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Post Covid-19: torna a crescere il mercato della progettazione

Nel mese di maggio è tornata a salire la domanda di progetti nell’ambito delle gare pubbliche, con +78,2% in numero e +309,1% in valore su aprile, facendo segnare +26,5% in valore dei primi cinque mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. In aumento anche il numero di gare per appalti integrati con un valore del 101,8% rispetto allo scorso aprile e +125,3% sui cinque mesi del 2019.

A seguito del crollo di aprile il mese di maggio ha mostrato un rimbalzo del mercato della progettazione: sono stati pubblicati 294 bandi di gara per 164,4 milioni di euro con una crescita del 78,2% in numero e del 309,1% in valore su aprile. Rispetto a maggio 2019 sono cresciuti del 18,1% in numero e del 200,2% in valore. Questi i principali dati elaborati dall’Osservatorio Oice  contenuti in un report riguardante le gare pubbliche di ingegneria e architettura.

In questo ambito risulta inoltre rilevante il contributo dato dagli accordi quadro: 10 bandi per 131,8 milioni di euro. Al netto degli accordi quadro il risultato del mese di maggio ha raggiunto i 284 bandi per 32,5 milioni di euro, e che rispetto ai dati del mese di aprile, anch’essi depurati dagli accordi quadro, sono cresciuti dell’82,1% in numero e del 16% in valore.

Nei primi cinque mesi del 2020, sempre per la sola progettazione, il numero dei bandi è stato di 1.480 per un valore di 365,7 milioni di euro: +33,3% in numero e +26,5% in valore rispetto ai primi cinque mesi del 2019.

Per quanto riguarda le gare di progettazione rettificate (rinviate/sospese) per gli effetti dei Dpcm pubblicati per contrastare la pandemia di Covid-19, si tratta di 164 gare relative a 87,4 milioni di euro, con una media del ritardo tra la prima data di scadenza e quella degli avvisi di proroga di 45,6 giorni per ogni procedura.

Inoltre, nel mese di maggio è cresciuto il valore del mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura puri, infatti le gare pubblicate sono state 574, +45,3% rispetto ad aprile, per un valore di ben 137,9 milioni di euro, +9,5%. Rispetto a maggio 2019 il numero è aumentato del 18,1% e il valore di ben il 137,9%.

Questo risultato è dovuto alla pubblicazione di 29 bandi per accordi quadro del valore complessivo di 160,4 milioni di euro. Togliendo dal totale dei bandi di maggio gli accordi quadro il numero si riduce a 545 e il valore 99,6 milioni di euro, che rispetto ai dati di aprile, anch’essi depurati dagli accordi quadro, rimangono in crescita del 51,4% in numero ma calano dell’1,2% in valore.

Sono sempre molto elevati i ribassi con cui si aggiudicano le gare, anche a maggio si aggirano intorno al 40%, con una lieve tendenza a crescere, dal 42,8% delle gare pubblicate nel 2016 al 40,1% del 2019. Da notare che il numero delle gare aggiudicate rilevate mostra una tendenza ad aumentare anche negli scorsi due mesi di pandemia.

Nel mese di maggio 2020 le gare rilevate per appalti integrati sono state 44, tutte con valore noto per 361.925.967 euro. Rispetto al mese di aprile il numero è cresciuto del 158,8% e il valore del 101,8%.

Il valore dei servizi di ingegneria e architettura compreso nei bandi è di 7.304.973 euro, +45,0% rispetto ad aprile. Dei 44 bandi di maggio 14 hanno riguardato i settori ordinari, per 0,95 milioni di euro di servizi, e 30 i settori speciali, per 6,4 milioni di euro di servizi.

Le gare per appalti integrati rilevate nei primi cinque mesi del 2020 sono state 159, con valore noto di 1.219.704.632 euro, +144,6% nel numero e +125,3% nel valore. Il valore dei servizi di ingegneria e architettura compreso nei bandi di questo primo periodo del 2020 è stato di 25,1 milioni di euro, +151,2% rispetto agli stessi mesi del 2019.

Gabriele Scicolone | Presidente Oice.

Gabriele Scicolone | Presidente Oice

«Con la fine del lockdown maggio ha portato una ventata di fiducia. I dati del mercato della progettazione sono finalmente su un tono positivo, ma non ci dobbiamo far incantare, la strada della ripresa sarà lunga e in salita, perciò facciamo appello alle capacità e all’intelligenza della pubblica amministrazione tutta perché acceleri le procedure per recuperare i ritardi, aggiudicare le gare e stipulare i contatti. Al Governo e al Parlamento chiediamo invece di chiarire al più presto il quadro di riferimento dei prossimi mesi, soprattutto sulle norme di semplificazione rimaste fino ad oggi sulla carta. Ribadito il nostro no alla sospensione del codice, siamo d’accordo con chi propone di snellire le procedure ma con equilibrio, garantendo sempre concorrenza per avere progetti di qualità. Siamo pronti a fare le corse nelle procedure di urgenza, ma bisogna essere consapevoli che l’accelerazione maggiore riguarda le fasi approvative e non la gara, riguarda lo sblocco di contratti non attuati e di gare rimaste colpevolmente nel limbo per mesi o anni senza aggiudicazione. Allora sì ai commissari «facilitatori» per risolvere le criticità maggiori, ma no netto, senza se e senza ma, al modello Genova, troppo peculiare per farne applicazioni generalizzate. Parliamo anche di modelli futuri di sviluppo ma adesso serve concretezza e regole chiare, anche derogatorie, cum grano salis e per un anno e mezzo e non più». (vb)

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