Voce ai protagonisti

Profilo d’impresa: ICM si racconta

Vision, competitività e organizzazione di Icm nell'attuale panorama delle costruzioni raccontata dal suo presidente Gianfranco Simonetto: l'impresa concentra l’attività per il 58,7 percento nelle infrastrutture e per il 38,8 percento nell’edilizia. Nel 2022 la produzione complessiva è stata di circa 560 milioni (in crescita del 23 percento rispetto al 2021) con una ripartizione del 60 percento in Italia e del rimanente 40 percento all’estero.

Questo è il primo di una serie di profili di imprese, attive anche (o esclusivamente) nell’edilizia privata, scritti da manager-imprenditori che illustrano i numeri aziendali in termini qualitativi di gestione societaria, valorizzazione delle risorse umane, ricorso a innovazioni finanziarie e tecnologiche e altri possibili modi per raggiungere il successo in un mercato competitivo ma soprattutto difficile da decifrare.

Gianfranco Simonetto | Presidente ICM.
Gianfranco Simonetto | Presidente ICM.

Il primo imprenditore interpellato da Imprese Edili è Gianfranco Simonetto, presidente di ICM

ICM è una realtà storica con sede a Vicenza (due anni fa ha festeggiato il centenario dalla fondazione come Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro) che nel 2021 si è posizionata al settimo posto per fatturato tra le maggiori imprese di costruzioni generali e 29° tra quelle attive nella sola edilizia privata.

L’attività si concentra (su dati 2021) per il 58,7 percento nelle infrastrutture e per il 38,8 percento nell’edilizia (di cui 11,5 percento in interventi privati di rilievo in conto terzi).

Nel 2022 la produzione complessiva è stata di circa 560 milioni (in crescita del 23 percento rispetto al 2021) con una ripartizione del 60 percento in Italia e del rimanente 40 percento all’estero.

La nostra visione affonda le radici nel passato, quando sin dagli anni ‘70 abbiamo iniziato il processo di internazionalizzazione (partendo dalla Libia), pur mantenendo una salda presenza nel mercato nazionale.

Così è stato anche nei recenti vent’anni dove, oltre che acquisire commesse e progetti in 17 Paesi tra Europa, Medio Oriente e Africa, abbiamo anche incrementato la nostra presenza nel mercato infrastrutturale in Italia, dove eravamo storicamente attivi soprattutto nell’edilizia civile.

Naturalmente in Italia, e a volte anche non solo nel nostro Paese, attiviamo le altre società del gruppo, che operano nel campo dell’ecologia e della prefabbricazione, a supporto e a completamento dei progetti che svolgiamo, in un’ottica di supply chain.

La crescita avuta negli ultimi anni, e il particolare momento storico italiano che vede nel Pnrr un momento fondamentale di risposta anticiclica e di crescita importante nel segmento delle infrastrutture, rafforza il nostro impegno in questo versante, con la partecipazione a moltissimi dei bandi di gara che in questo periodo vengono pubblicati.

Abbiamo l’ambizione di essere una tra le non molte imprese che possono giocare un ruolo importante nelle opere che il Pnrr attuerà, contribuendo così alla celere realizzazione di investimenti infrastrutturali che abbiano carattere di sostenibilità, e supportando la creazione di nuovi posti di lavoro.

Il nostro piano industriale attuale vede, nei prossimi anni, un forte incremento della produzione, sino ad arrivare a circa 900 milioni nel 2025, crescita questa sostenuta soprattutto dai progetti Pnrr, pur mantenendo una presenza nei mercati esteri, prevalentemente nei Paesi dove siamo attualmente presenti.

La nostra struttura organizzativa si sta attrezzando per questi importanti obbiettivi, rinforzando il management che presidia le aree del tender department, delle operations (con tutte le competenze tecniche necessarie) oltre che del controlling.

Gli sforzi che si stanno facendo, in un mercato molto competitivo in questo momento, riguardano la valorizzazione di giovani tecnici, soprattutto ingegneri, e l’inserimento di figure professionali tecniche di esperienza che possano affrontare progetti complessi.

In questo quadro il rapporto con le società professionali è fondamentale, perché per la partecipazione alle gare di questi importanti progetti è di grande significato la loro programmazione nel tempo, che dev’essere fatta anche con accordi con le società di ingegneria che possono supportare l’impresa sfruttando tutti i rapporti che si sono consolidati nel tempo.

Quanto alle società di architettura ICM ha realizzato (o realizza) opere progettate da grandi nomi quali ACPV Architects, PLP Architecture (rispettivamente per Gioia 20 e l’Accenture Corporate Center nel quartiere “Porta Nuova” a Milano), RPBW (per il Cern Science Gateway a Ginevra).

Contemporaneamente un particolare focus è rivolto alla gestione delle commesse, che in quest’ultimo periodo hanno subito forti incrementi di costi dovuti all’inflazione, e che necessitano quindi di un presidio attento: mentre in Italia appositi provvedimenti legislativi hanno in parte attutito l’impatto inflattivo negativo, negli altri Paesi in cui ICM opera le situazioni devono essere affrontate in relazione alla legislazione locale. Ciò comporta attenzioni e confronti continui con un forte presidio contrattuale, anche attraverso figure a ciò dedicate.

In questa crescita è fondamentale il processo di digitalizzazione che l’impresa ha iniziato a intraprendere con la massima convinzione per poter affrontare tutte le sfide in corso e che la vedrà protagonista: la crescita, con tutto il team fortemente managerializzato, sarà portata avanti in interventi soprattutto sostenibili (ferrovie, porti, ecc.), e vede l’inserimento di giovani  risorse inserite nell’organigramma.

A tutto ciò si affianca una sempre maggior presenza del genere femminile in posizioni di responsabilità e di impegno rilevante, con un contributo alla parità di genere che è diventato un altro obiettivo della politica di sviluppo adottata da ICM.

ICM ritiene essenziale che ogni attività aziendale sia guidata da valori e princìpi tutti definiti nel codice etico: correttezza, trasparenza, onestà, integrità in conformità ai più elevati standard e linee guida nazionali e internazionali.

In attuazione del codice etico l’impresa si è dotata di propri protocolli di legalità e anticorruzione, i quali, attraverso l’applicazione di un rigoroso sistema di norme di comportamento e di procedure aziendali, mirano a combattere i tentativi di infiltrazione mafiosa nei cantieri e negli stabilimenti oltre che prevenire comportamenti di tipo corruttivo.

di Gianfranco Simonetto, presidente ICM
(testo raccolto da Aldo Norsa)

Alcune opere

Ampliamento ferroviario linea Linz-Wels in Austria
Ampliamento ferroviario linea Linz-Wels in Austria
Cern Science Gateway - Ginevra
Cern Science Gateway – Ginevra
Stazione “Chiaia”, linea 6, metropolitana di Napoli
Stazione “Chiaia”, linea 6, metropolitana di Napoli
Variante SS106 – Palizzi (RC)
Variante SS106 – Palizzi (RC)
Smart city Konza – Kenya
Smart city Konza – Kenya
Linea ferroviaria av/ac Brescia-Verona
Linea ferroviaria av/ac Brescia-Verona

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here