Università di Udine | Master in Intelligenze e Ict

Cybersecurity e geopolitica per le professioni del futuro

Gli esperti di sicurezza non dovranno solamente avere competenze informatiche, ma anche conoscenze di diritto, di intelligence economica e una visione complessiva di geopolitica. Il corso, unico in Italia, forma professionisti per la sicurezza nazionale e delle aziende ed è diretto dal professor Gian Luca Foresti.

La sicurezza nazionale, così come quella di aziende e organizzazioni, richiede oggi una comprensione dei fenomeni a livello globale e una capacità di intervento non solamente in chiave di cybersecurity, ma che tenga presente gli scenari internazionali.

È stato presentato in diretta su facebook il secondo Master in Intelligence e Ict promosso dall’Università di Udine, Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche (DMIF). Un unicum nel panorama italiano che, attraverso un approccio multidisciplinare e integrato, si prefigge di fornire le conoscenze e le competenze per affrontare i temi della sicurezza su scala internazionale.

Gian Luca Foresti | Direttore del Master

«Il Master è disegnato per dare ai corsisti quella formazione di alto livello, necessaria per poter usare, in piena autonomia, le nuove tecnologie informatiche nel contesto dell’intelligence e della sicurezza. Questo percorso fornisce competenze operative per pianificare, organizzare e realizzare attività complesse sia relative alla sicurezza nazionale, interna ed esterna, che a quella di aziende ed enti. Il Master trasferisce tali competenze, ancorandole solidamente a conoscenze di principi generali di diritto, di geopolitica e di intelligence economica. La consapevolezza che rende possibile l’uso pratico di tali conoscenze e competenze operative è ottenuta grazie a specifiche attività laboratoriali e trasversali utili anche per accrescere la capacità di inserimento nei diversi contesti operativi».

Il Master

Partito l’anno scorso con 30 posti (gli studenti della prima edizione stanno presentando in questi giorni le loro tesi finali), ha visto velocemente esaurirsi i 50 posti messi a disposizione in questa seconda edizione. Le lezioni, fruibili sia a distanza che in presenza (non appena la situazione di emergenza sarà passata) durante il fine settimana, permettono ai corsisti, indipendentemente dalla loro formazione precedente (giuridica, economica, informatica, ecc.), di ampliare notevolmente le rispettive competenze nel campo della sicurezza informatica, dei brevetti, dei sistemi di sicurezza interna ed esterna delle aziende, nonché negli ambiti della geopolitica e della capacità di analisi, della difesa della reputazione o dell’immagine “social” di un’azienda.

Università di Udine | Master in Intelligence e Ict

Ad aprire il corso sono stati gli interventi del Prorettore dell’Università degli Studi Udine, Angelo Montanari e del Direttore del Master in Intelligence, nonché del Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche, Gian Luca Foresti e il senatore della Repubblica Italiana, Alessandro Alfieri.

La giornata ha previsto anche due Lectio Magistralis:

  • il senatore e vicepresidente del Copasir Adolfo Urso sul tema “Interesse Nazionale e il Ruolo del Copasir. Le Sfide in Atto per il Controllo delle Infrastrutture e della Finanza Italiana
  • il prefetto di Napoli Marco Valentini in merito al tema “Sicurezza della Repubblica e democrazia costituzionale. Strategia di sicurezza nazionale”.

Marco Valentini | Prefetto di Napoli

«L’intelligence, come metodo, rappresenta una vera scienza della contemporaneità in un mondo dominato dall’informazione. In un contesto di cambiamento si inserisce questo Master che, con grande autorevolezza culturale, raccoglie l’esigenza degli anni passati per dare una visione innovativa e moderna dell’intelligence. L’Università di Udine ha colto l’elemento culturale che abbraccia tutte le politiche della sicurezza della Repubblica. Non si tratta solamente di protezione della sicurezza nazionale, ma anche di garanzia dei diritti fondamentali. L’intelligence è quindi una risorsa pregiata nel quadro istituzionale e opera un bilanciamento tra stato di necessità, sicurezza e libertà».

Alessandro Alfieri | Senatore e membro della delegazione parlamentare presso l’assemblea parlamentare della Nato

«Le nuove tecnologie offrono grandissime opportunità, ma sono anche foriere di rischi. Vediamo che nel nuovo scenario internazionale il tema della cybersecurity o delle minacce ibride diventa centrale sia per la diplomazia che per l’intelligence. Che un’università si ponga il tema della formazione e dell’approfondimento di queste nuove sfide è fondamentale non solo per i principali attori istituzionali ma anche per tutto il sistema economico produttivo».  

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