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Emendamento in manovra di Bilancio: gli operai edili potranno andare in pensione prima

La FenealUil commenta positivamente l’emendamento inserito in manovra di bilancio riguardante l’accesso all’ape social per i lavoratori dell’edilizia, grazie al quale gli operai edili potranno andare in pensione prima, con 32 anni di contributi anziché 36, e 63 anni di età. Sul fronte pensionistico occorre ora un ulteriore sforzo, riconoscere il diritto di accedere alla pensione anticipata al solo perfezionamento del requisito contributivo dei 41 anni, così come richiesto dalla piattaforma Cgil Cisl Uil.

La FenealUil commenta positivamente l’emendamento inserito in manovra di bilancio riguardante l’accesso all’ape social per i lavoratori dell’edilizia, grazie al quale gli operai edili potranno andare in pensione prima, con 32 anni di contributi anziché 36, e 63 anni di età.

Vito Panzarella | Segretario Generale FenealUil

Vito Panzarella | Segretario Generale FenealUil.

«Possiamo affermare che le battaglie degli ultimi anni, portate avanti da Feneal Filca e Fillea insieme alle confederazioni e lo sciopero generale del 16 dicembre scorso, hanno portato un primo importante risultato, un atto dovuto nei confronti di un settore che da sempre è noto per la complessità e la gravosità delle lavorazioni che lo caratterizzano e la discontinuità contributiva dovuta alla precarietà dei rapporti di lavoro. Sul tema più ampio della riforma delle pensioni si chiede un ulteriore sforzo al Governo. Pensiamo che sia quanto mai urgente e non rinviabile per tutti i lavoratori, in particolare per quelli del settore delle costruzioni che noi rappresentiamo, riconoscere il diritto di accedere alla pensione anticipata al solo perfezionamento del requisito contributivo dei 41 anni, così come richiesto dalla piattaforma Cgil Cisl Uil».

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