche urbane: gli 800 milioni destinati alle 195 nuove scuole potranno essere un banco di prova di questo nuovo approccio strategico.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here