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Fondi Ue: dall’Anci un emendamento per salvare i finanziamenti

Entro il 31 dicembre occorre fornire alle autorità di gestione le fatture quietanziate. Il problema riguarda gli interventi finanziati dai fondi strutturali relativi al ciclo 2007/2013 e quelli sostenuti dai mutui Bei.

Finanziamenti-europeiCon una nota l’Anci >> ha considerato l’imminente scadenza del 31 dicembre entro la quale tutti gli enti locali dovrebbero chiudere i pagamenti riguardanti i progetti comunitari: in particolare il problema riguarda gli interventi finanziati dai fondi strutturali relativi al periodo 2007/2013  insieme a quelli sostenuti tramite erogazione dei mutui Bei.
Per evitare la revoca dei finanziamenti entro il 31 dicembre occorre fornire alle autorità di gestione (in prevalenza le Regioni) le fatture quietanziate e in molti casi le amministrazioni devono far fronte a un problema legato al rispetto del patto poiché quest’ultimo rimarrà in vigore per l’anno in corso anche se potrebbe essere superato per il 2016. Secondo i dati forniti dal Governo alla commissione Politiche Ue, a ottobre l’Italia doveva ancora pagare 8,8 miliardi.
L’Anci ha evidenziato che la problematica è stata già  posta a livello parlamentare attraverso un documento emendativo alla legge di Stabilità 2016, documento che diviene urgente da approvare per evitare che gli enti locali in grado di ottenere finanziamenti da parte dell’ Ue alla fine rischino di perderli. E’ stata ipotizzata anche la possibilità di adottare un decreto legge che avrebbe il vantaggio di entrare immediatamente in vigore senza costringere i responsabili finanziari a certificare la compatibilità monetaria rispetto ad una norma non ancora approvata.

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