Feneal Uil | XVIII congresso nazionale

Vito Panzarella: in edilizia occorre puntare su qualità del lavoro, prevenzione e cultura della sicurezza

Al XVIII congresso nazionale Feneal Uil, il segretario nazionale Vito Panzarella è intervenuto chiedendo alla politica un cambio di rotta “che valorizzi il lavoro e riqualifichi il futuro”. Temi al centro del dibattito la prevenzione e messa in sicurezza del territorio, lavoro, lotta alla diseguaglianza, sviluppo sostenibile.  

Sono in corso i lavori del XVIII Congresso Nazionale della Feneal Uil, appuntamento, che ha richiamato a Pizzo Calabro circa 500 tra delegati e ospiti. Il convegno si concluderà domani, mercoledì 21 settembre, con l’elezione dei nuovi organismi e la definizione della futura linea politica del sindacato delle costruzioni Uil.

FenealUil | XVIII congresso nazionale.

I lavori si sono aperti con la proiezione di un cortometraggio dedicato al tema della salute e sicurezza sul lavoro. Al primo giorno di convegno sono intervenuti tra gli altri Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Bruno Giordano, direttore generale Ispettorato Nazionale del Lavoro, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, Giusi Princi, vicepresidente Regionale Calabria, Sergio Pipitto, sindaco di Pizzo Calabro, Vincenzo Serrao, sindaco di Curinga, Luca Visentini, segretario generale Confederazione Europea dei Sindacati, Tom Deleu general secretary Efbww (European Federation of Building and Woodworkers), Ambet Yuson general secretary Bwi (Building and Wood Workers’ International), Federica Brancaccio presidente Ance Nazionale, Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea Cgil Nazionale, Santo Biondo segretario generale Uil Calabria, Vasyl Andreyev president Profbud (Construction and Building Materials Workers Union of Ukraine), Antonio Falbo, presidente Confapi Aniem Calabria, Crestini Stefano, presidente Anaepa Confartigianato, intervenuto a nome di tutte le associazioni artigiane del settore.

Vito Panzarella | Segretario Generale FenealUil

Vito Panzarella | Segretario Generale FenealUil.

«La nostra vicinanza e la nostra solidarietà va a tutto il popolo delle Marche per la tragedia che li ha colpiti e che mostra ancora una volta l’incapacità storica del nostro Paese di difendere il proprio territorio. Siamo avviliti e stanchi, non si può più assistere impotenti a tragedie come queste, drammi molto spesso prevedibili. Troppe le opere incompiute e che invece sarebbero necessarie a contenere i danni di alluvioni e terremoti, risorse non sfruttate, fondi bloccati, politiche inattuate. Confidiamo che il nuovo governo possa riappropriarsi del suo ruolo di guida e che non si limiti ad affermazioni demagogiche e propagandistiche, operando invece scelte e strategie di lungo corso che abbiano come obiettivo primario la vita di tutti i cittadini. Ringrazio delegati e ospiti per la presenza, ricordando l’importanza di questi momenti nella vita democratica di un sindacato per fare analisi e tracciare strade future. L’impegno profuso negli ultimi anni ha prodotto risultati molto soddisfacenti. Siamo un sindacato che cresce e a fare la differenza per il futuro sarà sempre più la prossimità e la qualità della nostra presenza attraverso una rinnovata centralità del territorio quale motore trainante della nostra azione. Il settore delle costruzioni vive oggi un momento straordinario di crescita dopo anni di crisi ma non mancano criticità importanti che vanno affrontate se non vogliamo mettere in pericolo la grande occasione offerta dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Al primo posto per noi c’è la questione sicurezza, per niente affrontata durante l’ultima campagna elettorale, per la quale il nostro settore continua purtroppo a detenere un triste primato essendo tra quelli più esposto ai rischi. Al nuovo Parlamento e al nuovo Governo chiediamo un deciso cambio di rotta attraverso una politica che valorizzi la qualità del lavoro, la prevenzione e la cultura della sicurezza. Un piccolo ‘paese’ che scompare ogni anno un dramma che coinvolge tutti, una vergogna soprattutto per le istituzioni e la politica. Per la Feneal e per la Uil azzerare le morti è una battaglia di civiltà che va combattuta insieme, lavorando in squadra e in sinergia con le parti sociali, gli organi ispettivi, il sistema di formazione, imprese e lavoratori. Su questo fronte nel nostro settore molte sono state le battaglie vinte, il decreto congruità e l’ape social, gli strumenti contrattuali come il Fondo Incentivo Occupazione e il Fondo Prepensionamento, tutto il lavoro portato avanti con i Ministeri competenti, protocolli e accordi in tema di sicurezza, migliore qualità del lavoro e rispetto del Ccnl edile nei cantieri.  Ma molte sono ancora le richieste avanzate e non attuate, tra cui ribadiamo l’urgenza di attuare una volta per tutte la Patente a Punti. Occorre un Piano Straordinario di prevenzione da promuovere con l’Inail in collaborazione con gli enti bilaterali del settore e gli Rlst e l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori in cantiere.
In tema di Pnrr vanno ricordate le difficoltà legate alla carenza di manodopera e alle inefficienze burocratiche aggravate dal caro materiali e dal caro energia, che richiedono immediati interventi governativi altrimenti imprese e cantieri si bloccheranno mettendo a rischio opere e lavoratori. Siamo tutti consapevoli che si tratta di un’opportunità senza precedenti che occorre capitalizzare al massimo favorendo una rinascita sostenibile del nostro paese e uno sviluppo di qualità del settore. La rigenerazione dovrà guidare la trasformazione green del paese e l’edilizia essere protagonista assoluta rispetto agli obiettivi di sostenibilità, rigenerazione, messa in sicurezza delle infrastrutture, cura dell’ambiente e del territorio perché l’unico modello di sviluppo vincente può essere solo un modello attento ai valori ambientali e sociali. Questo importante cambio di passo necessita di essere favorito da un’autentica politica industriale che investa sulla regolarità e la qualità del lavoro, la salute e la sicurezza, la legalità, la prevenzione e la formazione professionale accompagnata da una maggiore specializzazione e strutturazione da parte di un tessuto aziendale ad oggi purtroppo costituito per più del 90% da imprese che non superano i 9 addetti e che hanno in media 3 operai. Noi da parte nostra proseguiremo le nostre battaglie battaglia per salari equi, maggiore professionalizzazione e un alto grado di sicurezza nei cantieri».

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