Produzione | Italcementi

Italcementi investe 5 milioni nell’impianto di Sarche di Madruzzo

Con un investimento di 5 milioni di euro, Italcementi ha previsto la riattivazione della linea di cottura dell’impianto di Sarche di Madruzzo (Tn) per gennaio 2022. L’incremento della produzione servirà a rispondere alle esigenze del mercato nord-orientale italiano. Previsti 30 nuovi posti di lavoro e azioni a tutela dell’ambiente e del paesaggio. Positiva la reazione di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil.

Italcementi torna a investire e ad assumere personale in Italia, riattivando la linea di cottura dell’impianto di Sarche di Madruzzo, in provincia di Trento. Lo stabilimento, che dal 2015 opera come centro di macinazione, grazie a un investimento di quasi cinque milioni di euro riprenderà da gennaio 2022 la produzione a ciclo completo di cemento, incrementando l’attuale capacità produttiva per rispondere alle opportunità che caratterizzeranno il mercato italiano del nord est.

Italcementi | Impianto di Sarche di Madruzzo (Tn).

I lavori per la riattivazione della linea di cottura dureranno fino a fine anno. Nel frattempo, sarà avviata una campagna di assunzioni (30 persone) per completare l’organico necessario all’impianto, dando priorità al reclutamento dei giovani del posto.

Inoltre, in linea con la politica di sviluppo sostenibile che da anni contraddistingue Italcementi, grande attenzione sarà data agli aspetti ambientali e paesaggistici, per integrare maggiormente la cementeria nel territorio locale.

La notizia della riattivazione è stata accolta positivamente dai sindacati – FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil – che tengono però a sottolineare l’importanza e la necessità, in questa fase, di formare i neoassunti e garantire la sicurezza all’interno dell’azienda.

Agostino Rizzo | Direttore Tecnico Italcementi.

Agostino Rizzo | Direttore Tecnico Italcementi

«Da parte di Italcementi e del gruppo HeidelbergCement si tratta di una scelta di grande fiducia nelle potenzialità del mercato italiano. L’impianto di Sarche di Madruzzo avrà una potenzialità produttiva di circa 250 mila tonnellate di cemento all’anno, mettendo a disposizione dei nostri clienti dell’area del nord-est un prodotto di qualità, realizzato da maestranze locali con materie prime del territorioLa cementeria è dotata delle tecnologie necessarie a garantire performance ambientali di alto livello. A questo si aggiungerà un intervento di carattere paesaggistico per rendere l’impianto ancor più integrato nel panorama locale. Il rapporto con il territorio e le comunità locali, infatti, è per noi di grande importanza».

Giuseppe Agate | Direttore Hr Italcementi.

Giuseppe Agate | Direttore Risorse Umane Italcementi

«Apriremo in autunno le selezioni per un totale di 30 persone, dando priorità alle assunzioni di giovani del territorio. Un segno importante di vitalità e di rinnovamento per la nostra Azienda».

Sindacati | FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil

«Si tratta di una notizia positiva e che dà speranza, soprattutto in questo momento storico. Tra circa 6 mesi, dunque, nello stabilimento si riprenderà la produzione a ciclo completo di cemento, con una potenzialità produttiva di circa 250 mila tonnellate di prodotto all’anno. Un cemento di qualità, realizzato con materie prime del territorio e da maestranze locali. Italcementi, infatti, ha dichiarato di voler dare priorità nelle assunzioni ai giovani del posto. Una scelta che condividiamo, nell’ottica soprattutto di una interazione sempre più forte con il territorio, che punti a coinvolgere in questo processo soprattutto figure femminili. Anche per questo le priorità in questa fase sono la formazione dei neoassunti e la sicurezza in azienda, elementi per noi imprescindibili, dal momento che riteniamo di fondamentale importanza coniugare la sicurezza dei lavoratori con quella del territorio. Si tratta di azioni che si possono mettere in pratica solo con il rafforzamento delle varie forme di partecipazione dei lavoratori alle dinamiche dell’azienda. Noi, come sempre, siamo disponibili a un confronto costruttivo nell’esclusivo interesse dei lavoratori e della comunità nella quale opera l’azienda». (vb)

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