Integrazione | One Team

Integrazione Bim-Gis: il futuro della progettazione infrastrutturale

L’uso integrato delle tecnologie Bim e Gis, ovvero la combinazione delle informazioni riguardanti un edificio e quelle relative agli eventi che si verificano in un determinato luogo, rappresenta il futuro del settore della progettazione. Con questo meccanismo sarà infatti possibile collegare tutte le informazioni che derivano dal modello cartografico e dalle attività ispettive, in modo tale da controllare lo stato di gestione delle opere.

L’integrazione tra Bim e Gis rappresenta il futuro del settore delle costruzioni, grazie agli innumerevoli vantaggi che l’uso combinato di queste due metodologie di lavoro può portare nella realizzazione di opere, soprattutto di quelle infrastrutturali.

Il Bim è inteso come un contenitore digitale di informazioni su un edificio mentre il Gis è il sistema informativo geografico che mostra gli eventi che si verificano in un determinato territorio. Insieme possono determinare importanti evoluzioni nel campo della progettazione sia nel settore pubblico che privato.

Ing. Riccardo Perego | Ceo di One Team.

Riccardo Perego | Ceo One Team

«L’uso delle due tecnologie abbinato anche all’Internet of Things fornito, da un salto di qualità soprattutto nella gestione delle grandi infrastrutture. L’orientamento della comunità internazionale a livello di ricerca scientifica è di utilizzare sistematicamente l’approccio del gemello digitale in particolare per le infrastrutture, così da avere il modello geometrico, le schede tecniche, i componenti dell’opera ma anche i dati Gis relativi al territorio in cui si trova l’impianto, incluse le condizioni meteorologiche e i dati sismici».

Sono molti gli ambiti di azione in cui si riscontra la necessità di utilizzo dei due strumenti secondo l’esperienza di One Team che sta seguendo progetti in ambito stradale, ferroviario, aeroportuale e di sottoservizi.

Il componente comune tra loro è proprio compreso tra il dato Bim e quello Gis. L’altro aspetto comune è una maggiore possibilità di comunicazione tra l’ufficio tecnico che sta progettando un’opera e quello cartografico.

Con l’applicazione delle due metodologie è possibile valorizzare il dato informativo come elemento centrale dellintero processo. Nonostante abbiano esigenze diverse, entrambe hanno bisogno di consultare i dati all’interno di un unico database.

L’integrazione, secondo One Team, è il punto di partenza per i futuri sviluppi di applicazioni operative. Si pensi, per esempio, a una infrastruttura lineare come quella di una strada composta anche da opere puntuali come un viadotto: si parte dal modello Bim che fornisce le informazioni sull’infrastruttura e si arriva a un database cartografico grazie al Gis.

Queste informazioni vengono caricate insieme e collegate allArchivio Nazionale Informativo delle Opere Pubbliche. Con questo meccanismo si realizza un catasto delle opere pubbliche, collegandolo a tutte le informazioni che derivano dal modello cartografico e dalle attività ispettive, per monitorare lo stato di gestione delle opere comuni.

I vantaggi di questa integrazione sono riscontrabili anche in altri ambiti come per esempio in architettura e in tutti i campi in cui la componente territoriale viene presa in considerazione in fase decisionale o manutentiva, si pensi alle analisi dei percorsi di aeroporti o stazioni per identificare vie di fuga, o analisi territoriale di obiettivi sensibili, o di servizi in una zona da sviluppare per un nuovo quartiere residenziale. In tutti questi casi la componente territoriale nell’integrazione tra Bim e Gis gioca un ruolo fondamentale.

Il Comune di Milano pilota nella sperimentazione

L’integrazione tra Bim e Gis è uno degli strumenti che sta adottando anche il Comune di Milano. In particolare, l’ente locale sta implementando la tecnologia Bim per l’edilizia scolastica ma anche quella Gis per la gestione geografica della toponomastica, configurando tra i primi comuni italiani in questa sperimentazione. Non mancano delle criticità che ne rallentano lo sviluppo a causa di ostacoli organizzativi, procedurali e di formazione del personale.

Il caso di Milano Serravalle

Anche Milano Serravalle sta adottando per il settore dei tratti autostradali un modello di integrazione tra Bim e Gis. In particolare, l’unità è partita da una piattaforma Gis già predisposta ad accogliere i dati Bim nella quale avverrà la connessione delle informazioni per tutte le opere.

Questo permetterà di fornire, analizzare e trasferire (quando necessario agli enti di controllo preposti), le informazioni sul manufatto ma anche tutto ciò che riguarda i costi, il collaudo e la manutenzione.

Il Caso Net Engineering

Net Engineering, società d’ingegneria specializzata nel settore delle infrastrutture di trasporto e della mobilità intelligente, è attualmente impegnata nel progetto Sfmr che riguarda lo sviluppo del sistema ferroviario metropolitano della Regione Veneto, in cui è implementato un approccio di interazione Bim-Gis.

La realizzazione di un sistema integrato di trasporto pubblico, simile a una metropolitana su gomma, comporterebbe una serie di benefici per il territorio, i suoi abitanti e le attività economiche: la riduzione dell’inquinamento, della congestione e dell’incidentalità sulla rete stradale e un’ottimizzazione della mobilità a livello regionale.

Net Engineering ha utilizzato un «approccio metodologico di sistema», ovvero un processo logico che ha origine dall’individuazione dei fabbisogni di mobilità di persone e merci che vengono generati dal territorio. Questo approccio ha ottenuto il risultato ultimo della determinazione delle sole infrastrutture richieste per il soddisfacimento delle esigenze di mobilità precedentemente individuate.

Si tratta di un insieme geograficamente ampio di opere (interventi lungo le linee ferroviarie o interventi puntuali distribuiti nel territorio regionale), ma ognuna fisicamente separata dalle altre e con un proprio iter tecnico, amministrativo e realizzativo.

La novità dell’approccio Bim-Gis consiste nel riunire in un unico luogo informativo la grande mole di informazioni raccolta, tanto nei termini della grafica quanto nei termini del database collegati nell’interfaccia grafica. (vb)

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