Distretto ceramico modenese | Mercato e Management

Piemme Ceramiche: rebranding ed espansione del mercato

Ceramiche Piemme con l’amministratore delegato Massimo Barbari, in carica dal 2015, raccoglie i frutti del nuovo management: fatturato in crescita sia in Italia sia all'estero, nuove collaborazioni con designer internazionali ed esiti positivi per le due collezioni Uniquestone e Incipit Valentino.

Dal 2015 Ceramiche Piemme ha segnato una svolta importante sia in termini di rebranding sia in termini di crescita sul mercato: l’azienda ha infatti rinnovato il management con la nomina del nuovo amministratore delegato Massimo Barbari, ha attivato nuove collaborazioni e lavorato molto per il restyling della gamma prodotti (è il caso del marchio Valentino di cui è licenziataria esclusiva dalla fine degli anni ’70.

Incipit Valentino.
Uniquestone sand.

Le nuove collezioni, Uniquestone o Incipit Valentino, sono il frutto di una continua ricerca sui materiali e sulle tecnologie digitali: i motivi stampati sulla superficie ceramica ricreano nel dettaglio l’effetto materico dei diversi materiali a cui si ispirano le collezioni.

Fatturato in crescita

Ceramiche Piemme ha chiuso il 2016 a 104 milioni di euro (nel 2015 a 96,3 milioni di euro di fatturato) con una crescita a due cifre dell’export verso i mercati Usa, Medio Oriente e l’Estremo Oriente. Il mercato italiano ha avuto un incremento del 6% rispetto al 2015. Grazie al forte traino del mercato statunitense e alla crescente stabilità di quello europeo l’azienda punta oggi sui due marchi che ne hanno fatto la storia per aumentare la competitività sul pubblico di fascia medio-alta e sui grandi progetti internazionali.

Massimo Barbari | AD Piemme Ceramiche

Massimo Barbari | Ad Ceramiche Piemme.

«I buoni risultati economici sono dovuti alla crescita dell’export che rappresenta per noi l’85% del fatturato totale ma anche a un importante travaso di fatturato dal conto/terzi alla vendita a marchio. Con l’introduzione di una più sofisticata tecnologia digitale per tutta la parte della decorazione è nata anche l’esigenza di ripensare alla gamma da un punto di vista culturale e del design. Il piano industriale che negli scorsi anni ha coinvolto la nostra azienda è stato tra i più importanti nel distretto di Sassuolo ed oggi l’azienda è saldamente posizionata sull’efficienza e sull’innovazione di prodotto. A fine 2016 abbiamo anche incrementato la produzione dello stabilimento di Solignano di 500mila mq/anno introducendo il ciclo semicontinuo e portando la produzione a raggiungere 7.8 milioni di mq/anno».

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