L’Intervista | Alessandra Tovo, Project Manager Hilti

Nuron, la connettività Hilti che ottimizza la gestione del parco attrezzi

Conclusa la prima edizione del Roadshow in giro per l’Italia, Nuron, la nuova piattaforma cordless di Hilti entra in cantiere e consente agli operatori di lavorare con un’ampia gamma di attrezzi, ridurre l’uso di batterie e carica batterie e sfruttare i vantaggi della connettività. A Imprese Edili ne parla Alessandra Tovo, Project Manager Hilti.

Sempre più attori nel mondo dell’edilizia credono e investono nell’innovazione per migliorare l’efficienza in cantiere, il processo produttivo e la sicurezza degli operatori.

Per contribuire a questa evoluzione, Hilti ha immesso sul mercato Nuron, la piattaforma cordless da 22 V che introduce il settore nell’era della connettività, aumenta le performance e migliora la gestione del parco attrezzi, evitando, ad esempio, perdite di tempo per le attese, ricerca degli strumenti e mancanza di fonti di alimentazione nei punti in cui si opera.

Presentata per la prima volta in Italia allo scorso Saie di Bologna, la piattaforma è l’ultima novità della multinazionale di Schaan, nel Liechtenstein, che vanta presenze in 120 Paesi al mondo ed è attiva in Italia da 70 anni.

La prima tappa del Nuron Roadshow è avvenuta in occasione del Saie di Bologna dell’ottobre scorso.

L’obiettivo di Hilti è contribuire a innovare il business delle imprese edili nel comparto delle costruzioni, diminuendo i rischi e semplificando il lavoro degli operatori.

Chi è attivo nell’edilizia sa bene quanto sia complesso gestire diverse fonti di alimentazione e sistemi a batteria in termini di costi e tempo. Nuron nasce proprio per far fronte a questi problemi; permette infatti di lavorare con circa 70 attrezzi cordless da 22 V, che garantiscono le stesse performance delle soluzioni con cavo, utilizzando solo quattro tipologie di batterie e due carica batterie.

Batteria e carica batteria Nuron.

Sul piano tecnico, grazie alla speciale interfaccia attrezzo-batteria, fornisce fino al doppio della potenza di piattaforme equivalenti da 18 e 20 V. Permette inoltre di rispondere alle applicazioni più impegnative, come il taglio dei tubi in acciaio con una troncatrice o la rottura di calcestruzzo con un martello demolitore, integrando le batterie a coppie.

Per applicazioni più leggere, come l’avvitamento di viti per il cartongesso o l’esecuzione di fissaggi seriali di metallo con avvitatori a impulsi, l’operatore è in grado di lavorare più velocemente e comodamente grazie all’ergonomia migliorata degli attrezzi.

Con l’obiettivo di far conoscere le potenzialità del nuovo prodotto, Hilti Italia ha ideato il Nuron Roadshow, la cui prima edizione si è conclusa nella seconda metà di gennaio con la tappa finale di Udine.

L’innesto della batteria su un attrezzo di cantiere.

Per comprendere come il lancio della nuova piattaforma si inquadri nelle strategie di prodotto di Hilti Italia, Imprese Edili ha intervistato Alessandra Tovo, project manager Nuron. Tovo, laureata alla Scuola d’Ingegneria dell’università di Bologna, lavora in Hilti da sette anni, prima con ruoli commerciali, poi nell’area marketing e da due anni è a capo del progetto della nuova piattaforma. Ecco cosa ci ha risposto.

Alessandra Tovo, project manager Nuron per Hilti Italia.
Alessandra Tovo, project manager Nuron per Hilti Italia.

Ingegner Tovo, come s’inserisce Nuron nelle strategie di prodotto di Hilti?

Il nostro motto, che riassume la strategia nei confronti dei clienti, è “Creiamo con passione clienti entusiasti e costruiamo un futuro migliore“. Nuron s’inserisce perfettamente all’interno di questo claim. Perché risponde alle esigenze dei nostri clienti: imprese che operano nelle costruzioni e che tutti i giorni hanno bisogno di soluzioni per velocizzare i lavori, garantire sicurezza ed efficienza. La nuova piattaforma risponde alle loro richieste offrendo una serie di vantaggi. Uno di questi è semplificare le operazioni in cantiere e risparmiare sulle dotazioni di batterie e ricariche. Ulteriore plus riguarda la connettività: Nuron mette a disposizione dati e informazioni importanti per una gestione ottimale dei lavori, senza che sia necessaria alcuna azione da parte dell’operatore. Un vantaggio non di poco conto.

Cosa intende quando parla di connettività?

La connettività coinvolge l’intero ecosistema piattaforma: corpo macchina, batteria e carica batteria. Un sistema che connette, quindi, tre sottosistemi. Il corpo macchina è in grado di raccogliere informazioni e di trasferirle alla batteria. La batteria raccoglie informazioni da sé stessa e dal corpo macchina al momento del caricamento, comunicando i dettagli al caricatore a cui è connessa. Quest’ultimo a sua volta trasmette le informazioni al cloud del cliente, rendendole accessibili tramite l’App ON!Track di Hilti, disponibile su mobile e web. Tre sono le tipologie di dati analizzati: l’esatta posizione del punto di ricarica, il tempo di inutilizzo dell’attrezzatura e lo stato di salute complessivo della batteria.

Tutto ciò serve a ottimizzare il parco attrezzi?

Esatto. Permette ai responsabili di avere informazioni in tempo reale delle attrezzature, per evitare così interruzioni dei lavori, localizzare attrezzature mancanti o identificare attrezzi poco impiegati e capire come migliorare le performance, con un conseguente risparmio economico.

Con Nuron come si articola la seconda parte del vostro motto, “garantiamo un futuro migliore”?

Con le parole sostenibilità e qualità del lavoro. Hilti si è sempre distinta per l’attenzione ai temi della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro dei nostri clienti. Con Nuron abbiamo fatto un ulteriore passo avanti. Non solo abbiamo esteso le caratteristiche tecniche presenti in numerosi nostri attrezzi, come ad esempio il sistema di riduzione delle polveri e quello anti-torsione, ma ne sono state introdotte di nuove, soprattutto sulle applicazioni di taglio, che, come sappiamo, comportano un rischio maggiore per gli operatori.

Parliamo di Roadshow. Cosa ha significato per voi?

Il tour, che ha raggiunto una ventina di città italiane, ha rappresentato una novità per Hilti. In giro per l’Italia abbiamo raccontato le potenzialità di Nuron e abbiamo permesso ai nostri ospiti di sperimentare sul campo le caratteristiche del prodotto. Siamo stati sia in luoghi dove siamo già presenti con i nostri Hilti Store, sia in aree dove stiamo consolidando la nostra presenza. È stata un’occasione per far conoscere la nuova piattaforma, ma soprattutto per rincontrare i nostri clienti.

A parte il Roadshow, qual è la vostra strategia per cogliere le esigenze del mercato?

Siamo una multinazionale e siamo presenti a livello globale in 120 Paesi. Operiamo su più mercati: Europa, America, Asia, Africa e Oceania. Il segreto di Hilti è la capacità di essere in contatto con i nostri clienti e con quelli potenziali, grazie alla rete capillare composta da account manager, venditori e consulenti. Non ci sono cioè intermediari e il rapporto con i clienti è diretto. Questo facilita la raccolta, l’analisi, la comprensione delle informazioni e lo sviluppo di tecnologie e sistemi adatti a risolvere le loro sfide quotidiane. Il rapporto che si viene a instaurare è una relazione duratura che abbraccia sia le attività di cantiere che quelle del magazzino o dell’ufficio dell’impresa. La nostra forza sta in questo.

In due parole, come definirebbe Nuron?

Con lo slogan Nuron: “Senza compromessi”.

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